Feb 16, 2022 07:36 CET

Da oltre 12 anni , la guida suprema della rivoluzione islamica dell’Iran, l’Ayatollah Seyyed Ali’ Khamenei, con l’inizio dell’anno nuovo, sceglie un titolo per nominarlo con l’obiettivo di unire tutti gli sforzi nazionali per realizzare un preciso obiettivo che a sua volta diventa la priorita’ e la principale meta di tutto l’anno in corso. Nel corso delle varie puntate di questo programma cercheremo di approfondire questo importantissimo tema. vi invitiamo a seguirci!

Amici , vi proponiamo un’altra puntata di questo programma che come il tema centrale cercherà di esaminare i diversi elementi indicati dalla Guida suprema della Rivoluzione islamica, l’Ayatollah Khamenei sull’importantissimo tema della sicurezza e stabilità nella Regione dell’Asia occidentale. Restate con noi!

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Amici, proseguendo sul tema principale del nostro programma, oggi tratteremo la questione palestinese in quanto l’ennesima trama americana nell’Asia occidentale.

In seguito alla famosa guerra degli arabi contro l’Israele nel 1967, la regione si è trasformata a una zona inflitta di guerre e di attentati di ogni genere e persino ai diversi falsi accordo di pace tra alcune autorità palestinesi e il regime sionista con la mediazione statiunitense. E’ evidente tutto questo, dalla guerra spietata contro i civili palestinesi a Gaza ai cosiddetti accordi di pace seguivano un unico obiettivo, ovvero rendere definitiva e stabile l’occupazione del regime sionista israeliano nei territori palestinesi e la sua nefasta presenza nella regione mediorientale.

L’ultima trovata americana per ingannare l’opinione pubblica internazionale sul genocidio in corso del popolo palestinese, è stato il famigerato l’accordo del secolo presentato durante l’amministrazione dell’ex presidente americano, Donald Trump.

Gli attori principali di questo diabolico piano israelo- americano sono gli stati Uniti, il regime sionista, l’Arabia Saudita e la Gran Bretagna. L’obiettivo a breve e medio termine di tale stratagemma americana è stato quello di modificare e riscrivere gli equilibri politici e di sicurezza nella regione e indebolire le forze di resistenza all’interno del mondo islamico.

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Abbiamo detto che il cosiddetto accordo del secolo proposto apparentemente dall’ex presidente americano Trump, in realtà era un piano preciso di rendere definitiva una volta per tutte l’occupazione israeliana nella stragrande maggioranza dei territori occupati palestinesi spostando il capitale del regime sionista da Tel Aviv alla città santa di Gerusalemme.

Mohammad Safa Taj, l’esperto della questione palestinese, esaminando gli obiettivi americani del famigerato accordo del secolo così scrive: “ Gli Stati Uniti da diversi anni stanno cercando di legittimare il regime sionista israeliano prima nel mondo arabo per poi farlo accettare dalla grande Ummah islamica. Per realizzare tale obiettivo gli americani hanno cercato di sostituire il concetto della resistenza del popolo palestinese con la loro falsa proposta di pace. L’altro mezzo di pressione usto fortemente dagli americani è quello di imporre sanzioni economiche a medio e lungo termine contro i palestinesi e i paesi sostenitori della causa palestinese”.

La difesa dei diritti del popolo palestinese è stata sempre uno dei principi saldi della Repubblica Islamica dell’Iran e della Guida suprema della Rivoluzione islamica, l’Ayatollah Seyyed Alì Khamenei, il quale recentemente parlando delle questioni e problemi riguardanti l’Asia occidentale ha ribadito: “I popoli della regione hanno mostrato di essere svegli e attenti e di essere diversi da alcuni governi che per far felice l’America, hanno accettato la sua volontà persino su una questione vitale come la Palestina; i governi che flirtano palesemente o di nascosto con il regime occupatore sionista, stanno di fatto rinnegando il diritto del popolo palestinese nella sua patria storica, e ciò significa saccheggiare il patrimonio dei palestinesi. Insomma, non contenti di aver fatto saccheggiare il patrimonio dei propri Paesi, ora fanno saccheggiare il patrimonio del popolo palestinese”.