Migranti/ Macedonia: chiusura ad afgani non e' decisione unilaterale
Skopje - Il ministro degli Esteri macedone, Nikola Poposki, ha spiegato oggi sulle colonne del quotidiano tedesco Bild che la decisione di bloccare l'ingresso nel Paese ai migranti afgani è stata adottata in risposta alle iniziative assunte dagli altri Paesi europei.
"Non abbiamo preso una decisione unilaterale - ha rimarcato Poposki - abbiamo risposto ai cambiamenti in altri Paesi". In particolare alle decisioni "prese in Croazia e in Serbia di non far più passare gli afgani che non sono in grado di dimostrare che arrivano da zone di conflitto".
Poposki ha poi evidenziato "il ruolo di leadership" della Germania nella gestione della crisi dei migranti, sottolineando però che la cancelliera Angela Merkel "non può fare tutto da sola". Il ministro ha quindi chiesto che venga "detto chiaramente quello che attende i paesi di transito", ossia i Paesi dei Balcani attraversati dai migranti diretti nel Nord Europa.
Proprio oggi si terrà a Vienna un incontro tra i rappresentanti dei Paesi della rotta balcanica (Albania, Bosnia, Bulgaria, Croazia, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Serbia e Slovenia) per un incontro intitolato "Gestire insieme la migrazione", alla vigilia del vertice a Bruxelles dei ministri dell'Interno dell'Ue. Ieri la Grecia ha protestato con Vienna per la propria esclusione dal mini-summit.
