Islam, la mia scelta (160):Lita Selby dagli Usa
Il Corano è il Libro divino che fu rivelato al Profeta Muhammad (salla Allahu alaihi wa alihi wa sallam) per guidare l'umanità. Gli fu rivelato in un periodo di ventitrè anni.
II Corano è il Libro che dona una guida a tutta l'umanità.
Esso contiene tutti i principi di base della religione dell'Islam, enumera gli articoli di fede, i doveri che incombono a tutti i musulmani e definisce un codice di comportamento a cui i musulmani devono aderire.
Il sublime Corano è costituito da 114 capitoli. Alcuni sono molto lunghi e certi sono corti; Il Corano si suddivide in 30 parti.
Questo permette alla gente di leggere una parte ogni giorno e di finire l'intera lettura del Corano in un mese.
ll Corano, che fu rivelato quattordici secoli fa, menziona fatti che solo recentemente sono stati scoperti o provati dagli scienziati. Questo prova senz'ombra di dubbio che il Corano è la parola di Allah giunta al Profeta Muhammad (as) e che il Corano non è opera di Muhammad o di qualsiasi altro essere umano. Ciò prova anche che Muhammad(as) è davvero un profeta inviato da Allah. Amici in questa puntata vi invitiamo ad ascoltare la storia del ritorno all’Islam di Lita Selby dagli Usa. Restate con noi!
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Lita Selby, è nata negli Stati Uniti. Come afferma lei stessa, il suo cuore testimoniava fin dall’infanzia l’unicità del Signore. Lita racconta così la storia della sua conversione all’Islam: ”Miamadre, fin da bambina, ci aveva insegnato di credere in Dio. Anche nella Chiesa che frequentavo io ogni domenica, ci parlavano di Gesù come di un profeta divino e non ce lo presentavano come il figlio del Signore.
Fu nel 1982 che io conobbi l’Islam. In quell’anno, l’amico di mio marito, un musulmano iracheno del nome Abdul Razaq, chiamò lui e gli disse di voler costruire una nuova moschea. In quel periodo, nostro figlio Ali, aveva tre anni. Mio marito mi propose di andare a vedere delle moschee nella nostra città. Ed io accettai volentieri la sua proposta. Per prima andammo insieme in una moschea che fu vicino a casa nostra. L’atmosfera spirituale di quel luogo di culto fece una particolare impressione su di me così che decisi di fare preghiera insieme ai fedeli che erano là. Essi mi regalarono anche una copia del Corano in inglese. Ad essere sincera, fino a quel tempo io non sapevo niente dell’Islam. Cominciai comunque a leggere il sacro libro dei musulmani. Leggendo questo libro straordinario, mi accorsi chiaramente del fatto che era parola divina e non umana. Infatti fu proprio la lettura del Corano che mi convinse ad abbracciare l’Islam. L’Islam infatti diceva che ogni individuo era responsabile della sua azione e di conseguenza, anche della sua salvezza e felicità. Infatti un musulmano, non solo in cuore, ma anche nelle sue azioni deve credere in Dio e nella sua Misericordia. Il Signore promette una vita felice ed eterna a tutti i suoi servi che Gli obbediscono. Egli è molto misericordioso e perdona subito ogni peccatore che si pente.
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Lita parlando delle difficoltà affrontate dopo la conversione all’Islam prosegue: ”Il mio grande problema fu la mia modesta conoscenza della lingua araba. Infatti per me eseguire la salat(preghiera islamica) nella lingua araba era molto difficile. All’inizio facevo la salat in lingua inglese. Ma pian piano, imparando l’arabo, lo feci in quella lingua.
Mia madre, venenedo a conoscenza della mia conversione all’Islam rispettò la mia scelta. Noi a volte confrontavamo l’Islam e il Cristianesimo. Lei, infatti in tutta la sua vita aveva creduto in Dio ed ora ammirava l’Islam. Io non volevo costringerla a cambiare la sua fede e diventare musulmana. Però anche lei era appassionata di conoscere di più questa fede. Io cercavo sempre un’occasione per portare la mamma con me alla moschea che si trovava vicino a casa nostra. Un giorno però la vidi con molta sopresa in quella moschea. Quel giorno mentre aspettavo vicino alla scuola di mio figlio, vidi mia madre, uscire dalla moschea. Lei però non si accorse della mia presenza. Poco dopo anche lei abbracciò l’Islam.
Io consiglio a tutti i musulmani di leggere sempre il Corano e di obbedire a ciò che il Signore gli chiede. Non si deve seguire ciecamente questa religione ma si deve studiare bene e ottenere abbastanza conoscenza su questa fede prima di accettarla. Un musulmano per potere diffondere la sua religione, prima di tutto deve conoscerla bene e non confondere gli insegnamenti islamici con le tradizioni e i costumi culturali di un paese islamico. Io per esempio pur essendo musulmana e apprezzando molto i riti culturali del paese da cui viene mio marito, cioè l'Iraq, non li seguo. Vorrei che mio figlio imparasse la lingua araba, e per realizzare questo desiderio ho fatto anche dei passi concreti. Lui per ora ha avuto delle lezioni private di lingua araba e conosce un po’ questa lingua.