La Gran Bretagna, una potenza verso il declino. E' il secolo dell'Asia
Pars Today - L'ex ministro degli Esteri britannico David Miliband, ha affermato recentemente che il suo paese ha perso la sua influenza dopo ...
la Brexit: la Gran Bretagna è diventata ormai una potenza media nel mondo. Miliband, ora presidente e amministratore delegato dell’International Rescue Committee, ha affermato che per invertire il declino, il Regno Unito deve creare nuove strutture di politica estera e nuovi impegni con l’UE.
Ha detto: Le nostre relazioni nella NATO sono forti, ma non abbiamo quasi nessuna relazione con l'Unione Europea. Miliband ha anche affermato che il declino della Gran Bretagna potrebbe accelerare se Donald Trump verrà rieletto entro la fine dell’anno.
È convinto che, anche se Joe Biden vincesse un secondo mandato, ci sarebbero ancora segnali di allarme sulla volontà, pazienza e capacità dell’America di fornire una leadership strategica globale attiva e duratura.
In un mondo in cui l’UE invia armi all’Ucraina, ospita sei milioni di rifugiati ucraini ed è uno dei principali attori dello sviluppo, oltre ad essere nel G20 e una superpotenza normativa nel commercio, nell’acqua e nel Il tempo è digitale, dobbiamo cambiare il nostro modo di agire. di pensare. Dovremmo sapere che la politica britannica nei confronti della Russia sarà più debole e meno efficace senza l’Unione Europea. Lo stesso vale per la Cina.
Pertanto, la decisione della Gran Bretagna nel 2019 di rifiutare le relazioni politiche ed estere con l’UE deve essere invertita. Dovrebbero essere istituiti strutture e impegni per promuovere la cooperazione e il coordinamento in molti settori comuni di politica estera, difesa, sicurezza e interessi politici di sviluppo.
Miliband, ministro degli Esteri dal 2007 al 2010 sotto Tony Blair e Gordon Brown, afferma che una delle illusioni della Brexit era che il destino della Gran Bretagna dipendesse dalle sue decisioni piuttosto che dalla sua capacità di impegnarsi e contrattare con altri paesi.
Ha detto: Il governo di Johnson ha mostrato il pericolo che esiste per i politici britannici: il pensiero delirante sul potere e sulla posizione dell'Inghilterra in un mondo dominato da crescenti rischi globali e da paesi potenti, astuti, qualificati, a volte predatori e da attori non statali che stanno tutti crescendo Dobbiamo comprendere la realtà del nostro potere così com’è oggi, non come lo era in passato.
Non abbiamo il bilancio dell’Arabia Saudita, l’ancoraggio dell’Unione Europea in Francia, l’attività regionale e l’assunzione di rischi della Turchia, o la forza demografica dell’India o dell’Indonesia. Siamo una delle numerose “potenze medie” nel sistema mondiale.
La nostra ricchezza, le nostre risorse militari e la nostra reputazione rispetto ad altri sono diminuiti negli ultimi dieci anni. Se non agiamo, la nostra posizione sugli interessi vitali, dall’economia alla crisi climatica, alla sicurezza nazionale e allo sviluppo internazionale, si deteriorerà. Il motivo è semplice: il mondo si sta dirigendo verso uno squilibrio malsano e il Regno Unito si trova dalla parte sbagliata di alcune tendenze chiave.
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