Iraniani Famosi (132): al-Kashī
Oggi vi parleremo di uno dei piu’ famosi astronomi e matematici persiani ossia di al-Kashī.
Ghiyāth al-Dīn Jamshīd Masʿūd al-Kashī, conosciuto come al-Kashī, è stato un matematico e astronomo persiano. Nacque a Kashan nel 1380 e In gioventù si avviò a studi di medicina e si avvicinò alla matematica ed all'astronomia solo in un secondo tempo. Avendo assistito a un'eclisse di Luna a Kashan nel 1406 scriverà diverse opere astronomiche negli anni seguenti.
Contro ogni ostacolo e basandosi sulle Zīj-i Ilkhānī (tabelle ilkhanidi) di Nasir al-Din al-Tusi, costruì un nuovo catalogo stellare, opera che conteneva anche una collezione di equazioni matematiche utili per l'astronomia come le formule per la trasformazione delle coordinate eclittiche in coordinate equatoriali e tabelle trigonometriche. Tale opera è conosciuta come Khāqān zīj (Tavole khaqanidi) e fu dedicata al principe timuride Shah Rukh o al figlio di questi: Uluğ Bek.
Uluğ Bek lo invitò a Samarcanda nel 1420, anno di apertura della madrasa che ne porta il nome. A Samarcanda, al-Kashi insegna insieme a Qadi-zadeh, maestro di Uluğ Bek. A Samarcanda al-Kashi giocò un ruolo fondamentale nella concezione dell'osservatorio astronomico, inaugurato verso il 1429, e dei relativi strumenti di astronomia.
I lavori eseguiti da Uluğ Bek, Qadi-zadeh, al-Kashi e circa altri sessanta scienziati portarono alla pubblicazione delle tabelle sultaniali (zīj-e solṭānī, in persiano), apparse nel 1437 ma migliorate da Uluğ Bek fino a poco prima della morte nel 1449. Vi furono utilizzati i dati delle Khāqān zīj.
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Alcune lettere, scritte in lingua persiana da al-Kashi al padre, descrivono in dettaglio la vita scientifica dell'epoca a Samarcanda. Solo Qadi-zadeh e Uluğ Bek trovano grazia ai suoi occhi. Al-Kashi era di temperamento poco raffinato ma fu trattato con benevolenza da Uluğ Bek per via delle sue competenze.
Al-Kashi era un formidabile calcolatore ed i suoi risultati restarono lungamente insuperati, nel al-Risāla al-muḥīṭiyya (Lettera sulla circonferenza) calcolò per esempio la circonferenza del cerchio unitario (cioè il doppio del numero pi greco, 2π) fino alla nona cifra sessagesimale: 6;16,59,28,01,34,51,46,14,50, e fino alla sedicesima cifra decimale. Per inciso questo è uno dei documenti più antichi di calcolo col sistema decimale.