Giu 21, 2016 13:03 CET
  • Come si vive nell’Islam 43

Amici come vi ricorderete sicuramente, nelle punta precedente parlando della uguaglianza della donna e dell’uomo dinanzi al Signore, abbiamo detto che secondo I principi islamici alcune azioni sono specifiche dell’uomo ed altre della donna.

Per l’uomo, ad esempio, lavorare in modo lecito per mantenere la famiglia ed essere indipendente, è ritenuto uno dei grandi atti di adorazione.

Per la donna, la cura della casa, la sua protezione, il creare un clima di tranquillità e serenità al suo interno, la gravidanza, il parto, l’allattamento, lo svezzamento, l’educazione e cura dei figli, sono altrettanti atti di adorazione. Azioni che possono sembrare apparentemente come terrene, non direttamente collegate con il mondo metafisico, ma se compiute lungo il sentiero della volontà divina, assumono un ruolo spirituale, diventano sacre.

Il Profeta (SA) a questo riguardo cosi’ dice: “La donna gravida è come chi digiuna di giorno, veglia in preghiera e combatte sulla via di Dio con la propria vita e i propri averi. Quando poi partorisce ottiene un merito così grande da non poter essere da lei conosciuto. Quando invece allatta, per ogni poppata di latte ottiene una ricompensa pari a quella che si riceve liberando uno schiavo tra i discendenti di Ismaele. Quando infine finisce il periodo di allattamento, uno dei grandi angeli le dice ‘Riprendi le tue azioni daccapo, sei stata perdonata di tutti i tuoi peccati minori’”. Il libro al-Kafi, vol. 5, pag. 496.

Secondo l’Islam ci sono alcuni momenti di particolare benedizione in cui le invocazioni di un credente vengono esaudite: uno di questi momenti è proprio quello del parto, in cui tutte le invocazioni della donna vengono esaudite.

E’ per questo che l’Imam Khomeyni, che oltre ad essere il fondarore della Repubblica Islamica dell’Iran, viene considerato da tutti gli studiosi islamici, come una delle figure piu’ elevate della spiritualita’ e della gnosi islamica, paragonando il ruolo e la funzione della donna al Corano, evidenzia come la donna – stando a quando e’ riportato nel Sacro Corano - ha la funzione di formare ed educare le persone. Si tratta di un compito di importanza assoluta, centrale, nel creare degli esseri umani nel senso reale e completo.

Studiando in modo approfondito I precetti islamici si puo’ capire in modo evidente che il maschilismo e la discriminazione tra i sessi non ha nessun posto nel Sacro Corano che non distingue tra uomo e donna. Ma la storia rivela come prima della Rivelazione dell’Islam, la condizione della donna in tutta la penisola arabica era miserabile; la nascita di una bambina era considerata infamante ed era diffusa l’usanza di seppellire vive le neonate. L’Islam ha condannato con forza e posto fine a tali usanze barbariche e crudeli.

Quasi duecento versetti del Santo Corano si occupano di posizione sociale, ruolo e responsabilità della donna.

E come abbiamo precedentemente menzionato il nobile Profeta Mohammad, sia lodato dal Signore, rispettava profondamente le donne e con le sue azioni e parole diede l’esempio ai suoi discepoli, affinché le rispettassero e fossero gentili e generosi

con loro e diceva spesso: “I migliori tra voi sono quelli che trattano bene le donne”. Oppure riferendosi alla posizione elevata delle madri diceva:  “Il Paradiso giace sotto i piedi della madre”.

Stando ai testi storici, il Profeta  Mohammad trattava tutte le donne con grande delicatezza e non solo quelle della sua famiglia. Le visitava qualora fossero malate. E loro potevano facilmente avvicinare il Profeta per porgergli domande ed esporgli le proprie domande e difficoltà, ed egli le accoglieva ispondeve e sempre con gioia.

Egli insegnò ai suoi compagni di comportasi con gentilezza con le proprie mogli, madri e figlie e disse: “Gli uomini generosi rispettano le donne, mentre gli uomini vili mancano loro di rispetto e sono sgarbati con loro”.

Egli consultava la sua adorata figlia Fatima su varie questioni e ne accettava I consigli. Si narra che ogni volta che qualcuno gli chiedeva la mano di sua figlia Fatim ( SA), lui la consultava e ascoltava la sua opinione. 

 

 

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