Lug 26, 2021 09:34 CET

La pandemia ha causato una profonda recessione economica a livello internazionale. In questo programma cercheremo di approfondire - citando le osservazioni degli esperti -, l'impatto che la Pandemia del Coronavirus ha avuto a breve termine sull’economia mondiale e in particolar modo su quella americana.

Il dollaro USA non è più oggetto di desiderio degli investitori valutari. Il Dollar Index ha toccato nelle ultime ore il minimo valore dal mese di gennaio e le prospettive non sembrano essere delle migliori. L'ultima indagine dell'Fondo Monetario Interbnazionale ha portato alla luce come le riserve in dollari delle Banche centrali del quarto trimestre del 2020 siano scese al 59%, ossia al livello più basso degli ultimi 25 anni.Ad essere privilegiate ora sono monete come l'euro e il renminbi, perché è accresciuto il numero di Paesi che, commerciando nella moneta unica o cinese, preferiscono detenere riserve in quelle divise piuttosto che in biglietti verdi.Ad ogni modo tutto questo è frutto di un processo logico. Il Prodotto Interno Lordo mondiale nell'era susseguente alla Seconda Guerra Mondiale in gran parte era generato negli Stati Uniti e quindi era chiaro che il biglietto verde rappresentasse la valuta di riferimento. Oggi le cose sono cambiate, soprattutto con l'avanzata della Cina che si è affermata come seconda potenza mondiale. Gli USA infatti detengono meno di un quarto della produzione globale e quindi il dollaro è meno richiesto.

 

******

 

Nel 2020, gli Stati Uniti hanno perso ulteriori 20,5 milioni di posti di lavoro a seguito della crisi generata dalla pandemia di corona virus, arrivando così al 15% di disoccupazione certificata. Un record negativo che non si vedeva dalla crisi del 1929.La sciagurata gestione della crisi pandemica da parte del governo precedente ha portato allo scoperto il nervo vero di questa amministrazione: l’ignoranza abissale dei suoi componenti. Le ripetute figuracce del presidente, ultima quella sul cloro da iniettarsi come cura per il Covid 19, ne sono la rappresentazione. Una amministrazione con responsabilità gravissime nella crisi generale di sistema e in quella della governance internazionale.Si attendeva un contenimento del deficit commerciale, pur in presenza di un maggior debito estero, ma così non è stato: aumentati entrambi a livelli mai conosciuti e mancata riduzione del debito estero. Ma sarebbe sbagliato ritenere che la condizione di seria difficoltà nella quale versano gli USA sia solo figlia di questi ultimi 4 anni.Certo è che l’arrivo di Trump ha esacerbato ulteriormente il fallimento di un modello darwiniano ed escludente. Nel Paese dove vive il 41% delle persone più ricche dell’intero pianeta, un terzo della popolazione (105.303.000 di persone) è senza un tetto sicuro e fatica a far fronte alle necessità.Un milione e mezzo di ragazzi non hanno accesso all’istruzione secondaria. Sono 14 milioni gli statunitensi privi di qualunque assicurazione sanitaria che fino all’arrivo di Trump potevano almeno utilizzare l’Obamacare, il sistema pubblico riformato da Barak Obama. Ora il Medicare, privato dei fondi, è l’ombra di quel pur minimo che fu e non vi sono margini di ripensamento, nemmeno di f4onte a una pandemia che rischia di produrre oltre trecentomila morti per carenze sanitarie.