May 09, 2024 06:48 Europe/Rome
  • Analisi NYT sulla capacita’ militare dell’Iran dopo l’attacco a Israele

NEW YORK (Pars Today Italian) - A seguito l’attacco del regime israeliano contro la sede diplomatica della Repubblica islamica dell'Iran a Damasco, capitale della Siria, ...

che ha causato l'assassinio di sette cittadini iraniani tra cui alti consiglieri militari, la Repubblica islamica dell'Iran ha effettuato una serie di attacchi militari contro le basi militari di questo regime in territori occupati.

Secondo gli analisti ed esperti militari questo l’attacco con diversi tipi di armi ha dimostrato la capacita’ militare dell’Iran.

Il New York Times cerca di analisare la strategia militare dell’Iran soprattutto sull’enorme arsenale di missile balestici e droni.

Il Times ha scritto che da anni la strategia militare dell’Iran si è concentrata sulla deterrenza, attraverso lo sviluppo di missili balistici a lungo raggio, droni e sistemi di difesa aerea. L’Iran ha anche costruito una flotta di navi e una serie di sottomarini leggeri in grado di disturbare la circolazione delle navi e l’approvvigionamento energetico globale che passa attraverso il Golfo Persico.

Secondo Epshon Ostover, ricercatore nel campo della sicurezza nazionale ed esperto militare, l’Iran possiede uno dei più grandi arsenali di missili balistici e droni. L’arsenale comprende missili da crociera, missili antinave e missili balistici con una gittata fino a 2.000 km, cioè in grado di raggiungere al regime sionista. Negli ultimi anni, l’Iran ha accumulato anche una grande scorta di droni con una gittata di 1.900-2.500. km e la capacità di volare sotto i radar. Secondo le stime americane, l’Iran possiede oltre 3mila missili balistici grandi quanto quelli lanciati contro regime sionista, e si stima che negli ultimi anni abbia migliorato significativamente la precisione di questi missili.

In Iran non nascondono queste scorte di armi e le presentano durante le parate militari. Il Paese spera addirittura di trasformare la produzione di droni in un grande business di esportazione.

Le basi militari e gli impianti di stoccaggio sono sparsi in tutto il Paese, stipati in profondità nel sottosuolo e fortificati con sistemi di difesa aerea. Pertanto, gli esperti avvertono che sarà difficile distruggere le scorte con attacchi aerei.

Le sanzioni internazionali imposte all’Iran lo hanno tagliato fuori dalla fornitura di armi avanzate e attrezzature per la produzione di armi, come carri armati e aerei da combattimento. In seguito, nel 1989, un anno dopo la fine della guerra, l’Ayatollah Khomeini ordinò la creazione di un’industria locale delle armi e investì risorse in questo settore. Voleva garantire che l’Iran non fosse più costretto a fare affidamento su Paesi stranieri per esigenze di difesa. Di conseguenza, la produzione missilistica iraniana è aumentata vertiginosamente negli ultimi 15 anni e gli esperti spiegano che oggi l’Iran produce in proprio grandi quantità di missili e droni.

L’affermazione comune è che l’esercito iraniano è spesso considerato uno dei più forti della regione in termini di equipaggiamento, esperienza e qualità del personale, ma è in ritardo rispetto a Paesi come Stati Uniti e Israele in termini di potenza e sofisticatezza.

 

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