Il Sentiero della Luce 965
Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.
Amici, oggi cominciamo la lettura e un semplice commento del cinquantatresimo brano del Corano, la Sura An Najm
la stella, di cui il nome deriva appunto dal primo versetto. Questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e come le altre sure meccane, parla soprattutto di argomenti di base della fede come il Monoteismo, la Profezia e la Resurrezione. Comprende 62 versetti e inizia come alcune Sura del Corano con i giuramenti Divini.
Oggi conosceremo meglio i primi versetti di questa Sura coranica ovvero dal versetto 1 al 18.
Ascoltiamo ora i versetti 1, 2, 3 e 4 della Sura An Najm:
بسم الله الرحمن الرحيم
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
وَٱلنَّجْمِ إِذَا هَوَىٰ
“Per la stella quando tramonta”. (53:1)
مَا ضَلَّ صَاحِبُكُمْ وَمَا غَوَىٰ
“Il vostro compagno non è traviato, non è in errore”; (53:2)
وَمَا يَنطِقُ عَنِ ٱلْهَوَىٰٓ
“e neppure parla d’impulso”: (53:3)
إِنْ هُوَ إِلَّا وَحْىٌۭ يُوحَىٰ
“non è che una Rivelazione ispirata”. (53:4)
Come abbiamo detto prima, anche questa Sura segue una tradizione coranica secondo cui alcuni brani iniziano con i giuramenti Divini. Nei versetti che appena ascoltato Iddio l’Altissimo giura sulla stella che uno dei fenomeni più straordinari della Creazione e della Galassia. Subito dopo questo giuramento importantissimo, i primi versetti della Sura An Najm rivolgendosi ai miscredenti della Mecca gli rimprovera per negare la Profezia di Mohammad, il nobile Inviato di Allah, nonostante lo conoscessero per la sua assoluta sincerità e onestà, da 40 lunghissimi anni, e se lui a una certo punto della sua vita dichiara di essere stato scelto dal Signore per guidare le genti alla Retta Via e alla Beatitudine, non lo fa per l’ambizione o per altri motivi mondani, bensì sta seguendo la sua Missione Divina per salvare tutti gli uomini dallo smarrimento e dalla perdizione.
Da questi versetti impariamo che:
1. La maggior parte dei profeti è nata e cresciuta tra i popoli deviati e ignoranti, ma nonostante ciò non si sono mai lasciati influenzare dall’ambiente in cui vivevano.
2. Coloro che decidono di ostacolare o ignorare la Verità si nascondono dietro delle scuse assurde e infondate.
3. le parole del Profeta Mohammad erano il riflesso della Rivelazione a Lui mandata e non fondate sulle circostanze sociali e culturali del suo tempo.
Ed ora ascoltiamo i versetti 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11 e 12 della Sura An Najm:
عَلَّمَهُۥ شَدِيدُ ٱلْقُوَىٰ
“Gliel’ha insegnata un fortissimo”, (53:5)
ذُو مِرَّةٍۢ فَٱسْتَوَىٰ
“di saggezza dotato, che compostamente comparve”: (53:6)
وَهُوَ بِٱلْأُفُقِ ٱلْأَعْلَىٰ
“[si trovava] all’orizzonte più elevato”, (53:7)
ثُمَّ دَنَا فَتَدَلَّىٰ
“poi s’avvicinò scendendo ancora più in basso”, (53:8)
فَكَانَ قَابَ قَوْسَيْنِ أَوْ أَدْنَىٰ
“[finché] fu alla distanza di due archi o meno”. (53:9)
فَأَوْحَىٰٓ إِلَىٰ عَبْدِهِۦ مَآ أَوْحَىٰ
“Rivelò al Suo servo quello che rivelò”. (53:10)
مَا كَذَبَ ٱلْفُؤَادُ مَا رَأَىٰٓ
“Il cuore non mentì su quel che vide”. (53:11)
أَفَتُمَـٰرُونَهُۥ عَلَىٰ مَا يَرَىٰ
“Vorreste dunque polemizzare su quel che vide”? (53:12)
I versetti precedenti, ovvero i primi 5 versetti di questa nobile Sura descrivono la scelta del Profeta Mohammad da parte del Signore, l’Altissimo e il suo rapporto con la gente, mentre i versetti che appena abbiamo ascoltato sono una descrizione coranica della discesa della Rivelazione Divina e la modalità e alcuni aspetti caratteristici del rapporto tra Allah, Gloria a Lui l’Altissimo e il suo Messaggero Mohammad, Pace e Benedizione su di lui e sulla sua Purissima famiglia.
La figura Celeste che fa da tramite tra il Signore e il Suo Messaggero è L’arcangelo, Jibrail a cui in questa Sura viene dato il pronome Fortissimo. questo pronome come abbiamo detto si riferisce al Nobile Gabriele (pace su di lui). Il Profeta Muḥammad (pace e benedizioni su di lui) lo vide due volte, nel corso della prima rivelazione e poi durante la sua Ascensione al cielo come si può dedurre dagli stessi versetti coranici.
Da questi versetti possiamo comprendere che:
1. Come ogni forma sapienziale, anche la Conoscenza della Verità sublime ha bisogno di un maestro, che in questo caso il Maestro più elevato non può essere altra persona che il Profeta Mohammad, sia lodato dal Signore.
2. Ogni uomo o donna che avesse l’intenzione vera e sincera do comprendere il contenuto della Rivelazione Divina dovrà prima di ogni altra cosa rimettersi alla Volontà del Signore e poi seguire attentamente e rigorosamente gli insegnamenti del Suo Messaggero Mohammad, Pace su di lui.
E infine ascoltiamo i versetti 13, 14, 15, 16, 17 e 18 della Sura An Najm, La Stella:
وَلَقَدْ رَءَاهُ نَزْلَةً أُخْرَىٰ
“E invero lo vide in un’altra discesa”, (53:13)
عِندَ سِدْرَةِ ٱلْمُنتَهَىٰ
“vicino al Loto del limite”, (53:14)
عِندَهَا جَنَّةُ ٱلْمَأْوَىٰٓ
“presso il quale c’è il Giardino di Ma’wa”, (53: 15)
إِذْ يَغْشَى ٱلسِّدْرَةَ مَا يَغْشَىٰ
“nel momento in cui il Loto era coperto da quel che lo copriva”. (53:16)
مَا زَاغَ ٱلْبَصَرُ وَمَا طَغَىٰ
“Non distolse lo sguardo e non andò oltre”. (53:17)
لَقَدْ رَأَىٰ مِنْ ءَايَـٰتِ رَبِّهِ ٱلْكُبْرَىٰٓ
“Vide davvero i segni più grandi del suo Signore”. (53:18)
Proseguendo i versetti precedenti, anche qui il Sacro Corano descrive alcuni aspetti molto elevati della notte di Miraj, la Discesa del Profeta, Pace su di Lui, ai Paradisi eterni dove vide e compresi molti segreti e misteri dei cieli , misteri riservati solo a pochi profeti, quali Ibrahim e in modo più ravvicinato il Nobile Profeta Mohammad, Pace e Benedizione su di loro.
Da questi versetti impariamo che:
1. I profeti hanno osservato la Gloria Divina sia con il Cuore, ovvero l’Intelletto sia con gli occhi normali.
2. Oltre al Paradiso Eterno dove avranno la dimora, i giusti e i servi di Allah, esiste anche un Paradiso nel purgatorio dove le persone con delle buone azioni e intenzioni attenderanno il grande evento di Resurrezione, giorno in cui tutti gli uomini, da cominciare al nobile Adamo fino all’ultimo degli uomini saranno giudicati nella Corte Divina.