Pandemia e la crisi economica negli Stati Uniti - 24
La pandemia ha causato una profonda recessione economica a livello internazionale. In questo programma cercheremo di approfondire - citando le osservazioni degli esperti -, l'impatto che la Pandemia del Coronavirus ha avuto a breve termine sull’economia mondiale e in particolar modo su quella americana.
Sullo sfondo del malcontento degli americani per la situazione economica del Paese, con l'inflazione in aumento, l'approvazione per il presidente democratico Joe Biden ha toccato un nuovo record negativo. Secondo l'ultimo sondaggio commissionato da Abc e Washington Post a Langer Research Associates, il 31% degli intervistati ritiene che il capo della Casa Bianca abbia mantenuto la maggior parte delle promesse fatte in campagna elettorale e il 35% pensa che nel complesso abbia realizzato molto. I risultati del sondaggio contengono non solo un duro giudizio sulla performance del presidente (appena il 39% lo giudica positivamente nella gestione dell'economia, giudicata in cattivo stato dal 70% degli intervistati), ma anche un campanello di allarme per i Dem sulle loro prospettive alle elezioni di midterm del prossimo anno: secondo il sondaggio, se il voto si tenesse oggi, il 51% degli elettori registrati sosterrebbe, nel proprio distretto, il candidato Repubblicano al Congresso, mentre il 41% quello Democratico. Si tratta del maggiore vantaggio mai registrato a favore del Gop nei 110 sondaggi Abc/Washington Post che hanno posto questa domanda dal novembre 1981. La distanza si accorcia se si calcolano gli adulti in generale: il 46% voterebbe per il candidato Gop e il 43% per quello Dem. Mentre la maggior parte degli americani sostiene i piani di spesa e quelli politici di Biden, il 59% teme che il presidente farà troppo per aumentare le dimensioni e il ruolo del governo, un dato in aumento del 6% rispetto alla primavera scorsa.
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Ci viene detto che siamo nel mezzo della peggiore carenza di lavoratori nella storia degli Stati Uniti, ma i numeri che ci vengono forniti dal governo federale suggeriscono che non dovrebbe esserci carenza di lavoratori. Come spiegherò in dettaglio in questo articolo, ci viene detto che ci sono 107 milioni di americani in età lavorativa che non sono impiegati in questo momento. È una cifra sorprendentemente alta. In effetti, è molto, molto più alto del picco che abbiamo raggiunto durante la "Grande Recessione" del 2008 e del 2009. Naturalmente a quei tempi c'erano milioni e milioni di americani disoccupati che erano assolutamente alla disperata ricerca di un lavoro. Oggi è vero il contrario. Ci sono milioni e milioni di posti di lavoro aperti ed i datori di lavoro stanno facendo tutto il possibile per invogliare le persone a venire a lavorare. Hanno aumentato drammaticamente gli stipendi, stanno distribuendo enormi bonus alla firma, si stanno offrendo di pagare per il college e in alcuni casi stanno addirittura rinunciando completamente ai requisiti per i test antidroga. Ma anche se tutto questo sta accadendo, abbiamo ancora 107 milioni di americani in età lavorativa ai margini.
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Di recente sono stati pubblicati alcuni nuovi dati sull'occupazione dal Dipartimento del Lavoro americano. Secondo quei numeri, ci sono più di 100 milioni di americani che sono considerati "non nella forza lavoro" in questo momento...