Nov 12, 2022 08:09 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, anche oggi continuiamo la lettura e un semplice commento del cinquantaquattresimo brano del Corano, la Sura Al Qamar

la Luna, di cui il nome deriva appunto dal primo versetto. Questa sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e come le altre sure meccane, parla soprattutto di argomenti di base della fede come il Monoteismo, la Profezia e la Resurrezione, le ostilità dei miscredenti e la orribile sorte che gli aspetterà nel Giorno del Giudizio. Comprende 55 versetti.

Oggi conosceremo meglio i primi versetti di questa Sura coranica ovvero dal versetto 1 all’8.

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Ascoltiamo ora i versetti 1, 2 e 3 della Sura Al Qamar:

بسم الله الرحمن الرحيم

In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.“

اقْتَرَبَتِ السَّاعَةُ وَانشَقَّ الْقَمَرُ

“L’Ora si avvicina e la luna si spacca”. (54:1)

وَإِن يَرَوْا آيَةً يُعْرِضُوا وَيَقُولُوا سِحْرٌ مُّسْتَمِرٌّ

“Se vedono un segno, si sottraggono e dicono: «È una magia continua”! (54:2)

وَكَذَّبُوا وَاتَّبَعُوا أَهْوَاءهُمْ وَكُلُّ أَمْرٍ مُّسْتَقِرٌّ

“Tacciano di menzogna e seguono le loro passioni, ma ogni Decreto è prefissato”. (54:3)

 

Secondo alcuni commentatori il primo versetto di questa nobile Sura accenna ad un fatto miracoloso che avvenne alla Mecca prima dell’Egira. Come nel caso dei Profeti precedenti a Lui, anche l’ultimo Messaggero di Dio, Mohammad, Pace e Benedizione su di lui, si trovò a combattere con l’ostilità e con l’ignoranza dei miscredenti i quali come la prima reazione all’invito dei profeti gli chiedevano eventi straordinari che potessero modificare la legge naturale dei fenomeni. Nei versetti che appena abbiamo ascoltato vediamo che per sostenere il Suo Inviato, Allah, gloria a Lui l’Altissimo, fece sì che la luna apparisse spaccata in due parti distinte e lontane tra loro. Il fatto fu constatato anche da molti beduini che vivevano lontani dalla città, ma i miscredenti preferirono far credere alla gente che si trattasse di una magia. Altri esegeti ritengono che il brano alluda ad uno dei segni annunciatori della fine dei tempi.

Da questi versetti impariamo che:

1. La Risurrezione è un evento certo che la sua avvenuta è sempre molto più vicino di quanto noi potessimo immaginare.

2. Oltre al suo straordinario miracolo, il Sacro Corano, il Profeta Mohammad, Pace su di lui, fù sostenuto dal Iddo Altissimo con altri miracoli tra cui lo spaccarsi in due parti uguali della luna.

3. Le persone ostili sono accecate dai loro interessi come accadde con i miscredenti che vedendo la luna spaccata in due parti, anziché inchinarsi dinnanzi alla Gloria del Signore, dissero che tutto ciò non era altro che una forma di magia.

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ed ora ascoltiamo i versetti 4 e 5 della Sura Al Qamar, la Luna:

وَلَقَدْ جَاءَهُم مِّنَ الأَنبَاء مَا فِيهِ مُزْدَجَرٌ

“Certamente sono giunte a loro storie che dovrebbero dissuaderli [dal male]”, (54:4)

حِكْمَةٌ بَالِغَةٌ فَمَا تُغْنِ النُّذُرُ

“consolidata Conoscenza. Ma gli avvertimenti non giovano [loro]”. (54:5)

Proseguendo sul tema dell’ostilità cieca dei miscredenti, Il Sacro Corano ricorda ai fedeli che l’atteggiamento scontroso e irrazionale dei miscredenti non aveva l’origine nell’ignoranza, bensì si trattava di una forma di prepotenza e ribellione di fronte al Signore il Supremo. Loro conoscevano benissimo la sorte dei popoli del passato che a causa della loro ostilità erano stati annientati dall’Ira Divina.

Da questi versetti comprendiamo che:

1. Studiare la storia dell’umanità e approfondire la storia dei popoli precedenti aiuta l’uomo a conoscere la sorte delle popolazioni precedenti e non ripetere i loro errori.

2. Tutti i messaggi del Sacro Corano sono fondati sulla elevatissima Conoscenza e logica e molto spesso non è facile per le persone comuni comprenderli nella profondità.

3. I profeti hanno seguito la loro Missione Divina per far conoscere la Verità all’umanità, ma ciò non significa che loro abbiano imposto qualcosa alla gente.

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E in fine ascoltiamo i versetti 6, 7 e 8 della Sura Al Qamar:

فَتَوَلَّ عَنْهُمْ يَوْمَ يَدْعُ الدَّاعِ إِلَى شَيْءٍ نُّكُرٍ

“Distogliti da loro [o Muḥammad]. Il Giorno in cui l’Araldo [2] chiamerà a qualcosa di orribile”, (54:6)

خُشَّعًا أَبْصَارُهُمْ يَخْرُجُونَ مِنَ الأَجْدَاثِ كَأَنَّهُمْ جَرَادٌ مُّنتَشِرٌ

“usciranno dalle tombe con gli occhi bassi, come locuste disperse”, (54:7)

مُّهْطِعِينَ إِلَى الدَّاعِ يَقُولُ الْكَافِرُونَ هَذَا يَوْمٌ عَسِرٌ

“ e si precipiteranno impauriti verso l’Araldo”. (54:8)

Nei versetti che abbiamo ascoltato viene nominato uno degli angeli più importanti della Corte Divina, l’Araldo, İsrafil che comunemente viene chiamato anche con il nome Raffaele, che è l’Angelo dell’Apocalisse il quale soffierà nel corno per chiamare i morti fuori dalle tombe e per condurli al luogo del Giudizio.

Il Sacro Corano in più occasioni invita il Suo Inviato Mohamad, sia lodato dal Signore, di abbandonare i miscredenti nella loro ignoranza e bassezza invitando invece coloro che hanno il cuore puro pronto per ricevere la Lume del Signore. In questo versetto come negli altri l’Evento della Resurrezione viene descritto come un evento totalmente sconosciuto all’essere umano in quanto nessun uomo ha mai avuto l’occasione di conoscerlo personalmente.

Da questi versetti possiamo dedurre che:

1. Quando si cerca di spiegare le tematiche coraniche e religiose in generale, non bisognerebbe mai supplicare nessuno di portare fede in Dio Altissimo e nei Suoi Messaggeri.

2. Gli eventi del Giorno del Giudizio saranno talmente spaventosi e lontani dalla immaginazione dell’Uomo che coloro che hanno sempre negato la Resurrezione si troveranno in una profonda paura mai provata fino a quel momento.

3. La Resurrezione ha due aspetti, quello prevalente che è l’aspetto spirituale e l’altro fisico e materiale dove ogni persona ha anche una forma corporea.