Iraniani Famosi (69): Imam Mohammad Ghazzalì o Algazelus
Oggi si parla di uno degli astri luminosi della storia dell’Iran ovvero di Imam Mohammad Ghazzalì.
Abū Ḥāmid Muḥammad Ibn Muḥammad Aṭ-ṭūsī al-Ghazālī, il cui nome venne latinizzato come Algazel e Algazelus nell'Europa medioevale è stato un teologo, filosofo, mistico e giurista persiano, figura chiave nella storia del pensiero islamico; vissuto tra il 1058 ed il 1111, e’ considerato il più importante filosofo e teologo dell'Islam, ad al-Ghazālī è riconosciuto soprattutto il merito di esser riuscito nell'unificare il sufismo con l'ortodossia legale.
Persona di grande cultura, spirito avventuroso e inquieto, al-Ghazālī è stato l'autore di almeno 50 opere letterarie in arabo trattanti diverse tematiche, dalla filosofia neoplatonica alla teologia islamica, dal misticismo sufi alla giurisprudenza.
Tra i suoi scritti più famosi ed influenti figurano soprattutto Iḥyāʾ ʿulūm al-dīn e Maqāṣid al-falāsifah; quest'ultimo trovò successo anche in Europa ed è stato uno dei primi libri ad essere tradotto dall'arabo al latino.
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Al-Ghazālī nacque nel 1058 a Tus, una città situata nella provincia del Khorasan, nell’allora Persia e nell’odierno Iran. Suo padre, un seguace della corrente mistica sufi, morì quando al-Ghazali era ancora giovane; lui e suo fratello minore, Ahmad Ghazali (che diverrà assai noto come teorico dell'amore mistico), vennero seguiti, per alcuni anni, da un amico del padre.
Nel 1070 i due fratelli si trasferirono a Gorgan, capitale del Golestan, ove per un periodo di sette anni, studiarono nelle scuole religiose (madrasa) locali la giurisprudenza coranica (fiqh), prima di ritornare a Tus.
Intorno al 1080 si trasferì a Nishapur, nel nordest dell'Iran, dove intraprese gli studi in una famosa scuola musulmana.
Terminati gli studi, iniziò la carriera di professore presso la rinomata università musulmana di Baghdad (Nizāmiyya, dal nome del celebre visir selgiuchide Nizam al-Mulk, che fu suo protettore).
Improvvisamente nel 1095, pare a seguito di una profonda crisi spirituale, abbandonò la sua carriera di docente per dedicarsi all'approfondimento dei temi della mistica o tasawwuf. Intraprese il pellegrinaggio alla Mecca e successivamente si recò in visita a Damasco, Gerusalemme e Medina. Infine, ritornò nella sua città natale, per trascorrervi gli ultimi anni di vita attendendo al completamento del suo opus magnum, la Iyhāʾ ʿulūm al-dīn (Rivivificazione delle scienze religiose) considerato un po' la summa del sapere teologico islamico nel Medioevo.
Al-Ghazālī contribuì in modo decisivo alla sistematizzazione delle dottrine del sufismo e alla sua accettazione ed integrazione nel corpo dell'ortodossia islamica. Era uno studioso dell'Islam sunnita, appartenente alla scuola di diritto islamico sciafeita e alla scuola di teologia asharita. Ricevette molti titoli come Sharaf al-Aʾimma ossia "onore degli imam" (شرف الائمه), Zayn al-dīn ovvero "ornamento della fede" (زین الدین), Ḥujjat al-Islām, cioè "prova dell'Islam" (حجة الاسلام).
Collocabile nell'alveo della influente scuola teologica asharita (fondata nel X secolo da al-Ash'ari) se ne differenziò per alcuni aspetti, soprattutto riuscendo a integrare nella sua dottrina una marcata sensibilità mistica. Oltre ad essere stato un teologo, e un filosofo, compì studi nei campi della cosmologia, della fisica e della giurisprudenza.