Mar 13, 2022 07:42 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, anche questa settimana continuiamo la lettura del cinquantesimo brano del Corano, la Sura Qaf di cui il nome deriva appunto dal primo versetto. Questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e come le altre sure meccane, parla soprattutto di argomenti di base della fede come il Monoteismo, la Profezia e la Resurrezione. Comprende 45 versetti e inizia come, altre 28 sure del Corano con le “lettere separate”, come abbiamo spiegato, un segreto tra Dio ed il profeta.

Oggi conosceremo meglio dal versetto 23 al 30 di questa Sura coranica.

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Ascoltiamo ora i versetti 23, 24, 25 e 26 della Sura Qaf:

وَقَالَ قَرِينُهُ هَٰذَا مَا لَدَيَّ عَتِيدٌ

E dirà il suo compagno: «Ecco quello che ho pronto».” (50:23)

أَلْقِيَا فِي جَهَنَّمَ كُلَّ كَفَّارٍ عَنِيدٍ

O voi due, gettate nell’Inferno ogni miscredente testardo”, (50:24)

مَنَّاعٍ لِلْخَيْرِ مُعْتَدٍ مُرِيبٍ

“nemico del bene, trasgressore e scettico”, (50:25)

الَّذِي جَعَلَ مَعَ اللَّهِ إِلَٰهًا آخَرَ فَأَلْقِيَاهُ فِي الْعَذَابِ الشَّدِيدِ

“che pose, a fianco di Allah, un’altra divinità: gettatelo nell’orrendo castigo”. (50:26)

 

Amici, come ricorderete nella puntata precedente abbiamo riportato i versetti in cui gli si ricordava all’uomo che tutte le sue azioni vengono registrati nei minimi dettagli, tramite due angeli che ci accompagnano durante tutto l’arco della nostra esistenza, compresa nella vita post morte. I versetti che abbiamo appena scoltato Allah Gloria a Lui l’Altissimo ricorda all’uomo che tutti e nessuno escluso, ci presenteremo d’avanti alla Corte Divina dove dovremo rivedremo ciò che abbiamo fatto nel bene e nel male. Le peggiori azioni che saranno morivo del duro castigo, sono quelle commesse con il sentimento di ostilità e di sfida nei confronti di Dio l’Onnisciente. Chi ha fatto del male nel modo consapevole per violare le leggi Divine invitando persino anche gli altri a scegliere la via della miscredenza, in realtà coscentemente ha deciso di sfidare Iddio Altissimo, ed è questa che chiude ogni porta di speranza per lui nel Giorno del Giudizio.

Da questi versetti abbiamo compreso che:

1.   I peccati commessi a causa dell’ignoranza possono essere perdonati dal Signore mentre dichiararsi interiormente e nei fatti, i nemici di Dio e della religione conducono inevitabilmente l’uomo negli abissi da dove sarà difficilissimo se non impossibile ritornare sulla Retta Via,

2.   Al contrario dei fedeli che non perdono le occasioni per compiere le buone azioni, coloro che negano la Verità Sublime, percorrono la via degli abbissi invitando anche gli altri allo smarrimento e al peccatto.

3.   Il castigo Divino è idoneo alle azioni dei peccatori e dipende direttamente della gravità delle loro azioni e intenzioni.

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Ed ora ascoltiamo i versetti 27, 28, 29 e 30 della Sura Qaf:

 

قَالَ قَرِينُهُ رَبَّنَا مَا أَطْغَيْتُهُ وَلَٰكِنْ كَانَ فِي ضَلَالٍ بَعِيدٍ

“Dirà il suo compagno: «Signore, non sono stato io ad incitarlo alla ribellione, già era profondamente traviato». (50:27)

 

قَالَ لَا تَخْتَصِمُوا لَدَيَّ وَقَدْ قَدَّمْتُ إِلَيْكُمْ بِالْوَعِيدِ

“Dirà [Allah]: «Non polemizzate al Mio cospetto: già vi resi nota la minaccia”. (50:28)

 

مَا يُبَدَّلُ الْقَوْلُ لَدَيَّ وَمَا أَنَا بِظَلَّامٍ لِلْعَبِيدِ

“Di fronte a Me la sentenza non cambia, né sono ingiusto verso i Miei servi». (50:29)

 

يَوْمَ نَقُولُ لِجَهَنَّمَ هَلِ امْتَلَأْتِ وَتَقُولُ هَلْ مِنْ مَزِيدٍ

“Il Giorno in cui diremo all’Inferno: «Sei pieno?», esso risponderà: «C’è altro [da aggiungere]?». (50:30)

 

I versetti sopracitati fanno parte di un’insieme dei versetti coranici in cui vediamo trattare esplicitamente il tema dell’inferno e del durissimo Castigo per coloro che hanno insistino nel negare il Signore dei mondi. Il Sacro Corano descrivendo la condizioni pietose dei nemici di Allah l’Altissimo nel Giorno del Giudizio, parla dei cattivi compagni dei miscredenti che gli hanno condotti al male e in fine all’inferno, e a capo di questi diabolici compagni non poteva essere che il satana. Gli uomini che si sono scelti l’inferno eterno trovandosi di fronte alcastigo durissimo che gli spetta, cominciano a discutere e in un certo senso a litigare con i loro capi e le loro guide che durante la loro vita terrestre gli incitavano a ostacolare la via della Verità. Loro cercano di dissolversi incolpando reciprocamente mentre tutto questo non serve, in quanto il Giudizio Divino è basato sulla assoluta Verità dei fatti e delle intenzioni che hanno spinto gli uomini a scegliere gli bissi dell’inferno anzichè la Beatitudine Eterna. Tra queste discussioni quella più accesa e significativa è quella tra l’uomo e il satana, il quale nega di evare qualunque responsabilità nel terribile destino dei miscredenti in quanto dice; io vi ho soltanto invitato a seguirmi e mai costretto a compiere qualche azione diabolica.

Da questi versetti impariamo che:

1.   Nessuno di noi sceglie come e dove nascere, quali siano i suoi genitori o fratelli ma tutti noi scegliamo i nostri amici e compagni, i quali hanno un ruolo fondamentale nel nostro destino.

2.   Nel Giorno del Giudizio nessuno può discolparsi delle sue cattive intenzioni indossando le proprie responsabilità ai suoi compagni o al satana.

3.   Allah, Gloria a Lui l’Altissimo ci ha offerto tutti i mezzi e gli strumenti affinchè potessimo scegliere la via della betitudine e se qualcuno ha scelto la via dello smarrimento è perchè non ha voluto conoscere la Verità.

4.   I peccatori subiranno il castigo Divino per aver commesso ingiustizia prima di tutti nei confronti dei loro stessi, scegliendo il buio dell’ignoranza sulla Luce della Verità. Il Signore dei mondi, è il più Clermente e Misericordioso in assoluto.