May 16, 2021 10:24 CET
  • Islam e le minoranze religiose 8

vi presentiamo un'altra puntata della serie 'i diritti delle minoranze religiose nell’Islam.

Amici come vi ricorderete nella puntata precedente abbiamo parlato del diritto alla proprietà, alla libertà di culto e alla sicurezza delle minoranze religiose. I non musulmani che rispettano le leggi e pagano le apposite tasse in quanto cittadini legittimi del paese islamico possono avere le stesse opportunità di lavoro e di giustizia come i musulmani.

Uno dei diritti importanti previsti dalla giurisprudenza islamica ripresa dal Sacrro Corano è il diritto della comunità di minoranze all’abitazione come è stato riportato nella Sura Al Ahzab, versetto 27 che dice:

 

“ Quando i credenti videro i coalizzati, dissero: «Ciò è quanto Allah e il Suo Messaggero ci avevano promesso: Allah e il Suo Messaggero hanno detto la verità». In questo versetto il Sacro Corano raccontando la storia delle guerre tra i musulmani e un gruppo degli ebrei spiega che dal momento in cui i non musulmani abbandonano l’ostilità e la guerra contro i musulmani, decadono le leggi della guerra e loro acquisiscono anche il diritto alla casa, anche se non deve essere in una zona più alta dove i musulmani hanno costruito le loro case. La ragione principale di questa legge coranica è evitare ogni forma di dominio da parte delle comunità di minoranze religiose sui musulmani come viene menzionato nella sura An Nisa versetto 141:

 

“..Allah non concederà ai miscredenti [alcun] mezzo [di vittoria] sui credenti).

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Un altro diritto importantissimo per tutti i cittadini molto importante previsto dalla giurisprudenza islamica per tutti, sia i musulmani sia i seguaci delle altre religioni è quello del diritto alla giustizia.

Considerando la realtà indiscutibile che in ogni società che si rispetti, il sistema giudiziario è uno dei pilastri del governo, tutti,indifferentemente dalla loro religione o etnia, hanno il diritto a rincorrere alla legge e alla giustizia quando ne sentono l’esigenza. Tale regolemento è valido anche per i cittadini non musulmani, i quali hanno il diritto pieno a godere dei benefici della giustizia.

Loro devono sentirsi protetti dalla legge e dal sistema giudiziario e possono chiedere l’accesso ai tribunali come avviene nel caso delle dispute tra i musulmani.

E’ stato riportato nei testi storici che un giorno l’Imam Alì, sia lodato dal Signore insieme a un cittadino ebreo si presentarono d’avanti al giudici a causa di una disputa sulla proprietà sullo scudo da parte dei due pretendenti. Il giudice, non avendo a disposizione alcuna prova concreta, chiese la presenza dei due testimoni dalle parti. Imam Alì ha proposto la testimonianza di Imam Hassan e di Ghanbar, l’ex schiavo liberato da lui stesso. Ma il giudice non accolse la richiesta di Imam Alì dicendo che la testimonianza degli schiavi e dei figli dei pretendenti non era ammesso dalla legge. E in base all’inattendibiltà dei testimoni il giudice rilasciò la sentenza a favore dell’ebreo dando a lui lo scudo che era di proprietà di Imam Alì, Pace su di lui, il quale nonostante fosse certo della sua proprietà sullo scudo accettò la sentenza del giudice dando lo scudo all’altra parte. Di fronte a una così grande nobiltà l’ebreo commise di non essere il proprietario legittimo dello scudo chiedendo il perdono dal nobile Imam.