Usa, un nuovo “caso George Floyd”: un'altro afroamericano barbaramente ucciso da polizia
“Non respiro”, afroamericano morto durante arresto: avviata indagine
Washington- Gli Stati Uniti sono scossi da quello che appare comune un nuovo “caso George Floyd”, l’afroamericano barbaramente ucciso nel maggio del 2020 da agenti di polizia a Minneapolis.
Continua a ripetere alla polizia americana: “Non riesco a respirare“. Mentre uno di loro premeva forte il proprio ginocchio sul collo dell’uomo. Proprio come successe nel 2020 a George Floyd.
La vittima si chiamava Frank Tyson ed aveva 53 anni. Tyson è stato fermato dagli agenti ed è morto pronunciando le stesse drammatiche parole di Floyd in quel 25 maggio 2020: “I can’t breathe”, “Non respiro”, diventate poi lo slogan del movimento di protesta ‘Black Lives Matter’.
L'uccisione di Tyson è accaduto lo scorso 18 aprile, ma che è stato reso noto solamente nelle ultime ore grazie alla diffusione del video del suo fermo.
Il 10% delle uccisioni di afroamericani da parte della polizia americana inizia con un fermo per un incidente o un’infrazione stradale e un afroamericano rischia due volte e mezzo più di un bianco di essere ammazzato da agenti.
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