Set 07, 2022 10:40 CET

Vi presenteremo un programma dedicato allo slogan di quest’anno, scelto e proclamato dalla Guida Suprema della rivoluzione islamica, Ayatllah seyyed Alì khamanei, la produzione, la ricerca e l’occupazione.

Amici, oggi vi presenteremo un’altra parte di un programma a puntate dedicato allo slogan di quest’anno, scelto e proclamato dalla Guida Suprema della rivoluzione islamica, Ayatllah seyyed Alì khamanei, la produzione, la ricerca e l’occupazione. Restate con noi.MusicaAmici, amici oggi vogliamo dedicare il nostro programma a uno dei settori più importanti dell’industria iraniana, che a sua volta è un derivante dell’industria petrolifera.

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Parleremo della petrolchimica, in quanto uno dei settori fondamentali dell’economia e della questione energetica del nostro Paese.L'industria petrolchimica iraniana nasce nel 1963, l’anno in cui anche il primo complesso industriale per produrre fertilizzanti fu fondato. Nel 1977, considerato l'anno dell'inizio dello sviluppo dell'industria petrolchimica in Iran, diverse furono le zone industriali che divennero operative tra cui, Abadan, Khark, Bandar-e Emam Khomeini, una fase complementare di Shiraz e Ahvaz. Va ricordato che a causa della guerra imposta all’Iran nel 1980, lo sviluppo dell'industria petrolifera iraniana subì un rallentamento che durò fino al 1989. Nel 1989 i prodotti petrolchimici del paese raggiunsero i 2.4 milioni di tonnellate all'anno. Dal 1989 al 1999 l'industria petrolchimica cominciò a ristrutturarsi e rivitalizzarsi.Furono costruiti i complessi petrolchimici di Isfahan, Arak, Khorasan, Urmieh e Tabriz, mentre Bandar-e Emam Khomeyni fu ampliato notevolmente portando a 12 milioni di tonnellate all’anno la produzione del materiale petrolchimica. La quarta fase dello sviluppo dell’industria petrolchimica iraniana, chiamata fase della stabilizzazione e crescita, cominciò nel 1999 e continua tuttora ad ampio raggio.MusicaNel 2019 la Repubblica Islamica dell’Iran ha registrato la produzione di 100 milioni di tonnellate di prodotti petrolchimici all’anno con il programma di raggiungere una produzione di 130 milioni di tonnellate entro 2024.Tale livello di produzione significa che l’industria petrolchimica iraniana nello stesso anno ha portato alla nazione 17 miliardi di dollari all’anno.La capacità produttiva del settore petrolchimico dell’Iran nel 2021 invece ha toccato la soglia delle 120 milioni di tonnellate all’anno.Lo ha dichiarato, Mehdi Sharifi Niknafs, amministratore delegato della compagnia petrolchimica iraniana Pcc precisando che, il 22 per cento della produzione di etilene nel mondo viene fornito da strutture petrolchimiche operanti nell’Asia occidentale.Niknafs ha inoltre sottolineato che l’abbondanza di materie prime a prezzi competitivi sono un vantaggio per l’industria petrolchimica iraniana.Hassan Neshanzade, Ad di Arvand, che possiede una delle più grandi unità di produzione a catena del cloro al mondo ha ricordato: “Il 57% dell’industria del PVC del mondo arriva dall’Asia occidentale ed il 27% di questa fetta riguarda la la Repubblica Islamica dell’Iran”. Neshanzade facendo riferimento alla produzione del prodotti strategici nella società, ha ricordato che negli ultimi anni il prodotto viene esportato pure all’estero.Musicaamici, a questo punto siamo giunto al termine del tempo a nostra disposizione. Vi invitiamo a seguirci anche le prossime settimane. 

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