Le meraviglie sconosciute dell’Iran (26)La cittadina di Amol
Una delle meraviglie sconosciute dell’Iran, è la graziosa cittadina di Amol, nel nord dell’Iran, nella verdeggiante regione del Mazandaran, bagnata a nord dal Mar Caspio.
Amol e’ una delle province centrali della regione del Mazandaran che a sud e’ delimitata dai monti Alborz mentre a nord si collega alla pianura formatasi intorno al fiume Haraz. Il clima di Amol e’ mite e umido nelle zone di bassa elevazione e freddo nelle zone elevate.
La città sarebbe esistita già un migliaio di anni prima di Cristo, ovvero sotto le dinastie leggendarie dei Pishdadian e Kiyanian, di cui poco si sa per certo e le cui vicende sono narrate nel Libro dei Re, Shahname di Ferdowsi.
Per quanto riguarda il periodo più tardo, Amol fu la capitale di tutta la regione del Tabarestan, odierno Mazandaran, nel periodo dei Sassanidi.
Ciò che e’ sicuro, considerando la storia di Amol, e’ che la città e’ sempre stata una delle grandi e fiorenti città del Tabarestan o dell’odierna regione del Mazandaran; le storie e le cronache su questa città nei testi storici sono numerose e le rovine di antiche costruzioni sparse nel raggio di 6 chilometri di Amol sono una conferma al fatto che e’ sempre stata tra le città importanti del nord dell’Iran.
Non si sa di preciso quanto volte la città sia stata distrutta e poi ricostruita ma e’ certo che ciò e’ avvenuto molte volte; per ragioni naturali, come lo straripamento del fiume Haraz o terremoti, oppure per aggressioni nemiche come quella dei mongoli guidati da Tamerlano; e secondo gli storici fu proprio dopo questa distruzione che Amol non riacquistò mai più la bellezza e lo splendore del passato.
Ad ogni modo oggi Amol e’ pur sempre una città bella e graziosa. Oltre al clime mite dovuto alla non lontana riva del mare, le foreste naturali e le sorgenti di acqua minerale, non mancano i reperti storici da visitare. Vi sono la tomba di Mir Qawam eddin Mar’ashì, la tomba di Ebrahim, il ponte Davazda Cheshme (o dalle 12 sorgenti) e tanti altri luoghi che annualmente ospitano tanti visitatori proveniente dalle altre città dell’Iran.

L’Imamzade’ Ebrahim e’ uno dei discendenti del profeta dell’Islam che e’ sepolto ad Amol. Il mausoleo di questo personaggio risale al decimo secolo dell’egira e la sua pianta e’ rettangolare mentre la cupola di questo si appoggia un tetto ottagonale fatto di mattoncini e abbellito con incisioni sacre.
Vi è poi anche il Mausoleo di Mir Qawam eddin Mar’ashì
anche noto come “Mashad Mir Bozorg”. Si tratta di uno dei palazzi importanti costruiti nell’11esimo secolo dell’egira e cioè contemporaneamente al dominio dei Safavidi e come estensione e grandezza e’ uno dei palazzi più imponenti della regione.
Tra le cerimonie folkloristiche particolari della regione del Mazandaran vi e’ la festa di “Barf Chal” (Seppellire la neve) che si tiene ogni anno nel villaggio di Ask, nella provincia di Amol.
Si tratta di una tradizione antica che racchiude pure una storia molto interessante. La festa si tiene in uno dei Venerdì che va dal 21 al 30 Aprile e precisamente quando le ultime nevi si stanno sciogliendo. Secondo questa tradizione, tutti gli uomini devono lasciare il villaggio nel giorno della festa e non possono tornare a casa per alcun motivo. In questo giorno tutti gli affari del villaggio vengono affidati alle donne. Le donne però non lavorano e si riuniscono a gruppi nei diversi luoghi del paese e si mettono a fare diversi giochi tipici locali, a pregare, a rincorrersi. Se un uomo, per qualsiasi motivo, infrange le regole ed entra nel villaggio, viene fortemente picchiato dalle donne con mazze di legno e viene cacciato fuori; la tradizione non ammette eccezioni. Gli uomini invece hanno il compito di salire sui monti e lì cercano di trovare luoghi dove c’e’ ancora la neve. Loro si recano presso una grande fossa e dentro cercano di buttare tutta la neve che riescono a trovare. Secondo loro, questa fossa sarebbe stata scavata da Seyyed Hassan Valì, una persona devota che visse in questa regione. Gli uomini pranzano all’aperto intorno alla fossa e dopo pregano tutti insieme. Alla fine del giorno gli uomini tornano nel villaggio e naturalmente questa volta possono farlo. Le cerimonie di Barf Chal (Seppellire la neve) sono un ricordo simbolico della siccità nel periodo estivo, fenomeno che specie in antichità si verificava. Gli uomini salivano sui monti e gettavano ammassi di neve nella grande fosse di primavera in modo che nella fossa si venisse a creare acqua sufficiente per dissetare le mandrie nella stagione estiva. Oggi l’allevamento non viene più praticato in maniera diffusa nella zona di Ask, ma questa antica tradizione e’ ancora rimasta tra la gente del villaggio.
Numerosi personaggi importanti dell’Iran che di cognome si chiamavano Tabarì sono originari di Amol.
Il più famoso di questi e’ probabilmente Mohammad ebne Jarir Tabarì, uno dei primi storici ed interpreti del Corano della storia islamica. Poi citiamo Oliallah Amolì, Mir Heidar Amolì, sheikh Mohammad Amolì, Sufi Mazandaranì e l’Ayatollah Abdullah Javadì Amolì, tra i massimi leader spirituali sciiti contemporanei.
Un’altra personalità di spicco e’ l’allamè “Hasan Zadeh Amolì”, uno degni gnostici famosi del suo tempo che era considerato un genio non solo per la sua bravura nella conoscenza del Corano ma anche per i suoi studi in letteratura, matematica ed astronomia. Nato nel 1928 studiò scienze religiose e nel 1940 giunse a Teheran dove proseguì gli studi presso grandi pensatori come Allame’ Tabatabaei. Scrisse diverse opere su molteplici argomenti e a lui si deve l’educazione di numerosi allievi.
Se viaggiate in Iran, visitate la regione del Mazandaran e la cittadina di Amol, è veramente una delle Meraviglie Sconosciute dell’Iran!