Ayatollah Khamenei, Sicurezza e stabilità nella Regione 9
Da oltre 12 anni , la guida suprema della rivoluzione islamica dell’Iran, l’Ayatollah Seyyed Ali’ Khamenei, con l’inizio dell’anno nuovo, sceglie un titolo per nominarlo con l’obiettivo di unire tutti gli sforzi nazionali per realizzare un preciso obiettivo che a sua volta diventa la priorita’ e la principale meta di tutto l’anno in corso. Nel corso delle varie puntate di questo programma cercheremo di approfondire questo importantissimo tema. vi invitiamo a seguirci!
Amici nelle puntate precedenti abbiamo esaminato il ruolo primario degli Stati Uniti nei conflitti e nelle guerre nel mondo e in particolar modo nell’Asia occidentale. E’ evidente che la questione della sicurezza nazionale di ogni paese viene intesa a due livelli; la sicurezza interna e la sicurezza nazionale sul piano della politica estera. Ed è altrettanto ovvio che questi due aspetti non devono e non possono essere prese in considerazione separatamente, in quanto esiste un legame profondo tra la sicurezza interna e quella internazionale.
Detto ciò torniamo alla nostra regione dove le questioni e gli eventi politici e strategici hanno una rilevanza particolarmente importante non solo nella regione dell'Asia Occidentale ma in tutto il mondo.
L’Asia occidentale in generale e i paesi del Golfo Persico in particolare, hanno delle potenzialità strategiche e geopolitiche fondamentali per gli equilibri di potere nel mondo. Uno di questi fattori è indubbiamente la grande risorsa petrolifera ed energetico di cui dispongono la stra grande maggioranza dei paesi mediorientali.
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Abbiamo detto che le grandi potenzialità e risorse energetiche della nostra Regione, da sempre l’ha resa particolarmente appetibile per i poteri egeminici come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, i quali pur di stabilizzare la propria presenza militare e politica nella regione, hanno pianificato trame di ogni genere. La creazione del terrorismo nella regione, negli ultimi dieci anni ha portato vicino a collasso numerosi paesi come l’Afghanistan, l’Iraq e la Siria, i quali sono stati in balia di conflitti interni e attentati terroristici dove hanno perso la vita milioni di innocenti.
La repubblica Islamica dell’Iran, dall’inizio della sua nascita ad oggi è stato il bersaglio delle trame più afferrate da parte delle varie amministrazioni americane, che miravano la destabilizzazione del nostro Paese e di conseguenza della regione. Ma ad oggi nonostante tutti questi tentativi americani a 360 gradi, la repubblica islamica dell’Iran non solo ha resistito ma è diventata il punto di riferimento per la lotta al terrorismo e per la difesa della sicurezza e della stabilità nella regione. La Guida Suprema iraniana, l’Ayatollah Seyyed Alì Khamenei a questo riguardo ha detto: “Lo sforzo propagandistico degli americani per deviare il corso dei coraggiosi giovani e membri della Resistenza in Iraq, Siria, Libano e altri Paesi, accusandoli di essere dipendenti dall’Iran o da altri centri, è un’offesa a questi giovani coraggiosi e svegli ed è l’esito dell’incapacità degli americani di comprendere correttamente i popoli della regione. Proprio questa comprensione errata ha fatto sì che l’America venisse umiliata in Afghanistan, e dopo quell’ingresso pieno di baccano di 20 anni fa e l’uso di armi, bombe e fuoco dinanzi ad un popolo inerme e senza difese, si sentisse talmente impantanata da dover ritirare le proprie forze e le proprie attrezzature. Certo non è finita, e il popolo cosciente dell’Afghanistan deve stare attento agli strumenti di intelligence ed alle armi della “guerra morbida” degli americani, e opporsi diligentemente ad esse”.
o giunti al termine del nostro programma. Vi invitiamo a seguirci anche nelle prossime puntate, la stessa ora, le stesse frequenze!