Iraniani Famosi (147): ʿAlī ibn ʿAbbās al-Majūsī (p.2)
Cari amici oggi seguitiamo la presentazione di un grandissimo medico persiano che ha influenzato la storia della medicina, ʿAlī ibn ʿAbbās al-Majūsī.
Amici, in occasione della puntata precedente abbiamo conosciuto Ali ibne Abbas, detto al Majusi, psicologo, scrittore e medico del decimo secolo. Abbiamo detto di lui che lavoro’ alla corte dei principi persiani della dinastia Ale Buye’ e che la sua massima opera, Kitab al-Maliki ossia "Libro Regio", in latino Liber Regalis, ebbe circolazione nell'Europa latino-cristiana ed influenzò la dottrina del medico italiano Ruggero Frugardi. Oggi vi parliamo di piu’ proprio della sua opera. Dopo una brevissima pausa!
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Al-Majūsī, che come abbiamo detto era musulmano ma cosi’ chiamato perche’ i suoi antenati erano zoroastriani, è noto per il suo Kitāb kāmil al-sināʿa al-ṭibbiyya ("Il libro completo dell'arte medica"), più tardi chiamato L'arte completa della medicina, completato intorno al 980. Egli dedicò la sua opera al principe degli Ale Buye’ ed è per questo che venne anche sovente chiamato Kitāb al-Malikī ("LIbro Regio", o in Latino Liber Regalis, o Regalis Dispositio). Il libro è una concisa e più sistematica enciclopedia rispetto all'altrettanto apprezzato Hawi di Razi (in Occidente chiamato Continens), e maggiormente paertico rispetto al grande Canone di Avicenna (al-Qānūn fī l-ṭibb), che però fu assai più diffuso.
Il Kitāb al-Malikī è suddiviso in 20 "discorsi", di cui i primi dieci espongono la teoria e i secondi dieci si occupano di pratica medica. Alcuni esempi topici riguardano la dietologia e la materia medica, una rudimentale concezione del sistema capillare, interessanti osservazioni cliniche e le regioni della contrazione dell'utero durante il travaglio e il parto (con l'osservazione - fino allora tutt'altro che dimostrata - che il bambino non fuoriesce ma è spinto fuori).
In Europa una parziale traduzione latina fu approntata col titolo Liber Pantegni da Costantino l'Africano (ca. 1087), che divenne il testo fondamentale della Schola Medica Salernitana a Salerno. Una traduzione completa e migliore fu realizzata nel 1127 da Stefano d'Antiochia e data alle stampe a Venezia nel 1492 e nel 1523.
Il lavoro sottolinea la necessità di una costruttiva relazione fra medici e pazienti e l'importanza dell'etica medica. Fornisce inoltre dettagli metodologici, che precorrono gli studi relativi alla moderna ricerca biomedica.
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Neuroscienza e psicologia sono dibattute ne Il libro completo dell'arte medica. Egli descrive la neuroanatomia, la neurobiologia e la neuropsicologia del cervello e per primo discute dei vari disordini mentali, inclusa l'encefalite letargica, l'amnesia, l'ipocondria, il coma, la meningite "calda" e "fredda", le vertigini l'epilessia, il mal d'amore e l'emiplegia. Dà molto risalto alla conservazione della salute attraverso un corretto regime dietetico e alla guarigione naturale che egli agevola solo come ultima risorsa tramite farmaci e droghe.
ʿAlī ibn ʿAbbās fu un pioniere della psicofisiologia e della medicina psicosomatica. Egli descrive come gli aspetti fisiologici e psicologici di un paziente possano reciprocamente influenzarsi nel suo Libro completo dell'arte mnedica. Rintraccia una correlazione tra pazienti che soffrono di disturbi fisici e mentali e pazienti sani sotto questi due aspetti, e conclude che "gioia e serenità possono indurre una miglior qualità di vita di tanti altri che invece potrebbero soffrire di malanni dovuti a una tristezza non necessaria, a paura, preoccupazione e ansia.