Lug 29, 2018 14:02 CET
  • Iraniani Famosi (40): Aṭṭār Nīshāpūrī, grande poeta mistico persiano (p.2)

Oggi andiamo avanti con la presentazione di uno dei grandi poeti mistici persiani, il celebre Attar di Neishabur

Abbiamo detto che Farīd al-Dīn ʿAṭṭār, per esteso Farīd al-Dīn Abū Ḥāmid Muḥammad ibn Ibrāhīm ʿAṭṭār Nīshāpūrī e uno dei più grandi poeti della letteratura persiana e che insieme a Sanai e Rumi forma la triade dei poeti mistici della tradizione neo-persiana.

 Abbiamo anche detto però che Attar fu colui che insieme a Sanai influenzò Rumì nelle sue concezioni del sufismo.

Fu uno degli autori più prolifici della letteratura persiana. Scrisse più di un centinaio di opere di varia lunghezza: si va da poche pagine a grossi tomi. Solo una trentina delle sue opere è giunta fino ai giorni nostri.

Le sue opere più famose sono Ilāhī-Nāme (Il poema Celeste) e il Manṭiq al-ṭayr (Il Verbo degli uccelli) che vi abbiamo presentato.

Il poeta e mistico Jalāl al-Dīn Rūmī da giovane incontrò sicuramente ʿAṭṭār quando la famiglia di Rūmī abbandonò la città di Balkh. Durante il loro viaggio, infatti, il padre di Rūmī si recò in visita da ʿAṭṭār.

Fonti attestano che ʿAṭṭār donò una copia di uno dei suoi libri di poesia mistica al giovane Jalāl al-Dīn. L'incontro è riportato da varie fonti, compreso il figlio di Rūmī, Ḥusām al-Dīn.

Altra importante opera è la Tadhkirat al-Awliyāʾ, un manuale in cui descrive la personalità e gli stadi di realizzazione mistica di molti maestri sufi, narrando la loro vita, degli aneddoti e i loro detti.

'Aṭṭār aderiva al madhhab hanafita, la più antica scuola giuridica del Sunnismo.

In Italia molti artisti si sono ispirati ad ʿAṭṭār e alle sue opere. I Radiodervish si sono ispirati al Manṭiq al-ṭayr nel loro album "In search of Simurgh" del 2004. Sono state fatte anche trasposizioni teatrali come ad esempio quella di "Ali di Polvere In Search of Simurgh" di Teresa Ludovico e "II Verbo degli Uccelli - Anno I: II Viaggio Analogo" di Domenico Castaldo.
In altre letterature si trovano citazioni 'attariane in: W. Beckford (Watek); in Jorge Luis Borges (L'accostamento ad Almotasim in Finzioni) e nei versi di The unending rose, oltre che nel cap. n. 7, intitolato "Il Simurg e l'Aquila", del suo Nove saggi danteschi; in varie opere di A. De Mello; in R. Musil (L'uomo senza qualità) e nel messicano A. Ruy Sanchez (Los nombres del aire).

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Riportiamo ora una delle storie del grande Attar:

Una Risposta di Gesù

Alcuni Israeliti un giorno insultarono Gesù mentr'egli passeggiava per le vie, nella loro parte della città. Ma egli rispose recitando preghiere nel loro nome. Qualcuno gli disse: "Tu hai pregato per questi uomini, non hai sentito collera verso di essi?". Egli rispose: "Io potevo spendere solo la moneta che avevo nella mia borsa".

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Ed ora un’altra ancora:

Il Cuore

Qualcuno si avvicinò a un pazzo che piangeva con grandissima amarezza e gli disse: "Perché piangi?". Il pazzo rispose: "Piango per attirare l'attenzione del Suo cuore". L'altro replicò: "Dici delle sciocchezze perch'Egli non ha un cuore fisico" Il pazzo disse: "Sei tu che hai torto, perché Egli possiede tutti i cuori che esistono. Per mezzo del cuore si può entrare in contatto con Dio".