Set 18, 2021 07:35 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, anche questa settimana continuiamo con la lettura del quarantasettesimo brano del Corano, la sura Mohammad, che è il benedetto nome dell’ultimo Messaggero di Allah. Questa sura è stata dedicata per la maggior parte a offrire una visione comparativa tra i due gruppi dei credenti e i miscredenti dal punto di vista storico, comportamentale, spirituale, individuale e sociale. Risulta evidente da questi versetti che il dovere principale di ogni credente degno di questo nobile attributo è quello di indurre se stesso e gli altri uomini a conoscere Iddio Altissimo e i suoi messaggeri, senza però costringere nessuno ad adottare tale scelta, anche se questo venisse fatto con le migliori delle intenzioni.

E’ altrettanto ovvio che i miscredenti essendo sulla linea di ribellione e oscurità facessero di tutto per spegnere questa straordinaria fonte di luce tanto da rincorrere anche ai mezzi di guerra e di oppressione. Ed ecco come si dà l’inizio a una vera e propria guerra tra il bene e il male, tra il giusto e l’ingiusto, concetto ben spiegato in questa nobile Sura che comprende 38 versetti.

Oggi conosceremo meglio dal versetto 33 al versetto 35 di questa Sura coranica.

 

 

يَا أَيُّهَا الَّذِينَ آمَنُوا أَطِيعُوا اللَّهَ وَأَطِيعُوا الرَّسُولَ وَلا تُبْطِلُوا أَعْمَالَكُمْ

“O credenti! Obbedite ad Allah e obbedite al Messaggero e non vanificate le opere vostre”. (47:33)

 

Amici come ben ricorderete nelle puntate precedenti abbiamo riportato i versetti con cui il Sacro Corano rivolgendosi ai miscredenti e agli ipocriti gli ricordava quale duro castigo potranno subire nel Giorno del Giudizio in quanto hanno cercato di ingannare i fedeli e nella loro ignoranza anche Iddio Altissimo, mentre in realtà loro non facevano altro che rovinare la propria sorte con le loro stesse azioni.

Nei versetti che esamineremo oggi la Parola Divina è rivolta ai credenti, a coloro che hanno fede In Allah l’Altissimo e nel Suo Messaggero, i quali vengono invitati a essere coerenti con se stessi, con il loro Signore e con il Profeta, Pace su di lui. Chi crede veramente nella Rivelazione Divina non può agire secondo la propria volontà, ma deve dimostrare con le sue azioni e decisioni che non obbedisce al proprio ego ma segue attentamente la Parola di Dio e i comandamenti del Suo Messaggero.

Da questo versetto comprendiamo che:

1. Per poter essere un vero credente è seguire rigorosamente la Volontà di Dio altissimo e quella del Suo Ultimo Messaggero, in quanto senza la fede non può essere considerata sincera.

2. Insieme al Sacro Corano vi è un altro elemento che costituisce la beatitudine per ciascun musulmano, la tradizione e la condotta del nobile Profeta Mohammad, sia lodato dal Signore.

3. Le buone azioni da sole non sono sufficienti, bisognerebbe agire con saggezza e astenersi da ogni forma di associazione, vanità e orgoglio.

 

 

Ed ora ascoltiamo il versetto 34 della Sura Mohammad, Pace e Benedizione su di lui e sulla sua famiglia:

 

إِنَّ الَّذِينَ كَفَرُوا وَصَدُّوا عَن سَبِيلِ اللَّهِ ثُمَّ مَاتُوا وَهُمْ كُفَّارٌ فَلَن يَغْفِرَ اللَّهُ لَهُمْ

In verità Allah non perdonerà mai coloro che non credono, distolgono dalla Via di Allah e muoiono nella miscredenza”. (47:34)

In base a questo versetto coranico. Iddio Altissimo è Perdonatore e Misericordioso, ma leggendo questo tratto delle Parole Divine apprendiamo che nonostante l’infinita Clemenza di Dio Onnipotente, vi sono delle azioni e peccati che non verranno mai perdonati dal Signore in quanto vi è una insistenza e perseveranza palese da parte di chi li commette che non lascia alcuno spazio al perdono di Dio.

Da questo versetto impariamo che:

1. Iddio Altissimo ha lasciato aperta a tutti gli uomini, la via del ritorno a Lui e del pentimento, ma quando questi pur essendo consapevoli della loro deviazione, insistono sulla propria miscredenza e disobbedienza, in realtà sono ben consapevoli che non hanno nessuna intenzione di tornare sulla Via del Signore.

2. Il momento cruciale della esistenza di ogni persona è il momento della sua morte. Ciò che conta in realtà è lasciare questo mondo e andare all’altro con la sincera fede nel Signore.

3. Quando la miscredenza è accompagnata con ostilità e insistenza viene definita dal Sacro Corano un elemento pericoloso per l’uomo che perde definitivamente la Misericordiosa del Signore.

 

e a questo punto ascoltiamo il versetto 35 della nobile Sura Mohamad, Pace su di lui:

 

فَلا تَهِنُوا وَتَدْعُوا إِلَى السَّلْمِ وَأَنتُمُ الأَعْلَوْنَ وَاللَّهُ مَعَكُمْ وَلَن يَتِرَكُمْ أَعْمَالَكُمْ

“Non siate dunque deboli e non proponete l’armistizio mentre siete preponderanti. Allah è con voi e non diminuirà [il valore del]le vostre azioni”. (47:35)

Proseguendo sul tema dei due versetti precedenti il Sacro Corano spiega ulteriormente quali caratteristiche fanno sì che una persona che si dichiara credente possa scivolare nell’errore di miscredenza e compromettere seriamente la sua fede e quindi la sua beatitudine in questo e nell’altro mondo.

Scendere a compromessi e dialogare con i nemici ha un senso logico quando lui è veramente intenzionato a rispettare i diritti dell’altra parte e volesse vivere e lasciar vivere in pace se stesso e gli altri. Ma quando si ha continuamente la prova delle intenzioni malvagie e distruttive del nemico, fare pace con tali soggetti vuol dire dichiarare guerra con Dio Onnisciente.

In base ai diversi e numerosi versetti coranici, Iddio Altissimo ordina ai fedeli di seguire la Retta via e resistere di fronte alle difficoltà che si presentano su questo percorso, e se l’uomo seguisse questo ordine Divine sicuramente sarà assistito dal Suo Signore nei migliore dei modi.

Da questo versetto comprendiamo che:

1. Coloro che hanno veramente fede nel Signore, anche se fossero in minoranza numerica e di apparente forza non temono niente in quanto hanno la certezza che la loro via è quella indicata dal Signore e Lui è il Miglior Sostenitore.

2. La vera fede non può essere accompagnata dall’opportunismo e dall’ipocrisia.

3. Nel campo di battaglia, i veri fedeli non si arrendono mai e non cercano a scendere a compromessi con il nemico. Loro sono forti e resistenti sulla Via del Signore ma se gli venisse proposta la pace, la accetterebbero se questa coincide con la Volontà di Dio Altissimo.

4. Coloro che hanno fede e fiducia nel Signore saranno sempre assisti da Lui e non temeranno nulla sul loro giusto e leale percorso.

 

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