May 24, 2022 07:31 CET

La pandemia ha causato una profonda recessione economica a livello internazionale. In questo programma cercheremo di approfondire - citando le osservazioni degli esperti -, l'impatto che la Pandemia del Coronavirus ha avuto a breve termine sull’economia mondiale e in particolar modo su quella americana.

 L'America sta morendo". E' arrivato il momento di salvare il Paese. Cosi' l'ex presidente USA Donald Trump davanti alle migliaia di suoi fan, lo scorso 29 gennaio, a Conroe, in Texas. E il Tycoonc come al solito era un fiume in piena contri i democratici e la sinistra radicale responsabili, a suo avviso, della crisi dell’America ormai «non rispettata più» da nessuno. "Quello che Putin e la Russia stanno facendo con l’Ucraina non sarebbe mai accaduto con me presidente. Sotto il mio sguardo l’America era rispettata, forse più rispettata che mai", ha detto Trump osservando come con la debolezza e l’incompetenza di Biden si rischia una terza guerra mondiale. Criticando la Nato cattiva quasi come la Cina, il tycoon ha condannato l'attuale inquilino della Casa Bianca, Jeo Biden, per voler inviare truppe in Europa per l’Ucraina. "Dovrebbe inviare truppe al confine con il Messico: solo lo scorso anno cinque milioni di persone hanno attraversato il confine illegalmente", ha spiegato sapendo di rivolgersi a un pubblico particolarmente sensibile sull’immigrazione. Il Texas del governatore Greg Abbott, appoggiato incondizionatamente da Trump, si è impegnato a proseguire i lavori per il muro al confine, il progetto tanto voluto ma che l’ex presidente non è riuscito a terminare. "Sotto il mio sguardo l’America era rispettata, forse più rispettata che mai", ha aggiunto Trump davanti ai suoi fan. "Biden ha tradito Israele e ha presieduto alla catastrofe dell’Afghanistan. Con me invece abbiamo costruito la più grande economia al mondo, distrutto il Daesh, riportato le truppe a casa e fronteggiato la Cina", aggiunge Trump. "È disdicevole e una disgrazia quello che è accaduto all’America nell’ultimo anno", ha proseguito tornando a cavalcare il tema delle elezioni rubate e parlando di sistema elettorale «corrotto»: "Siamo un paese del terzo mondo".

 

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Trump ha chiuso il suo intervento di circa 80 minuti guardando avanti. "Nel 2022 metteremo fine alla carriera politica di Nancy Pelosi e riconquisteremo il Congresso. Siamo a nove mesi dalle elezioni di metà mandato e sappiamo di aver bisogno di una vittoria a valanga per impedire ai democratici di rubarci il voto. Nel 2024 ci riprenderemo la Casa Bianca", ha aggiunto prima di lanciare la provocazione finale. "Se dovessi correre alle presidenziali e dovessi vincere, tratteremo in modo giusto e corretto" coloro che hanno partecipato all’assalto al Congresso del 6 gennaio, anche se questo volesse dire «concedere la grazia". Una mossa che per Trump sarebbe una rivincita contro la commissione di inchiesta sull’assalto al Congresso voluta dalla nemica Pelosi e in cui siede l’odiata Liz Cheney.

 

 

 

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