Il Sentiero della Luce 910
Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso e con un canto di lode al nobile Profeta di Misericordia Divina, Mohammad e alla sua immacolata Famiglia. Cari amici, siamo lieti di presentarvi un’altra puntata del programma sull’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Sacro Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore.
Amici, anche oggi come le ultime settimane vogliamo approfondire alcuni versetti della 44esima Sura del Corano, Dukhan ovvero Il Fumo, di cui vi invitiamo ad ascoltare dal versetto 9 al versetto 11 e le loro rispettive traduzioni in italiano:
بَلْ هُمْ فِي شَكٍّ يَلْعَبُونَ
“Ma quella gente invece dubita e scherza! (44:9)
فَارْتَقِبْ يَوْمَ تَأْتِي السَّمَاءُ بِدُخَانٍ مُبِينٍ
“Ebbene, aspetta il Giorno in cui il cielo recherà un fumo ben visibile”, (44:10)
يَغْشَى النَّاسَ هَذَا عَذَابٌ أَلِيمٌ
“che avvolgerà gli uomini. Ecco un castigo doloroso! “(44:11)
Come vi ricorderete nella puntata precedente abbiamo esaminato i precedenti versetti della stessa Sura dove il Sacro Corano tratta l’incredulità e le varie di ostilità di coloro che non credono nella Parola Divina: “Il Signore dei cieli, della terra e di quel che vi è frammezzo. Se solo ne foste convinti! Non c’è dio all’infuori di Lui, Colui Che dà la vita e dà la morte, il vostro Signore e il Signore dei vostri più lontani antenati”. Il cncetto centrale di questi versetti e molti altri è proprio la testardagine di alcune persone che si pongono dei dubbi ma non riescono o non vogliono andare oltre queste incertezze e comprendere quindi la Verità.
Vi sono due lezioni importanti che possiamo trarre da questi versetti:
1- Il dubbio di per se non è un elemento di deviazione ma lo diventa quando ci si rimane impatanati. Il dubbio non deve diventare una base per coltivare l’ignoranza e oscurare l’intelletto.
2- Lasciarsi andare alle parole o dai ragionamenti di coloro che negano ogni forma di fede religiosa è sbagliato e comporterà una punizione dura.
Ascoltiamo ora i versetti 12, 13 e 14 della Sura Dukhan:
رَبَّنَا اكْشِفْ عَنَّا الْعَذَابَ إِنَّا مُؤْمِنُونَ
«Signore, allontana da noi il castigo, perché [ora] crediamo”. (44:12)
أَنَّى لَهُمُ الذِّكْرَى وَقَدْ جَاءَهُمْ رَسُولٌ مُبِينٌ
“Da dove viene questa loro coscienza? Già giunse loro un messaggero esplicito”, (44:13)
ثُمَّ تَوَلَّوْا عَنْهُ وَقَالُوا مُعَلَّمٌ مَجْنُونٌ
“e gli voltarono le spalle dicendo: «È un neofita invasato”. (44:14)
E’ evidente che di fronte ai catastrofi e alle dure prove di cui vengono afflitti, i miscredenti, cerchino di trovare un rimedio per restare salvi dal dolore e dalla disgrazie. Ma in realtà coloro che non credono nel Dio Onnipotente dal più profondo di cuore, non riusciranno ad avere una una sincera fede neanche di fronte alle prove evidenti. Dai versetti che vi abbiamo riportiamo possiamo dedurre che:
1- Coloro che hanno preso alla leggere la fede in Dio Altissimo. Un giorno che sarà troppo tardi, gli si apriranno gli occhi alla verità e si troveranno a dover chiedere di poter rimediare senza che questo gli venga concesso.
2- I miscredenti, di fronte alle Parole divine riportate dai Profeti, anziché ragionare con l’intelletto fanno di tutto per offuscare l’immagine dei messaggeri di Dio.
Musica
Ascoltiamo ora i versetti 15 e 16 della Sura Dukhan:
إِنَّا كَاشِفُو الْعَذَابِ قَلِيلًا إِنَّكُمْ عَائِدُونَ
“Se, per un istante, allontanassimo il castigo da voi, certamente sareste recidivi”. (44:15)
يَوْمَ نَبْطِشُ الْبَطْشَةَ الْكُبْرَى إِنَّا مُنْتَقِمُونَ
“Il Giorno in cui li afferreremo con implacabile stretta, Ci vendicheremo”. (44:16)
Per comprendere meglio il significato di questi versetti basti sapere che la storia racconta sempre che gli ingiusti e i miscredenti di fronte al catigo Divino, cominciano a proclamarsi pentiti e dichiarano di voler entrare tra i fedeli. In realtà la loro improvvisa fede altro non è che un altro segno della loro ipocrisia e disonestà. Da questi versetti possiamo capire che:
1- Ci sono stati diverse occasioni in cui ciascuno di noi ha continuato a ripetere i suoi errori e malefatti nonostante fosse consapevole del proprio errore e malgrado le ripetute promesse dinnanzi al Signore di non ricaderci più.
2- Iddio Altissimo è il vero protettore dei Suoi Messaggeri e castigherà nel modo più duro i miscredenti e le persone ostili che hanno inflitto dolori e sofferenze ai profeti eletti dal Signore.
Musica
E in fine ascoltiamo i versetti 17 e 18 della Sura Dukhan:
وَلَقَدْ فَتَنَّا قَبْلَهُمْ قَوْمَ فِرْعَوْنَ وَجَاءَهُمْ رَسُولٌ كَرِيمٌ
“Prima di loro mettemmo alla prova il popolo di Faraone, quando giunse loro un nobilissimo messaggero”, (44:17)
أَنْ أَدُّوا إِلَيَّ عِبَادَ اللَّهِ إِنِّي لَكُمْ رَسُولٌ أَمِينٌ
[che disse]: «Datemi i servi di Allah! Io sono per voi un messaggero affidabile”! (44:18)
Anche qui il Sacro Corano raccontando la straordinaria storia del Nobile Profeta Mose e la sua gente mette in rilievo come il Faraone e il suo popolo, nonostante godessero di ricchezza, potere e benessere si sono lasciati prendere dall’orgoglio cadendo nell’ingiustizia e nel peccato.
Dai versetti riportati possiamo dedurre che:
1- La prima e la più importante missione dei Profeti è stata sempre quella di liberare i popoli dall’ingiustizia e dall’oppressione dei loro governatori. E proprio per questo motivo, il Profeta Mose, prima di cominciare a sua predica con il popolo si è recato alla corte del Faraone ammonendo loro della brutta fine che gli aspettava.
2- I Messaggeri di Dio, tutti, nessuno escluso, sono stati delle persone oneste e affidabili e grazie all’ottima reputazione di cui godevano presso la loro gente, riuscivano a far arrivare al cuore del popolo il messaggio divino di cui erano i portatori.