Dic 23, 2019 12:44 CET
  • Iraniani Famosi (225): Abu Ja'far al-Khazin

Cari amici, in questa puntata vi parliamo di Abu Ja'far al-Khazin, grande matematico ed astronomo persiano del decimo solo dopo Cristo.

 Il nostro iraniano famoso di oggi è Abū Jaʿfar Muḥammad ibn al-Ḥusayn al-Khāzin, che visse nella regione del Khorassan tra il 900 ed il 971 dopo Cristo. Diede il maggior contributo operò nel settore dell'astronomia e della teoria dei numeri. La teoria dei numeri è quel ramo della matematica pura che si occupa delle proprietà dei numeri interi e contiene molti problemi aperti che possono essere facilmente compresi anche da chi non è un matematico. Più in generale, la materia è giunta ad occuparsi di una più ampia classe di problemi che sono sorti naturalmente dallo studio degli interi. La teoria dei numeri può essere divisa in diversi campi a seconda dei metodi utilizzati e dei problemi studiati. Il termine "aritmetica" viene anche utilizzato per riferirsi alla teoria dei numeri. Abu Ja'far al-Khazin fu uno degli scienziati attivi nella corte di Rayy del Buwayhide ʿAḍud al-Dawla, che governò dal 949 al 983. Nel 959/960 al-Khāzin fu nominato visir di Rayy dal sovrano buwayhide, al fine tra l'altro di misurare l'obliquità dell'eclittica. L'eclittica è il percorso apparente che il Sole compie in un anno rispetto allo sfondo della sfera celeste. Si tratta dell'intersezione della sfera celeste con il piano geometrico, detto piano eclittico o piano dell'eclittica, su cui giace l'orbita terrestre. È dunque il cerchio massimo della sfera celeste geocentrica di raggio pari alla distanza tra il centro del Sole e il centro della Terra.

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Uno dei lavori di Abu Ja'far al-Khazin fu lo Zīj al-ṣafāʾiḥ ("Tavole dei dischi dell'astrolabio"). Il termine persiano zīj designa nell'astronomia islamica un insieme di tavole che consentono di conoscere e rintracciare la posizione degli astri nel cielo a una data fissata. Non si tratta di trattati di astronomia teorica ma al contrario di trattati di astronomia pratica, orientati soprattutto all'astrologia, che rivestiva una grande importanza sociale all'epoca della loro realizzazione. Più di 200 zīj sono stati elaborati dagli astronomi musulmani tra l'VIII secolo e il XV secolo, e alcuni - come la Tavola indiana di al-Khawarizmi - hanno attraversato i secoli. Il zij di Abu Ja'far al-Khazin fu descritto dal suo successore come il miglior trattato del campo, cui fecero numerosi riferimenti gli astronomi. L'opera descrive alcuni strumenti astronomici, in particolare un astrolabio dotato di dischi con iscrizioni basati su Tavole astronomiche e un commento sul loro impiego. Una copia di questo strumento è stata costruita in Germania, ma è andata poi perduta nel corso della Seconda guerra mondiale. Una fotocopia di tale copia è stata esaminata nel lavoro di D.A. King "New light on the Zij al-Safa'ih of Abu Ja'far al-Khazin", pubblicata nel 1980.

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Al-Khāzin scrisse anche un commento all'Almagesto di Tolomeo, in cui egli fornisce diciannove argomentazioni relative alle affermazioni di Tolomeo. Propose altresì un diverso modello solare rispetto a quello di Tolomeo.