Il sentiero della luce (897)
Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.
La puntata precedente abbiamo avviato la lettura del quarantatreesimo brano del Corano, la sura Az-Zukhruf ("Gli Ornamenti d’Oro"). Questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e come le altre sure meccane, parla soprattutto di argomenti di base della fede come il Monoteismo, la Profezia e la Resurrezione. Comprende 89 versetti e inizia come, altre 28 sure del Corano con le “lettere separate”, come abbiamo spiegato, un segreto tra Dio ed il profeta.
Ecco ora i versetti numero 11 e 12 della sura Az-Zukhruf o degli Ornamenti d’Oro:
«وَالَّذِی نَزَّلَ مِنَ السَّمَاءِ مَاءً بِقَدَرٍ فَأَنشَرْنَا بِهِ بَلْدَةً مَّیْتًا کَذَلِکَ تُخْرَجُونَ»،
e dal cielo ha fatto scendere con misura un'acqua, tramite la quale ridiamo la vita ad una terra morta: allo stesso modo vi resusciterà. (43:11)
«وَالَّذِی خَلَقَ الْأَزْوَاجَ کُلَّهَا وَجَعَلَ لَکُم مِّنَ الْفُلْکِ وَالْأَنْعَامِ مَا تَرْکَبُونَ»
Ha creato tutte le specie a coppie e vi ha dato vascelli e animali sui quali montate, (43:12)
La vita di piante, animali ed esseri umani sulla terra dipende dalla pioggia, ed è essa che fa rinascere la natura dopo che appare morta; i raggi solari, il sistema dei marti e degli oceani, il ciclo dell’acqua, sono controllati dall’uomo? L’uomo è capace di produrre la pioggia?
Il Corano spiega che proprio come la terra morte, che viene resa viva nuovamente dalla pioggia, anche nell’altra vita, i morti torneranno in vita ed in pratica, dinanzi ai nostri occhi, vi è l’esempio di ciò che avverrà in quel giorno.
I versetti, in seguito, ricordano che Dio ha creato tutti gli esseri viventi in coppie e ciò, chiaramente, è un modo per garantire la sopravvivenza delle diverse specie. Il versetto parla poi degli animali e delle navi, sulla quale gli uomini montano per attraversare la terra e il mare e li presenta come doni di Dio agli esseri umani. Dai tempi antichi ed ancora oggi, il grosso delle merci che si spostano tra Stati viene trasportato dalla grandi navi, che per via delle leggi della fisica, non affondano e possono galleggiare. Ma ci siamo chiesti chi ha collocato nella natura, quelle leggi della Fisica? Sono tutti doni divini che meritano riflessione. E dalla nostra riflessione su questi versetti, possiamo trarre alcune conclusioni:
Primo – Il sistema del Creato è soggetto ad una serie di leggi precise che Dio ha collocato e voluto per esso.
Secondo – Dio dà seguito alla Sua volontà attraverso mezzi e strumenti, come la pioggia che usa per far vivere la Terra e gli esseri.
Terzo – Le industrie e la tecnologia umana, sono stati resi possibili grazie alle leggi che Dio ha collocato nel suo Creato; l’uomo ha solo scoperto alcune di queste leggi e le ha utilizzate a suo favore.
Ed ora leggiamo i versetti 13 e 14 della sura Az-Zukhruf o degli Ornamenti d’Oro:
«لِتَسْتَوُوا عَلَى ظُهُورِهِ ثُمَّ تَذْکُرُوا نِعْمَةَ رَبِّکُمْ إِذَا اسْتَوَیْتُمْ عَلَیْهِ وَتَقُولُوا سُبْحَانَ الَّذِی سَخَّرَ لَنَا هَـذَا وَمَا کُنَّا لَهُ مُقْرِنِینَ»،
sicché possiate sedere sui loro dorsi e ricordiate i favori del vostro Signore dicendo: “Gloria a Colui Che ha messo tutto ciò a nostro servizio, mentre non eravamo neppure in grado di domarli! (43:13)
«وَإِنَّا إِلَى رَبِّنَا لَمُنقَلِبُونَ»
In verità noi ritorneremo verso il nostro Signore”. (43:14)
Questa parte del Corano ricorda all’uomo che quando monta un animale, o sale su una nave, delle ricordare il Signore e ricordare che è grazie a Lui se gli uomini riescono a utilizzare questi mezzi, che altrimenti l’uomo non avrebbe potuto domare. Il discorso vale anche per gli aerei, le vetture e i treni e tutto ciò che è stato inventato dopo, grazie all’uso delle leggi che Dio ha collocato in natura. Secondo gli interpreti, è interessante che alcuni animali che l’uomo riesce ad usare per il lavoro nei campi o per spostarsi, sono decisamente più forti dell’uomo, ed è un dono divino che possano essere presi sotto controllo dagli uomini.
Alla fine si ricorda pure il fatto che il ritorno di tutti gli uomini sarà verso Dio. Ciò, probabilmente, per invitare gli uomini a non inebriarsi per il possesso di bei cavalli, begli animali, o al giorno d’oggi, belle automobili. Ciò perchè sin dai tempi antichi, i cavalli o i cammelli erano un qualcosa che i proprietari utilizzavano per vantarsi.
Dalla riflessione su questi versetti apprendiamo che:
Primo – Nel beneficiare dei doni materiali, non dobbiamo dimenticare Dio e dobbiamo ringraziarlo per i suoi doni.
Secondo – Dobbiamo sempre essere coscienti dei nostri limiti ed essere grati al Signore.
Terzo – Quando svolgiamo i viaggi mondani, dobbiamo anche ricordarci del viaggio verso l’aldilà.
Ed ora leggiamo il versetto 15 della sura Az-Zukhruf:
«وَجَعَلُوا لَهُ مِنْ عِبَادِهِ جُزْءًا إِنَّ الْإِنسَانَ لَکَفُورٌ مُّبِینٌ»
Gli hanno ascritto i Suoi servi come fossero una parte [di Lui]. L'uomo è davvero ingrato. (43:15)
Questo versetto ricorda come alcuni uomini siano ingrati al Signore e vadano dicendo che altri esseri da lui creati, come ad esempio, gli angeli, siano suoi figli. Dio non è materia e quindi non ha parti e tutto ciò che esiste, compresi gli angeli, sono esseri da Lui creati. Dalla riflessione su questo versetto apprendiamo che:
Primo – Nel corso della storia, diverse superstizioni sono state dette su Dio che sono state esito dell’ignoranza umana e della sua lontananza dagli insegnamenti dei profeti.
Secondo – Gli angeli sono creati da Dio e sono ai suoi ordini e non sono suoi figli o parte di Lui.
Terzo – Le superstizioni e le idee errate su Dio allontanano le persone dalla retta via e sono, in pratica, una sorta di ingratitudine nei confronti del Signore.
Davood Abbasi