Il Sentiero della Luce 968
Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.
Amici, anche oggi continuiamo la lettura e un semplice commento del cinquantatresimo brano del Corano, la Sura An Najm
la stella, di cui il nome deriva appunto dal primo versetto. Questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e come le altre sure meccane, parla soprattutto di argomenti di base della fede come il Monoteismo, la Profezia e la Resurrezione. Comprende 62 versetti e inizia come alcune Sura del Corano con i giuramenti Divini.
Oggi conosceremo meglio i primi versetti di questa Sura coranica ovvero dal versetto 43 al 62.
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Ascoltiamo ora i versetti 43 e 49 della Sura An Najm:
وَأَنَّهُۥ هُوَ أَضْحَكَ وَأَبْكَىٰ
“e che Egli è Colui Che fa ridere e fa piangere”, (53:43)
وَأَنَّهُۥ هُوَ أَمَاتَ وَأَحْيَا
“e che Egli è Colui Che dà la vita e dà la morte”, (53:44)
وَأَنَّهُۥ خَلَقَ ٱلزَّوْجَيْنِ ٱلذَّكَرَ وَٱلْأُنثَىٰ
“ e che Egli è Colui Che ha creato i due generi, il maschio e la femmina”, (53:45)
مِن نُّطْفَةٍ إِذَا تُمْنَىٰ
“da una goccia di sperma quand’è eiaculata”, (53:46)
وَأَنَّ عَلَيْهِ ٱلنَّشْأَةَ ٱلْأُخْرَىٰ
“e che a Lui incombe l’altra creazione”, (53:47)
وَأَنَّهُۥ هُوَ أَغْنَىٰ وَأَقْنَىٰ
“e che invero è Lui Che arricchisce e provvede”, (53:48)
وَأَنَّهُۥ هُوَ رَبُّ ٱلشِّعْرَىٰ
“ e che è Lui il Signore di Sirio”, (53:49)
Amici, come vi ricorderete, nella puntata precedente abbiamo accennato all’attributo Divino di essere Onnisciente e Onnipresente. Non vi è un evento che abbia luogo al di fuori del regno di Dio e non vi è luogo in cui non regni la Sua Volontà. Nei versetti che abbiamo appena ascoltato Il Sacro Corano riporta degli esempi concreti di questa Verità Sublime, la vita e la morte, il pianto e la gioia, come la sorte di ogni singolo uomo stanno nelle Mani di Allah, Gloria a Lui l’Altissimo, coLui che richiamerà al Suo Giudizio Universale, ogni anima che abbia vissuto sulla terra.
Da questi versetti abbiamo imparato che:
1. L‘inizio e la fine di ogni essere è presso Allah. La Sua Volontà è la Fonte di ogni evento, che esso sia apparentemente lieto o trieste ed è Lui il Supremo che dona la vita e pone fine ai nostri giorni sulla terra.
2. Ogni cosa che le persone acquisiscono, in realtà non le appartiene ma in realtà è solo una possibilità che ci è stata donata dal Signore per agire bene nei confronti del prossimo e per camminare sulla Via della Conoscenza.
ed ora ascoltiamo i versetti 50, 51, 52, 53, 54 e 55 della nobile Sura An Najm:
وَأَنَّهُۥٓ أَهْلَكَ عَادًا ٱلْأُولَىٰ
“e che Lui annientò gli antichi ‘Àd”, (53:50)
وَثَمُودَا۟ فَمَآ أَبْقَىٰ
“e i Thamùd, sì che non ne rimase nessuno”, (53:51)
وَقَوْمَ نُوحٍۢ مِّن قَبْلُ ۖ إِنَّهُمْ كَانُوا۟ هُمْ أَظْلَمَ وَأَطْغَىٰ
“come già [accadde] alla gente di Noè, che era ancora più ingiusta e più ribelle”, (53:52)
وَٱلْمُؤْتَفِكَةَ أَهْوَىٰ
“e come già annientò le [città] sovvertite”: (53:53)
فَغَشَّىٰهَا مَا غَشَّىٰ
“e fece sì che le ricoprisse quel che le ricoprì”! (53:54)
فَبِأَىِّ ءَالَآءِ رَبِّكَ تَتَمَارَىٰ
Quale dunque dei favori del tuo Signore vorrai mettere in dubbio”? (53:55)
La storia dell’umanità riporta diversi esempi dell’annientamento di un intero popolo o razza a causa delle catastrofe naturali come l’alluvione, la tempesta, le carestie o eventi del genere. Qui vediamo che Iddio Altissimo invita a studiare la storia e la sorte dei popoli passati da cui capire quale triste sorte e quale dura lezione potrebbe portare intere popolazione alla distruzione e all’annientamento definitivo. Dopo averci ricordato alcune eventi drammatici della storia umana, il Sacro Corano ammonisce tutti gli uomini dall’Ira Divina e da Giudizio Universale dove tutte nostre azioni e intenzioni verranno messo sulla bilancia della Giusizia Divina.
Da questi versetti comprendiamo che:
1. Studiare la storia è uno dei modi più sicuri per farci comprendere il significato della Giustizia Divina.
2. Il castigo di Dio, non riguarda solo il Giorno del Giudizio, ma molto spesso gli uomini saranno costretti a subire la dura conseguenza delle proprio azioni anche durante la loro vita terrestre.
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E infine ascoltiamo i versetti finali della Sura An Najm ovvero i versetti 56, 57, 58, 59, 60, 61 e 62:
هَـٰذَا نَذِيرٌۭ مِّنَ ٱلنُّذُرِ ٱلْأُولَىٰٓ
“ Questo è un Monito tra gli antichi moniti”, (53:56)
أَزِفَتِ ٱلْـَٔازِفَةُ
“L’Imminente s’avvicina”, (53:57)
لَيْسَ لَهَا مِن دُونِ ٱللَّهِ كَاشِفَةٌ
“nessuno, all’infuori di Allah, può svelarla”, (53:58)
أَفَمِنْ هَـٰذَا ٱلْحَدِيثِ تَعْجَبُونَ
“Ma come, vi stupite di questo discorso”? (53:59)
وَتَضْحَكُونَ وَلَا تَبْكُونَ
“Ne riderete invece che piangerne o”, (53:60)
وَأَنتُمْ سَـٰمِدُونَ
“rimarrete indifferenti”? (53:61)
فَٱسْجُدُوا۟ لِلَّهِ وَٱعْبُدُوا۟
“Dunque prosternatevi davanti ad Allah e adorate”! (53:62)
Nei versetti che abbiamo ascoltato la Sura An Najm termina con un tono imperativo e ammonitivo del Signore dei mondi, dove l’uomo viene invitato a tenersi lontano da ogni forma di ribellione e di orgoglio dinnanzi al Suo Creatore e nei confronti dei Messaggeri di Dio l’Altissimo.
Il ripetuto e costante ricordo della morte, che è il destino indiscusso di ogni essere vivente, della Resurrezione e del Giorno del Giudizio dove ogni piccola o grande azione e intenzione vengono misurati, premiati o castigati dal Signore sono i temi centrali della intera Sura e in particolar modo della sua parte finale.
L’ultima frase di questa Sura fa parte di quei versetti che ordinano all’uomo di prosternarsi umilmente dinnanzi al Signore abbandonando tutte le forme di associazione e di miscredenza, interiore ed esteriore.
Da questi versetti impariamo che:
1. Dobbiamo ricordarci costantemente del Giorno del Giudizio.
2. Se cerchiamo la vera salvezza, non ci resta altro che riempire il nostro bagaglio di vita dalle buone e nobili azioni aiutando i bisognosi e tenendoci lontani dai peccati.
3. La prosternazione dinnanzi al Signore è il modo perfetto di rimettersi alla Volontà Divina.