Pandemia e la crisi economica negli Stati Uniti - 25
La pandemia ha causato una profonda recessione economica a livello internazionale. In questo programma cercheremo di approfondire - citando le osservazioni degli esperti -, l'impatto che la Pandemia del Coronavirus ha avuto a breve termine sull’economia mondiale e in particolar modo su quella americana.
L’indice dei prezzi al consumo (CPI) è il principale indicatore economico utilizzato per monitorare il tasso di inflazione e il costo della vita in un Paese: sulla base di questo indicatore, il tasso annuo di inflazione negli Stati Uniti ha raggiunto il 6,2% nell’ottobre 2021, il dato più alto da oltre tre decenni. I prezzi per i consumatori statunitensi sono dunque aumentati del 6,2% a ottobre rispetto all’anno precedente e sono cresciuti dello 0,9% da settembre, secondo i numeri pubblicati la scorsa settimana dal dipartimento del Lavoro. Motivo? Secondo il centro di ricerche 'Pew research', diversamente da altri periodi inflazionistici strettamente legati al normale ciclo economico, l’aumento dei prezzi è dovuto principalmente alle continue interruzioni nelle catene di approvvigionamento dovute all’emergenza sanitaria, alle turbolenze nei mercati del lavoro e all’aumento della domanda dei consumatori dopo le riaperture. L’aumento del tasso di inflazione negli Usa è il terzo più alto al mondo, dietro solo a Brasile e Turchia.
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Gli elettori americani sono sempre più scontenti di come l’amministrazione Biden sta gestendo l’economia del Paese. Come riporta Usa Today, secondo un recente sondaggio ben il 39% degli elettori riteneva che le politiche dell’amministrazione Biden fossero “molto responsabili” dell’aumento dell’inflazione. Solo il 31% degli elettori approvava la gestione dell’economia da parte di Biden rispetto al 60% che disapprova l’operato dell’amministrazione democratica. Secondo i media americani, la popolarità del presidente Usa è scesa al 42%, il dato più basso da quando Biden è entrato in carico. A pesare nelle opinioni degli intervistati è la situazione economica e l’aumento del tasso di inflazione. L’inflazione è infatti al primo posto delle preoccupazioni degli americani, seguita da salari, carenza di manodopera e costi delle case, disoccupazione e prezzi del gas. Gli americani sono preoccupati per l’economia e il motivo è l’inflazione. Secondo gli esperti, i cattivi dati sull’inflazione e sulla situazione economica potrebbero pesare sulle elezioni di midterm del prossimo anno. Come spiega a Usa Today, Tony Fratto, ex vicesegretario del dipartimento del Tesoro, “a meno che le cose non cambino, non sarò sorpreso di vedere che l’inflazione avrà un impatto nelle elezioni di medio termine del prossimo anno”.
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