Set 20, 2022 07:06 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, oggi continuiamo con la lettura e con un semplice commento del cinquantaduesimo brano del Corano, la Sura At-Tur

Il Monte, di cui il nome deriva appunto dal primo versetto,il Sinai, il monte per antonomasia, sul quale il nobile Profeta Mosè, Pace su di lui, ricevette le Tavole della Legge. Questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e come le altre sure meccane, parla soprattutto di argomenti di base della fede come il Monoteismo, la Profezia e la Resurrezione. Comprende 49 versetti e inizia come alcune Sura del Corano con i giuramenti Divini.

Oggi conosceremo meglio dal versetto 22 al 31 di questa nobile Sura.

 

Ascoltiamo ora i versetti 22, 23 e 24 della Sura At-Tur:

وَأَمۡدَدۡنَٰهُم بِفَٰكِهَةٖ وَلَحۡمٖ مِّمَّا يَشۡتَهُونَ

“Provvederemo loro i frutti e le carni che desidereranno”. (52:22)

يَتَنَٰزَعُونَ فِيهَا كَأۡسٗا لَّا لَغۡوٞ فِيهَا وَلَا تَأۡثِيمٞ

“Si scambieranno un calice immune da vanità o peccato”. (52:23)

وَيَطُوفُ عَلَيۡهِمۡ غِلۡمَانٞ لَّهُمۡ كَأَنَّهُمۡ لُؤۡلُؤٞ مَّكۡنُونٞ

“E per servirli circoleranno tra loro giovanetti simili a perle nascoste”. (52:24)

 

Amici come vi ricorderete anche nei versetti riportati nella puntata precedente il Sacro Corano descriveva le meraviglie del Paradiso Eterno e i doni riservati per coloro che vi si trovano. I versetti che appena abbiamo ascoltato continuano a spiegarci con quale grazia e rispetto vengono trattati i servi devote al Signore. Loro si trovano nella Betitudine e non dicono e non sentono nulla al di fuori della Parole Soave del Signore, cio’ di cui si cibano e bevono e’ puro per eccellenza, non vi e’ alcuna mancanza di Nessun tipo  e nessuno disturba l’altro.

Da questi versetti comprendiamo che:

1. Color oche in questo mondo si astengono dale impurita’ e dai peccati nella vita eterna saranno ricompensati dal Loro Signore nel miglior modo possible.

2. I cibi e le bevande del Paradiso Eterno non assomigliano a cio’ che mengiamo e beviamo in questo mondo, in quanto sono puri e privi di qualsiasi danno.

 

Ed ora ascoltiamo I versetti 25, 26, 27 e 28 della Sura At Tour:

وَأَقۡبَلَ بَعۡضُهُمۡ عَلَىٰ بَعۡضٖ يَتَسَآءَلُونَ

“Si andranno vicendevolmente incontro, interpellandosi”. (52:25)

قَالُوٓاْ إِنَّا كُنَّا قَبۡلُ فِيٓ أَهۡلِنَا مُشۡفِقِينَ

“Diranno: «Vivevamo tra la nostra gente nel timore [di Allah]”. (52:26)

فَمَنَّ ٱللَّهُ عَلَيۡنَا وَوَقَىٰنَا عَذَابَ ٱلسَّمُومِ

“ma Allah ci ha favorito e ci ha protetti dal castigo del Soffio Infuocato”. (52:27)

إِنَّا كُنَّا مِن قَبۡلُ نَدۡعُوهُۖ إِنَّهُۥ هُوَ ٱلۡبَرُّ ٱلرَّحِيمُ

“Già noi Lo invocavamo. Egli è veramente il Caritatevole, il Misericordioso». (52:28)

Nei versetti che appena abbiamo ascoltato e’ stata riportata la conversazione degli abaitantanti del Paradiso durante la quale raccontano la storia della propria vita e del come sis ono comportati per meritare una tale straordinaria beatitudine eterna.

Le loro parole confermano che per meritarsi una buona fne dopo la morte e’ inevitabile condurre una vita fondata sui principi morali ed etici sani e Giusti, comportarsi bene con gli altri e non mancare nelle proprie responsabilita’ familiari e sociali.

Da questi versetti impariamo che:

1. Il paradiso come l’inferno vengono costruiti da noi stessi e dale nostre azioni.

Avere cura delle relazioni familiari e sociali e’ un valore fondamentale negli insegnamenti coranici.

3. Il Paradiso Eterno e’ la manifestazione piena della Misericordia e della Generosita’ Divina.

 

E infine ascoltiamo I versetti 29, 30 e 31 della nobile Sura At Tour:

فَذَكِّرۡ فَمَآ أَنتَ بِنِعۡمَتِ رَبِّكَ بِكَاهِنٖ وَلَا مَجۡنُونٍ

“Ammonisci dunque, poiché per grazia del tuo Signore non sei né un indovino né un folle”. (52:29)

أَمۡ يَقُولُونَ شَاعِرٞ نَّتَرَبَّصُ بِهِۦ رَيۡبَ ٱلۡمَنُونِ

“Diranno: «È un poeta, aspettiamo che subisca qualche vicissitudine mortale». (52:30)

قُلۡ تَرَبَّصُواْ فَإِنِّي مَعَكُم مِّنَ ٱلۡمُتَرَبِّصِينَ

“Di’: «Aspettate, ché anch’io aspetterò con voi». (52:31)

Dopo aver descritto le condizioni soave degli abitanti del Paradiso Eterno e delle loro conversazioni, Iddio Alttissimo invita il Suo Inviato Mohammad, Pace e Benedizione su di lui, di ricordare agli uomini del Giorno del Giudizio Universale dove ogni uomo inevitabilmente dovra’ affrontare le proprie azioni ed intenzioni.

E infine Allah, Gloria a Lui l’Altissimo tranquillizza il Suo Inviato ricordandogli che I nemici di Dio non avranno mai la vittoria sulla Volonta’ Divina nonostante continuassero con I loro atteggiamenti e parole ostili dinnanzi ai versetti coranici.

Da questi versetti comprendiamo che:

I nemici dei Profeti e della Parola di Dio, da sempre cercano invano di spegnere la Luce di Dio con i loro debole soffio e con la loro ignoranza, ma la Volonta’ di Dio l’Onnipotente prevarra’ su tutte le ostilita’ e sul buio dell’ignoranza.