Iraniani Famosi (149): Ibrāhīm al-Mawșilī e Maymūn
Cari amici oggi vi presentiamo due grandi musicisti persiani.
Oggi vi presentiamo due grandi della nostra storia, distintisi per la bravura nel settore della musica.
Ibrāhīm al-Mawșilī, vissuto tra il 742 e l'804 d.C., e' stato il musicista persiano che bisogna forse considerare il piu' celebre tra tutti quelli musulmani dell'eta' classica. Abū Isḥāq Ibrāhīm, era di famiglia persiana (di Arrajān, nel Fārs) insediatasi a Kufa. In gioventù i suoi genitori morirono e fu quindi allevato da uno zio. La musica e il canto lo attrassero assai più degli studi tradizionali e all'età di 20 o 23 anni, andò a Mosul, dove si unì a un gruppo di giovani scapestrati. Dopo un anno si spostò a Rey (in lingua araba Rayy), dove incontrò un incaricato del califfo al-Manṣūr che dapprima lo indusse a studiare musica e canto a Baṣra e a Ubulla, sotto la guida dello mazdeo Juwānawayh. La sua fama di cantante particolarmente dotato si diffuse rapidamente negli ambienti colti e venne convocato alla corte del califfato Abbaside a Baghdad. Ibrāhīm collezionò con altri colleghi 100 tra i migliori canti che andarono a costituire la cornice del celeberrimo Kitāb al-Aghānī di Abū l-Faraj al-Iṣfahānī. Il suo migliore allievo fu il figlio, Isḥāq, che andiamo proprio a presentarvi tra pochissimo.
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Isḥāq b. Ibrāhīm b. Māhan (o Maymūn), seguì il padre a Baghdad, dove portò a compimento studi sul Corano e sui ʾaḥādīth ma anche di adab, seguendo l'insegnamento tra gli altri di Haytham b. Bashīr al-Kisāʾī, al-Aṣmāʿī (Abū Saʿīd ʿAbd al-Malik b. Qurayb) e Abū ʿUbayda Maʿmar b. al-Muthannā. Studiò invece musica (che s'accompagnava a una compiuta conoscenza della poesia e che fino a quel momento era malvista dagli ambienti più conservatori della cultura islamica) sotto la guida del cognato Manṣūr Zalzal e ʿĀtika bint Shuʿba (o Shadhā). Il grande musicista persiano fu maestro di Ziryab, grandemente apprezzato nella società andalusa e nella corte dell'Emiro omayyade Abd al-Rahman II.