Lug 24, 2016 12:28 CET
  • Come si vive nell’Islam 46

Amici come sicuramente ricorderete nelle puntete precedenti abbiamo parlato dei vari aspetti della vita e delle donne all’interno della famiglia.

Amici come sicuramente ricorderete nelle puntete precedenti abbiamo parlato dei vari aspetti della vita e delle donne all’interno della famiglia. Il ruolo piu’ importante della donna dal punto di vista tradizionale e’ quella della madre che di per se’ e’ stata considerata sacra da tutte le religioni. Subito dopo il parto la madre comincia a nutrire il suo figlio che fino a poco tempo teneva in rembo dandogli tutto il necessario per continuare a vivere.

L’allattamento non è solo un nutrimento materiale ma crea un rapporto di amore e affetto tra madre e bambino che non è sostituibile con nessuna altra cosa. C’è una bella differenza tra un bambino nutrito in modo artificiale tramite un biberon freddo di plastica o vetro, lasciato da solo a finire il latte, con un bambino, preso in braccio dalla propria madre, che sente il calore del corpo e i battito del cuore della madre per tutto il tempo in cui si nutre dall’alimento piu’ nutriente e sano che esista nel mondo.

Solo la madre può creare questo tipo di rapporto con il proprio figlio e dargli gli insegnamenti e le preparazioni giuste per aiutarlo nel suo cammino.

La società moderna invece porta la madre fuori dalla casa, o per esigenze economiche, che comunque sono sempre causate dal tipo di vita tipico del mondo moderno, o con delle illusioni del tipo: “la donna è sprecata solo facendo la madre e deve fare una carriera professionale per sentirsi realizzata e cosi’ via.”.

Così una societa’ moderna, fortemente consumista fa di tutto di allontanare la donna, dal proprio figlio e lo affida a persone estranee per educarlo. Da qui nasce un sistema di istruzione e mantenimento dei bambini da quando sono lattanti fino all’eta’ di scuola.

In una cultura in cui i concetti di anima e di spirito vengono considerati insignificanti, o “favole per bambini e anziani”, l’essere umano viene degradato al livello di un animale, e non credendo alla spiritualità ed a una vita eterna, tutto finisce con la morte, con questa vita terrena.

Quindi il corpo diventa il centro di tutte le attenzioni e non rimane altra meta, altro fine, del cercare di trarre il massimo godimento e piacere carnale, prima che si esauriscano i nostri giorni.

Ma come ben sappiamo, nella visione islamica come in tutte le altre tradizioni religiose, l’anima e lo spirito sono la base inscindibile dell’essere umano e tutto il resto viene fondato per rendere sempre piu’ elevato lo spirito.

Ma tuto cio’ nella prospettiva modernista e anti tradizionale,  non ha valore piche’ non esiste un obiettivo ultraterreno.

In questa ottica materialistica, l’essere umano crede che la vita si esaurisca in alcune decine di anni e deve goderne al massimo.

E la donna, per le caratteristiche che la contraddistinguono, diventa la prima vittima di questa povera e limitante filosofia della vita.

Ed ecco perche’ possiamo ritenere che la donna svestita non è stata spogliata solo dei suoi panni materiali ma anche dai suoi valori etici e spirituali.

La cultura islamica diventa perciò un ostacolo al tentativo di ‘esportare’, ed imporre, questo modello e questa visione nel mondo già applicati in Occidente. Con i suoi valori etici e spirituali l’Islam dona all’essere umano una forte e solida fede in piani superiori alla semplice vita mondana e soprattutto propone un modello pratico per raggiungere la perfezione della vita eterna, per ricongiungersi al Principio Unico.

Essendo la famiglia il centro di ogni società tradizionale, e vista la sacralità e importanza che essa ricopre nell’Islam, le forze della Sovversione hanno puntato la loro attenzione sul ruolo centrale della donna musulmana, e con lo slogan della “libertà” per la donna, la vogliono spogliare di tutti i suoi valori spirituali, etici, culturali e religiosi, privandola della sua vera femminilità e natura.

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