Lug 12, 2023 06:49 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, anche oggi continueremo la lettura e un semplice commento del cinquantaseiesimo brano del Corano, la Sura Al Waqi’a,

l’Evento, di cui il nome deriva appunto dal primo versetto. Stando alle fonti islamiche questa nobile Sura è stata comunicata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Mecca e come molte altre sure coraniche, parla soprattutto di argomenti di base della fede come la Resurrezione, le condizioni degli uomini nella Vita Eterna e l’orribile sorte che gli aspetterà nel Giorno del Giudizio a coloro che con ostilità hanno negato la fede. Comprende 96 versetti in cui il tema principale è la buona o cattiva sorte degli uomini che nella loro vita terrestre hanno deciso di seguire la via della Fede o la ribellione al loro Signore.

Oggi conosceremo meglio dal versetto 57 al 74 di questa nobile Sura coranica.

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Ora ascoltiamo i versetti 57, 58, 59, 60, 61 e 62 della Sura Al Waqi’a, l’Evento:

 

نَحْنُ خَلَقْنَاکُمْ فَلَوْلَا تُصَدِّقُونَ

“Siamo Noi che vi abbiamo creato. Perché non prestate fede”? (56:57)

 

أَفَرَأَیْتُمْ مَا تُمْنُونَ

“Non riflettete su quello che eiaculate”: (56:58)

 

أَأَنْتُمْ تَخْلُقُونَهُ أَمْ نَحْنُ الْخَالِقُونَ

“siete forse voi a crearlo o siamo Noi il Creatore”? (56:59)

 

نَحْنُ قَدَّرْنَا بَیْنَکُمُ الْمَوْتَ وَمَا نَحْنُ بِمَسْبُوقِینَ

“Abbiamo decretato per voi la morte e non potremo essere sopravanzati”. (56:60)

 

عَلَى أَنْ نُبَدِّلَ أَمْثَالَکُمْ وَنُنْشِئَکُمْ فِی مَا لَا تَعْلَمُونَ

“nel sostituirvi con altri simili a voi e nel farvi rinascere [in forme] che ancora non conoscete”. (56:61)

 

وَلَقَدْ عَلِمْتُمُ النَّشْأَةَ الْأُولَى فَلَوْلَا تَذَکَّرُونَ

“Già conoscete la prima creazione! Perché non ve ne ricordate”? (56:62)

 

Amici nelle puntate precedenti abbiamo riportato i versetti in cui il Sacro Corano rimproverava i miscredenti e gli associatori di non riflettere nella Creazione ignorando il Potere Divino che dal nulla ha dato vita a innumerevoli creature e basandosi su questo ragionamento gli chiedeva di come riuscire a negare la risurrezione finale dopo la morte di ogni individuo.

Pertanto nessuno potrà mai anticipare o temporeggiare i termini di Allah Gloria a Lui l’Altissimo.

La rinascita in forme sconosciute avverrà nel Giorno della Resurrezione e non in questa vita. Nella dottrina islamica come negli insegnamenti coranici non c’è nessuno spazio per teorie di reincarnazione su questa terra o di idee di questo genere.

Da questi versetti abbiamo compreso che:

Ponendo delle domande basate sulla logica e sull'intelletto è possibile risvegliare la coscienza nelle persone ingannate o ignoranti e condurle alla Verità.

La logica Coranica ci insegna di usare la dialettica e il ragionamento anziché offendersi o ridicolizzarci a vicenda.

La morte e la vita non dipende in nessun modo dall'uomo ma è nelle Mani di Allah, l'Onnipotente.

 

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A questo punto ascoltiamo i versetti 63, 64, 65, 66 e67 della Sura l'Evento:

 

أَفَرَأَیْتُمْ مَا تَحْرُثُونَ

“Non riflettete su quello che coltivate”: (56:63) 

 

أَأَنْتُمْ تَزْرَعُونَهُ أَمْ نَحْنُ الزَّارِعُونَ

“siete voi a seminare o siamo Noi i Seminatori”? (56:64)

 

لَوْ نَشَاءُ لَجَعَلْنَاهُ حُطَامًا فَظَلْتُمْ تَفَکَّهُونَ

“Certamente se volessimo ne faremmo paglia secca e allora stupireste [e direste]”: (56:65)

 

إِنَّا لَمُغْرَمُونَ

«Siamo oberati di debiti”, (56:66)

 

بَلْ نَحْنُ مَحْرُومُونَ

“del tutto diseredati!». (56:67)

 

Proseguendo con il ragionamento logico, il Sacro Corano invita tutti gli uomini a riflettere sulla natura chiedendogli se sono stati loro, gli uomini a creare il fenomeno del seme e dei germoli e di come un seme piantato in terra in seguito a una serie di procedure naturali diventano piante, alberi e fiori straordinariamente belli e perfetti nella loro natura, donatagli dal Signore, il Creatore dei mondi. A questo punto Allah, Gloria a Lui l'Altissimo pone questa domanda: Se Iddio togliesse uno solo di questi fenomeni e procedure naturali che, il ché causerebbe inevitabilmente la morte della piante, sareste voi uomini a ridare la vita alla pianta morta, la quale senza ciò che le ha donato il Creatore dei mondi non ha alcuna possibilità di sopravvivere?

Riflettendo sui versetti appena ascoltati comprendiamo che;

1- La Stessa Fonte di potenza che ha donato la vita a un semplice e minuscolo seme piantato in terra per farlo diventare una pianta forte e straordinaria, sarà coLui che che dal polvere dei resti di un uomo morte ricreerà lo stesso uomo affinché sia presente nel Giorno del Giudizio.

2- L'uomo, come molti altri fenomeni naturali funge soltanto da strumento e non può essere ritenuto la fonte e il creatore della vita.

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In fine ascoltiamo i versetti 68, 69, 70, 71, 72, 73 e 74 della nobile Sura Al Waqi'a, l'Evento:

أَفَرَأَیْتُمُ الْمَاءَ الَّذِی تَشْرَبُونَ

“Non riflettete sull’acqua che bevete”: (56:68)

 

أَأَنْتُمْ أَنْزَلْتُمُوهُ مِنَ الْمُزْنِ أَمْ نَحْنُ الْمُنْزِلُونَ

“siete forse voi a farla scendere dalla nuvola o siamo Noi che la facciamo scendere”? (56:69)

 

لَوْ نَشَاءُ جَعَلْنَاهُ أُجَاجًا فَلَوْلَا تَشْکُرُونَ

“Se volessimo la renderemmo salmastra: perché mai non siete riconoscenti”? (56:70)

 

أَفَرَأَیْتُمُ النَّارَ الَّتِی تُورُونَ

“Non riflettete sul fuoco che ottenete sfregando”, (56:71)

 

أَأَنْتُمْ أَنْشَأْتُمْ شَجَرَتَهَا أَمْ نَحْنُ الْمُنْشِئُونَ

“siete stati voi a far crescere l’albero [che lo alimenta] o siamo stati Noi”? (56:72)

 

نَحْنُ جَعَلْنَاهَا تَذْکِرَةً وَمَتَاعًا لِلْمُقْوِینَ

“Ne abbiamo fatto un monito e un’utilità per i viaggiatori del deserto”. (56:73)

 

فَسَبِّحْ بِاسْمِ رَبِّکَ الْعَظِیمِ

“Glorifica dunque il Nome del tuo Signore, il Supremo”! (56:74)

 

Qui vediamo che il Sacro Corano parla di uno dei fenomeni naturali più importanti per la vita in generale, la pioggia, che dalla formazione delle nuvole allo scendere sul pianeta terra le gocce di acqua danno vita alla vita. Senza la pioggia e qiondi in un mondo secco e deserto come avrebbero avuto la possibilità di nascere, vivere e sopravvivere le piante, gli animali, gli uomini e gli stessi mari e oceani. Tali ragionamenti coranici fanno parte a un metodo di insegnamento che invita l'uomo a riflettere, approfondire e aprirsi con l'intelletto alla Verità Sublime.

Da questi versetti impariamo che:

1- i quattro elementi fondamentali, l'acqua, la terra, il vento e il fuoco costituiscono uno strumento potente per la Conoscenza del Signore l'Onnisciente.

2- Il fatto che il Sacro Corano dedichi numerosi versetti all'acqua e al suo ruolo nella nascita di ogni forma della vita e nella sua continuità ci fa riflettere sul primo e uno dei più importanti elementi della natura che rendo possibile la sopravvivenza di ogni specie vivente.

 

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