Lug 15, 2019 11:55 CET
  • Islam, la mia scelta (159): regista francese Isabelle Matic

Prima che il mondo scoprisse il senso della dignità umana, e prima che l’occidente scoprisse il principio dell'uguaglianza, l’Islam, 14 secoli fa, stabilì il principio di uguaglianza tra tutti gli esseri umani rivolgendo a tutta l’umanità il seguente richiamo:

 “O uomini, vi abbiamo creato da un maschio e una femmina e abbiamo fatto di voi popoli e tribù, affinché vi conosceste a vicenda. Presso Allah, il più nobile di voi è colui che più Lo teme.

”Non c’è quindi nessuna differenza tra le persone in base razziale, né tribale, né per colore della pelle, l’islam rispetta l’uomo a prescindere della sua provenienza senza preferenze su basi razziali: tutti sono uguali, e tutti i musulmani sono fratelli; non si possono valutare le persone in base alla loro ricchezza o alla povertà, anche se c’è la raccomandazione di trattarle secondo il loro grado, e dare ad ognuno il diritto che li spetta, senza considerare i parametri di ricchezza o di povertà. L’uomo è sempre tale a prescindere della sua appartenenza religiosa, essa non incide negativamente sulla considerazione della dignità umana, perciò il profeta pbl si è alzato una volta per un corteo funebre che stava passando ed i suoi compagni gli hanno detto: “Profeta di Dio, il defunto è un ebreo”, mentre il Profeta rispose: “ma è comunque un’anima”.(al-Hujurat/13)

Non c’è quindi nessuna differenza tra le persone in base razziale, né tribale, né per colore della pelle, l’islam rispetta l’uomo a prescindere della sua provenienza senza preferenze su basi razziali: tutti sono uguali, e tutti i musulmani sono fratelli; non si possono valutare le persone in base alla loro ricchezza o alla povertà. Amici oggi insieme a voi ascolteremo la storia del ritorno all’islam di Isabelle Matic e Seludia che proprio interessanti al concetto dell’ugaglianza nell’islam, abbracciarono questa fede!

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Il regista francese Isabelle Matic solo pochi giorni dopo gli attacchi terroristici contro la sede della rivista francese, Charlie Hebdo(il 7 gennaio 2015) che provocò la morte di 12 persone annunciò la sua conversione alla fede islamica. Isabel è nata in una famiglia cristiana in Francia. Lei dopo la sua conversione all’islam scelse il nome di Sajida.

Isabelle parlando del suo ritorno all’islam ci racconta:” io, pur essendo nata in una famiglia cristiana, non credevo in Dio. Però sostenevo sempre la giustizia e quelli che cercavano di realizzarla. Per un certo periodo, perfino per la produzione dei film anti-israeliani  in solidarietà con il popolo oppresso di Palestina e Gaza e poi anche per essermi convertita all’islam, mi hanno boicottato. E poi io stessa non consumo affatto i prodotti israeliani. Io infatti per diversi progetti cinematografici viaggiai in Marocco e passai molti giorni nei grandi deserti di quel paese africano. Là ebbi tanto tempo per riflettere sull’universo e sull’esistenza di Dio. nel deserto potevo sentirmi molto vicina la presenza di Dio. Fu proprio là che decisi di cercare una religione perfetta e completta. E iniziai questa ricerca dal corano, sacro libro dei musulmani. leggendo questo sublime libro divino, trovai l’islam, la religione più completa e decisi di accettarla. Ormai passa un anno dallamia conversione all’islam e finora ho letto  cinque volte  il corano in francese. Dio mi ha indicato quale è il vero scopo dell'esistenza umana.  Io ancora, pur essendo una musulmana, mi impegno per la promozione della libertà di espressione per tutti... per quanto riguarda le vignette offensive nei confronti del Profeta Muhammad(as), devo dire che loro prendono in giro un carattere che l’hanno ideato loro stessi e gli hanno poi dato anche un nome. Quest'uomo non è il nostro profeta. I miscredenti meccani per esempio, per offendere e umiliare il profeta Muhammad, lo chiamavano Modamam. Il Profeta però si limitava solo a sorridere. Sì, egli solo sorrideva dicendo che essi stavano prendendo in giro un certo Modamam e non lui. quindi secondo me  i musulmani non dovrebbero lasciarsi prendere da tali provocazioni  e cercar di ignorarle. “

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Seludia, l’ex-agente di polizia indiano recitò la Shahada a Jaipur, nello stato federato del Rajasthan. Lui racconta così la storia del suo ritorno all’islam: “ Fu proprio il concetto di uguaglianza nell’islamche mi interessò di questa religione divina. Secondo la costituzione dell’India, ogni cittadino è libero a confessare la fede che vuole e nessuno ha il permesso di maltrattare l’altro solo per la sua religione. Però questi articoli della costituzione non vengono rispettati come si deve. Il governo indiano, purtroppo, viola continuamente i diritti dei seguaci dell’islam e a volte li bruccia o ammazza facilmante e in pubblico.  L’islam anche è la religione dell’ugaglianza e della giustizia, e secondo la tradizione islamica tutti gli uomini, di qualsiasi colore e razza sono uguali. Il piu amato da Dio è colui che teme di più il Signore. fu proprio per questo che io in piena volontà e senza alcuna costrizione scelsi la fede islamica e decisi di diventare musulmano. “,Seludia, proprio in segno di protesta contro il maltrattamento dei musulmani da parte del governo di Modi si è dimesso.