Set 03, 2022 07:35 CET

Amici, anche questa settimana, vi proponiamo un altra puntata del programma dedicato alle parole riportate dal Principe dei Credenti, il nobile Imam Alì, Pace e Benedizione su di lui. Perle di saggezza che dopo i versetti del Sacro Corano e gli Ahadith del Nobile Profeta Mohammad, sia lodato dal Signore, non hanno eguali tra i testi sacri. Ascoltiamo insieme alcune Hikmat, ovvero le frasi breve del Nahjul Balagha.

Amir al-mu'minin, la pace sia su di lui, disse: “il migliore distacco dal mondo è nasconderlo”.

In base a quanto è stato riportato nei testi della storia islamica, nei primi anni dopo la Rivelazione al nobile Profeta Mohammad, Pace e Benedizione su di lui, molti fedeli spinti dal desiderio di percorrere la Via della Beatitudine, avevano adottato dei comportamenti e degli atteggiamenti particolarmente vistosi che indicava il loro grado della rinuncia alla mondanità e il loro misticismo. Tali esibizionismi si poteva manifestare sia nel modo di vestire fortemente trasandato e umile sia nella scelta di una vita monacale. Come ben sappiamo la religione islamica, essendo una religione completa non invita gli uomini ad adottare una vita di rinuncia piena all’aspetto materiale e piacevole della vita, bensì conduce i fedeli a non essere dipendenti interiormente al mondo materiale, in altre parole ciò che per l‘Islam è un valore fondamentale è quello di non essere alla schiavitù dei desideri e delle attrazioni mondane.

******

Abbiamo detto che in diversi tratti, vediamo le parole profonde del nobile Ima Alì dove egli parla della Taqwa, come di un attributo spirituale acquisito attraverso una pratica assidua e costante che, col suo emergere, produce diversi effetti caratteristici, uno dei quali è un’essenziale facilità nell’astenersi dai peccati. Concetto descrittonel Nahjul Balagha come la condizione spirituale da cui origina il dominio del proprio ego. Esso spiega che l’attitudine a cedere al desiderio carnale e materiale, e la conseguente assenza del timore di Dio l’Altissimo, siano l’inizio di un inarrestabile processo di degradazione dell’anima, sfociante in un totale asservimento di essa ai capricci della nafs, o del nostro Io. L’essenza del distacco dal mondo materiale altro non è che l’esercizio della propria volontà spirituale, essa è disciplina interiore e completo dominio di sé. L’esempio dello stesso Imam Ali al riguardo è più chiaro di ogni spiegazione, egli, pur immerso nella realtà e negli infiniti problemi della società del suo tempo, era solito astenersi dai piaceri del mondo materiale; e in una delle sue riflessioni riguardanti il distacco dalle cose mondane disse: “Benedetti sono quelli che hanno rinunciato a questo mondo e aspirano solo alla vita futura“. Il messaggio dell’Imam Ali nel Nahj al-Balagha è chiaro. Il vero distacco è il conseguimento della piena libertà spirituale,

******