Mar 18, 2023 11:30 CET

Amici, anche questa settimana, vi proponiamo un altra puntata del programma dedicato alle parole riportate dal Principe dei Credenti, il nobile Imam Alì, Pace e Benedizione su di lui.

Amir al-mu'minin, la pace sia su di lui, disse a suo figlio Imam al Hasan:”O figlio mio, ricordati da me quattro consigli e altre quattro. Nulla potrà mai recarti alcun danno se li mettesi in pratica: La più ricca delle ricchezze è l'intelligenza; La più grande miseria è l’ignoranza; La natura più temibile è la vanità e la migliore realizzazione è la bontà del carattere”. Ed è proprio il buon carattere o il Hosne Kholq il tema centrale della puntata di questa settimana. Come sappiamo nellì’Islam la dimensione etica è fondamentale nella vita dei musulmani.

È opinione diffusa che l’Islam sia religione normativa per eccellenza. È vero infatti che l’Islam stabilisce con precisione ciò che è lecito e ciò che non lo è. Tuttavia, la dimensione giurisprudenziale, accentuata dall’enorme quantità di fatwe emesse dalle autorità islamiche contemporanee, non può essere separata dalla dimensione etica. Del ruolo centrale dell’etica, in arabo akhlaq, letteralmente “caratteri”, termine che rimanda all’atto divino della creazione, erano ben consapevoli i gnostici i prim e i teologi e i commentatori del Sacro Corano. Lo storico persiano Esfahani, vissuto circa 400 anni dopo il Profeta dell’Islam, nella sua bellissima descrizione dei santi riportava uno dei numerosi detti profetici che esortano il fedele alla bontà: «Dovete avere un buon carattere, chi di voi ha il carattere migliore è il migliore di voi nella religione».

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L’etica ha infatti toccato la sensibilità di molti dei più rinomati intellettuali dei primi secoli dell’Islam, che hanno redatto manuali di buona condotta. La pazienza, la gratitudine, l’assennatezza, la misericordia, l’ospitalità, il silenzio, la modestia, il pentimento, la tolleranza e la pace, la gentilezza e la cura degli animali: sono queste le principali virtù del buon musulmano. La pazienza spicca sopra tutte le altre qualità come il Sacro Corano esorta incessantemente l’uomo a essere paziente, perché “Dio ama i pazienti”, Sura Al Imran versetto 146, “concede loro il suo perdono”, Sura Hud versetto 11 e “li guida alla vittoria”, come ricorda la sura Al Baqara versetti 249- 250, riprendendo la storia biblica di Davide e Golia. La pazienza inoltre è la caratteristica dei Profeti e dei purissimi Imam, siano lodati dal Signore. Tra le qualità nobili non poteva ovviamente mancare l’ospitalità, uno dei massimi valori del musulmano. Nella tradizione islamica il nobile Abramo, Pace su di lui, il padre del monoteismo, è stato il primo a dare ospitalità a chi ne aveva bisogno. Il buon musulmano si astiene inoltre dall’egocentrismo e dalla vanità preferendo la modestia a ciò che è fonte di vergogna.

 

 

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