Ott 13, 2019 10:57 CET
  • Moschee nel mondo (4)

La moschea nella cultura e nel pensiero islamico viene considerata la casa di Dio, il luogo dove i fedeli esprimono la loro adorazione nei confronti dell'unico Dio Onnipotente. Non a caso, questi edifici, sono anche la massima espressione dell'architettura e di numerose arti sviluppatesi nei secoli, nel mondo islamico. Con questa rubrica, vogliamo farvi conoscere, le piu' belle moschee del mondo!

Il profeta dell'Islam appena giunto a Medina, cioe’ dopa la sua famosa egira o migrazione, per prima cosa edifico’ una moschea che oltre ad essere luogo di culto era pure sede del governo ed era attigua alla sua stessa abitazione.

Un luogo in cui le persone si ritrovavano, un centro religioso, politico, culturale e sociale.

La moschea servì anche alla comunità come luogo di convegno per discutere delle più rilevanti questioni e come luogo d'insegnamento ed era presente un piano leggermente rialzato che serviva alla gente che si accostava allo studio del Corano.

La Moschea del profeta, in arabo al-Masjid-al Nabi, a Medina, e’ oggi la seconda moschea piu’ sacra per l’Islam.

 

Image Caption

 

 

Prima ancora della moschea an-Nabi di Medina, venne costruita quella di Ghoba'.

I testi di storia islamica narrano cosi la costruzione di essa: "Era lunedi quando il profeta dell’Islam arrivo a Ghoba'. Un luogo vicino a Medina con un clima piacevole con tante palme. Gli abitanti di questa zona furono i primi ad accogliere il profeta. Dopo qualche giorno, quando la figlia del profeta e alcuni dei suoi famigliari raggiunsero questo luogo, tutti  cominciarono a viaggiare verso Medina che a quel tempo veniva detta Yathrib.

La Moschea di Ghoba' fu la prima moschea costruita dal profeta.

Secondo i testi storici, il profeta si fermo' solo 4 giorni presso questa moschea e li ricordo' che chiunque avesse pregato in quella moschea, la sua, avrebbe avuto da Dio il premio di chi aveva effettuato il pellegrinaggio alla Mecca.

Il profeta dell'Islam, successivamente, quando si stabili' a Medina, si recava a Ghoba' ogni settimana e di solito pregava in questa moschea di Sabato o alle volte di Lunedi.

 

*****

 

In un venerdi, il profeta dell'Islam arrivo' a Medina e venne accolto dagli abitanti che festeggiarono il suo arrivo; diverse tribu' chiesero che il profeta andasse da loro ma lui ringrazio' e lascio' le redini del cammello e disse che dove si sarebbe seduto il cammello, quel posto sarebbe stato il posto dove si doveva fermare.

Il cammello alla fine si fermo' in un quartiere, davanti ad un terreno vuoto e li il profeta inizio' a costruire la moschea, detta An-Nabi o di Medina.

La pianta della moschea era molto semplice, rettangolare e diversa da quella di altri luoghi di culto. I muri fino all'altezza di un metro erano fatti di pietra e il resto era formato da terra e fango. Il tetto era formato con rami e foglie di palma. Una parte della moschea era l'abitazione delle persone che dalla Mecca erano arrivate a Medina e non avevano un luogo dove vivere. Loro sono passati alla storia nell'Islam come “i compagni del Sofa'”.

Tra gli edifici adiacenti a questa moschea possiamo nominare anche la casa del Profeta. Dopo di lui, anche altri compagni del profeta costruirono vicino le loro case e aprirono da esse delle porte che portavano nella moschea ma nel terzo anno dopo l'arrivo del profeta dell’Islam a Medina, in base all'ordine del profeta stesso, tutte queste porte vennero chiuse tranne quella che era stata costruita da parte di Ali (la pace su di lui).

 

Image Caption

 

Dopo il profeta dell’Islam e con l’aumento del numero dei musulmani, la moschea An-Nabi di Medina venne ampliata. Cio' venne fatto in diverse fasi e sotto diversi governi; nel periodo del califfato Abbaside la superfice della moschea arrivo' a 9000 metri quadrati.

Nel periodo del governo ottomano, la moschea e’ stata riparata  diverse volte.

Ricostruzioni e riparazioni imponenti vennero condotte nel periodo del sultano ottomano Abdulhamid, ed i nomi del profeta, dei membri della sua famiglia, degli Imam suoi discendenti, dei califfi e di alcuni dei suoi apostoli vennero incisi sulle pareti della moschea proprio in questo periodo.

Tra questi nomi vi era anche il nome dell'Imam del Tempo, Mohammad Mahdi (che Dio affretti la sua comparsa), ed il nome era stato realizzato che da dentro l'incisione traspariva anche la parole "Hai" che vuol dire "vivo, vivente", ma alcune modifiche apportate dal governo saudita, ha fatto svanire questo effetto artistico particolare.

Il primo re saudita Abdul Aziz ha ampliato fino a 16 mila metri la moschea, mentre nello spazio tra il 1984 ed il 1995, re Fahad ha ampliato fino a 98 mila metri la moschea; considerando anche le sale marginali del luogo sacro, meta del pellegrinaggio annuale, si raggiunge la superfice di 235 mila metri quadrati.

 

Davood Abbasi