Ott 12, 2020 12:17 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Da alcune settimane abbiamo avviato la lettura del quarantaduesimo brano del Corano, la sura Ash-Shûrâ ("La consultazione"), visto che il versetto 38 ricorda che i credenti “si consultano vicendevolmente”. Questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e comprende 53 versetti. Inizia come altre 28 sure del Corano con le “lettere separate”, come abbiamo spiegato, un segreto tra Dio ed il profeta.

 

Ecco quindi il versetto numero 24 della sura Ash-Shura o della Consultazione:

 

«أَمْ یَقُولُونَ افْتَرَى عَلَى اللَّـهِ کَذِبًا فَإِن یَشَإِ اللَّـهُ یَخْتِمْ عَلَى قَلْبِکَ وَیَمْحُ اللَّـهُ الْبَاطِلَ وَیُحِقُّ الْحَقَّ بِکَلِمَاتِهِ  إِنَّهُ عَلِیمٌ بِذَاتِ الصُّدُورِ»

Diranno invece: “Ha inventato menzogne contro Allah”. Se Allah volesse, sigillerebbe il tuo cuore. Con le Sue parole Allah cancella il falso e realizza la verità. Egli conosce quello che nascondono i petti. (42:24)

 

Nell’ultimo versetto, subito, prima di questo, il profeta chiedeva l’amore per la sua famiglia alla gente, e qui il Corano rivela che alcune persone lo accusano di averlo chiesto da sè, e che questo non sia il volere di Dio.

Dio stesso ricorda che al profeta non verrebbe mai permesso di divulgare un qualcosa di falso e di addossarlo a Dio, dato che il Signore non permette lo smarrimento della gente ma al contrario, le guide con le proprie parole.

In una parte si dice che nel caso il profeta avesse mentito, Dio avrebbe posto un sigillo sul suo cuore, ed anche nei versetti 44 fino a 46 della sura Al Haqqa, si ricorda che il profeta sarebbe stato punito e la vena del suo cuore sarebbe stata interrotta, se avesse mentito riferito bugie sul conto del suo Signore.

Dalla riflessione su questo versetto possiamo trarre le seguenti conclusioni:

Primo – I veri fedeli accettano tutto ciò che il profeta ha portato da parte del Signore e non possono accettarne una parte, quella che piace a loro, e rinnegarne un’altra.

Secondo – Dio non scherza sulla questione della guida delle Sue creature e persino il profeta, sarebbe stato punito e sollevato dal suo incarico se avesse diffuso menzogne invece della parola divina.

Terzo – La distruzione del male e la vittoria del bene, è la promessa certa del Signore ai fedeli.

Ed ora leggiamo insieme i versetti 25 e 26 della sura As-Shura o della Consultazione:

 

«وَهُوَ الَّذِی یَقْبَلُ التَّوْبَةَ عَنْ عِبَادِهِ وَیَعْفُو عَنِ السَّیِّئَاتِ وَیَعْلَمُ مَا تَفْعَلُونَ»،

 

Egli è Colui Che accoglie il pentimento dei Suoi servi, perdona i loro peccati e conosce quello che fate. (42:25)

 

«وَیَسْتَجِیبُ الَّذِینَ آمَنُوا وَعَمِلُوا الصَّالِحَاتِ وَیَزِیدُهُم مِّن فَضْلِهِ وَالْکَافِرُونَ لَهُمْ عَذَابٌ شَدِیدٌ»

Esaudisce coloro che credono e compiono il bene e li accresce della Sua grazia. I miscredenti avranno severo castigo. (42:26)

 

Uno dei più grandi doni del Signore nei confronti dell’uomo è il fatto di aver lasciato dinanzi a lui sempre la via libera per tornare indietro ed il fatto di non aver posto limiti per il pentimento. Noi uomini di solito non perdoniamo chi ha sbagliato più volte, deludendo la nostra fiducia, ma Dio non ha posto limiti e ogni volta che una persona è veramente pentita, lui accetta e lo accoglie; Egli conosce tutto sulle azioni degli uomini e nulla gli sfugge.

L’altro grande dono divino, risultato della Sua infinita generosità, è quello di esaudire le richieste e le preghiere degli uomini; molte volte, Egli dona un qualcosa che non poteva nemmeno essere pensato dai Suoi servi ed è migliore di quanto potessero immaginare. Dalla riflessione su questi versetti apprendiamo che:

Primo – Nell’Islam non ci sono vicoli ciechi. La via del ritorno è sempre aperta e qualsiasi persona può essere accolta da Dio, e non è mai tardi.

Secondo – Dio ha promesso ai peccatori di perdonarli, qualora siano veramente pentiti. Questa promessa, accende nel cuore dei peccatori la speranza.

Terzo – La condizione affinchè le nostre preghiere vengano esaudite, è la fede in Dio e le buone azioni.

 

Ed ora leggiamo i versetti 27 e 28 della sura As-Shura o della Consultazione:

 

«وَلَوْ بَسَطَ اللَّـهُ الرِّزْقَ لِعِبَادِهِ لَبَغَوْا فِی الْأَرْضِ وَلَـکِن یُنَزِّلُ بِقَدَرٍ مَّا یَشَاءُ إِنَّهُ بِعِبَادِهِ خَبِیرٌ بَصِیرٌ»،

 

 

Se Allah avesse dato abbondanza di ricchezze ai Suoi servi, si sarebbero ribellati sulla terra. Elargisce invece ciò che vuole, con misura. Egli è ben informato sui Suoi servi e li osserva. (42:27)

 

«وَهُوَ الَّذِی یُنَزِّلُ الْغَیْثَ مِن بَعْدِ مَا قَنَطُوا وَیَنشُرُ رَحْمَتَهُ وَهُوَ الْوَلِیُّ الْحَمِیدُ»

Egli è Colui Che fa scendere la pioggia, quando già se ne dispera; così diffonde la Sua misericordia. È il Patrono, il Degno di lode. (42:28)

 

Abbiamo appena appreso che il Creato è basato su determinate misure volute da Dio, anche nell’elargire ricchezza e potenza ai suoi Servi; Egli potrebbe accrescere i doni concessi a tutti, ma ciò porterebbe a conseguenze ingiuste.

Tutti gli uomini pregano e chiedono maggiore ricchezza al Signore, ma la Saggezza divina implica di non poter esaudire la richiesta di tutti. Egli conosce la capacità di ogni Servo ed elargisce a lui in base alla sua infinita Sapienza e Saggezza.

Non sempre, tra l’altro, la ricchezza è un elemento positivo, e la storia è piena di esempi di società che si sono dirette verso la disgrazia proprio per l’estremo benessere.

Noi uomini abbiamo il dovere di impegnarci e chiedere aiuto a Dio, ma da lì in poi, dobbiamo affidarci a Lui ed al suo aiuto.

In questo discorso bisogna comunque specificare che molte volte la mancanza di benessere economico non è dovuto alla mancanza volontà di Dio di aiutarci, ma alla nostra stessa pigrizia. Un elemento per capire la relazioni tra Dio e l’uomo, è la pioggia. La pioggia arriva indistintamente per ravvivare la terra, spetta poi agli uomini utilizzare al meglio questo dono.

Dalla riflessione su questi versetti apprendiamo che:

Primo – Dio esaudisce le preghiere in base alla Sua Saggezza infinita e dobbiamo capire che alle volte, esaudire le nostre preghiere può essere in contrasto con il nostro stesso bene.

Secondo – Il sistema del Creato, è governato dalle misure e dai conti ed ogni cosa sta al suo posto, in base alla Saggezza infinita del Signore.

Terzo – La pioggia, è un simbolo della Generosità divina.

Quarto – L’unico rifugio degli uomini dinanzi ai problemi è il Signore.

Davood Abbasi