Gen 25, 2022 08:02 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, anche questa settimana continuiamo la lettura del cinquantesimo brano del Corano, la Sura Qaf di cui il nome deriva appunto dal primo versetto. Questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e come le altre sure meccane, parla soprattutto di argomenti di base della fede come il Monoteismo, la Profezia e la Resurrezione. Comprende 45 versetti e inizia come, altre 28 sure del Corano con le “lettere separate”, come abbiamo spiegato, un segreto tra Dio ed il profeta.

Oggi conosceremo meglio dal versetto 9 al 15 di questa Sura coranica.

 

Ascoltiamo oea i versetto 9, 10 e 11 della Sura Qaf:

وَنَزَّلْنَا مِنَ السَّمَاء مَاء مُّبَارَكًا فَأَنبَتْنَا بِهِ جَنَّاتٍ وَحَبَّ الْحَصِيد

“Abbiamo fatto scendere dal cielo un’acqua benedetta, per mezzo della quale abbiamo fatto germogliare giardini e il grano delle messi”, (50:9)

 

وَالنَّخْلَ بَاسِقَاتٍ لَّهَا طَلْعٌ نَّضِيدٌ

“e palme slanciate dalle spate sovrapposte”, (50:10)

 

رِزْقًا لِّلْعِبَادِ وَأَحْيَيْنَا بِهِ بَلْدَةً مَّيْتًا كَذَلِكَ الْخُرُوجُ

sostentamento dei [Nostri] servi. Per suo tramite rivivifichiamo una terra che era morta, e in egual maniera [avverrà] la Resurrezione”. (50:11)

 

I versetti che abbiamo appena ascoltato come quelli che abbiamo riportati nel programma precedente, spiegano che la resurrezione è un tema su cui dubitare ci porterebbe lontani dalla scoperta della verità sulla creazione dell’universo. Qui Iddio Altissimo per farci comprendere meglio la vera natura della vita dopo la morte, usa una parabola molto delicato, la primavera. Come sappiamo dopo una lunga stagione di inverno in cui apparentemente la vita delle piante e di molti animali si ferma, torna puntualmente la primavera, dove gli esseri viventi ritrovano una nuova vita. Una vita che non si era mai spenta ma si era solo celato per un periodo di tempo. Il Sacro Corano paragona la rinascita degli uomini dopo essere deceduti alla rinascita della natura dopo il periodo spento e freddo di inverno.

Da questi versetti impariamo che:

1. I fenomeni naturali oltre ad essere indispensabili per la vita e l’equilibrio di tutti gli esseri viventi, per chi volesse comprenderne i significati più elevati è una fonte infinita di meditazione e di illuminazione intellettuale.

2. Ogni creazione di Dio svolge una funzione ben preciso nell’Universo.

3. Tutte le piante, e gli alberi in particolare oltre ad essere molto belli, sono la fonte di vita per moltissimi esseri viventi. Ma gli stessi alberi così pieni di vita ci indicano come dopo igni morte apparente c’è un’altra forma di vita ancora più bella e straordinaria.

 

 

A questo punto ascoltiamo i versetti 12, 13 e 14 della Sura Qaf:

 

كَذَّبَتْ قَبْلَهُمْ قَوْمُ نُوحٍ وَأَصْحَابُ الرَّسِّ وَثَمُودُ

“Prima di loro tacciarono di menzogna [i Nostri segni] il popolo di Noè e quelli di ar-Rass, i Thamùd”. (50:12)

 

وَعَادٌ وَفِرْعَوْنُ وَإِخْوَانُ لُوطٍ

“e gli ‘Ad e Faraone e i fratelli di Lut”. (50:13)

 

وَأَصْحَابُ الأَيْكَةِ وَقَوْمُ تُبَّعٍ كُلٌّ كَذَّبَ الرُّسُلَ فَحَقَّ وَعِيدِ

“e le genti di al-’Aykah e il popolo di Tubba‘: tutti quanti accusarono di menzogna i messaggeri. La Mia minaccia dunque si realizzò”. (50:14)

La lettura di questi tre versetti ci fa rivivere la pressione che il nobile Profeta Mohammad, Pace e Benedizione su di lui, doveva sopportare a causa dell’ostilità e dell’ignoranza dei miscredenti e dei politeisti. Come vediamo in questi versetti, Iddio Misericordoso, fa scendere le Sue Parole al Cuore del Suo Messaggero per consolarlo e rassicurarlo del Suo Immancabile Sostegno e Aiuto, ricordandogli che tale negazione e ostilità non è una difficoltà che si è presentata solo a lui ma tutti i profeti che gli hanno proceduto dai tempi del nobile Profeta Noe, sia lodato dal Signore, sono stati presi di mira dalle trame e dagli inganni dei miscredenti.

Da questi versetti comprendiamo che:

1. Il Signore Onnipotente che ha creato i mondi e gli uomini ha inviato anche i Suoi Messaggeri per guidare gli uomini sulla Retta Via, e l’essere umano non è mai stato abbandonato a se stesso.

2. Molti popoli precedenti all’Islam hanno avuto l’onore e la fortuna di vedere e conoscere i Messaggeri di Dio Altissimo, ma molto stesso gli hanno osteggiati fortemente tanto da meritarsi l’Ira Divina per poi scomparire dalla faccia della terra.

 

E infine ascoltiamo il versetto 15 della Sura Qaf:

 

أَفَعَيِينَا بِالْخَلْقِ الأَوَّلِ بَلْ هُمْ فِي لَبْسٍ مِّنْ خَلْقٍ جَدِيدٍ

“Saremmo forse spossati dalla prima creazione? No, sono invece loro ad essere confusi [a proposito] della nuova creazione”. (50:15)

Da questo versetto come da molti altri viene esaltata una verità sublime e indiscutibile, ovvero che la resurrezione dei corpi è come una nuova creazione. Iddio Onnipotente che ha creato i mondi e l’infine varità di forme di vita, indubbiamente non avrà alcuna difficoltà a far rinascere ancora una volta, anzi meglio di prima, ogni persona che muore. Ed è proprio per questa evidenza e per l’importanza della questione della Resurrezione, che credere al Giorno del Giudizio è uno dei cinque pilastri di Fede islamica.

Da questo versetto comprendiamo che:

1. E’ fuori di ogni logica dubitare nella possibilità della rinascita dopo la morte in quanto coLui che ci ha creato saprà indubbiamente farci rinascere per una seconda volta.

2. Per adottare laTradizione coranica è stato consigliato ai fedeli di usare le frasi che gli suscitasse a riflettere sulla fonte della vita e le ragione della Resurrezione.

3. Coloro che negano il Giorno del Giudizio non hanno nessuna argomentazione solida e fondano tutto sul suscitare il dubbio.

 

Tag