Iraniani Famosi (118): Abū Saʿīd Abul Kheir (p.2)
Oggi continueremo a parlarvi del grande gnostico e poeta persiano del decimo secolo Abū Saʿīd Abul Kheir.
Abū Saʿīd ibn Abī l-Khayr nacque a Mayhana, in Persia, nel 967 d.C.
Come abbiamo detto nel corso della puntata precedente, fu un grandissimo mistico e poeta, nonostante di lui sia arrivato ben poco fino ai nostri giorni.
Sufi originario della città khorasanica di Mayhana o Mīhna, capoluogo del distretto di Khāwarān (attuale Razavi Khorasan), Abū Saʿīd ibn Abī l-Khayr appartenne alla cerchia dei mistici di Nīshāpūr.
Come ricorderete, ciò che di lui e della sua opera sappiamo proviene essenzialmente dagli Asrār al-Tawḥīd (اسرار التوحید, ossia "I misteri dell'Unità") del persiano Mohammad ebn-e Monavvar. Grazie a lui possiamo conoscere dettagli della sua vita e, soprattutto, la grande quantità di suoi componimenti poetici. Abū Saʿīd Abul-Kheyr, infatti, fu un autentico pioniere di questo genere letterario applicato alla via mistica, precorrendo altri poeti quali Ḥāfeẓ di Shīrāz - che compose apprezzati ghazāl e un notissimo Canzoniere[6] - o Ibn al-Fāriḍ, autore di una celeberrima Tāʾiyya al-kubrā ("La grande [opera] in versi che finiscono in Tāʾ) e un non meno famoso Dīwān solo per fare un paio di esempi.
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L’approccio di Abu Saeid Abul Kheir al Sufismo si rifaceva all'insegnamento e alle esperienze dei grandi mistici del passato, non filtrato o alterato da alcuna forma di ragionamento filosofico.
Aderiva al madhhab sciafeita e all'approccio teologico speculativo (kalām) di Abū l-Ḥasan al-Ashʿarī.
Ammirava grandemente sufi quali Bāyazīd Bisṭāmī e al-Ḥallāj (pur non non essendo propenso alla visione formalmente antinomistica di questi), ma negli Asrār al-Tawḥīd, nella Tadhkīrat al-Awliyāʾ e nel Nūr al-ʿulūm si afferma che egli visitasse con grande ammirazione lo Shaykh Abū l-Ḥasan Kharaqānī e che fosse notevolmente influenzato dal suo esempio.
Al termine della puntata di oggi vi proponiamo una delle sue piu’ belle quartine. Torniamo tra qualche istante.
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Con la rugiada dell’amore la polvere di uomo divenne fango,
cento emozioni e scintille si accesero nel mondo,
con la lama dell’amore tagliarono la vena dello spirito,
cadde una goccia e si chiamò cuore.