Gen 08, 2024 11:28 CET

Amici, anche questa settimana vi presentiamo un altra parte del nostro programma dedicato alle sane e buone abitudini che ci aiutano a raggiungere una vita sociale e individuale sana ed equilibrata. Un traguardo fondamentale da raggiungere che è anche il tema centrale del nostro speciale. Restate con noi!

Amici, proseguendo sul tema importantissimo di conoscere se stessi, oggi vedremo quali possono essere i passaggi per conoscersi meglio. Conoscere se stessi è, forse, il compito più arduo e anche uno dei più importanti che dobbiamo intraprendere. Alcuni segnali ci dimostrano se ci siamo riusciti in certa misura o meno. Possiamo dire che nessuno ci riesce del tutto, dato che il processo è altamente lungo e impegnativo, anche perché in questo caso noi siamo sia il soggetto che conosce sia l’oggetto da conoscere. E questo è uno dei motivi per cui non sembra affatto facile riuscirci. Accettarsi e valorizzarsi è uno dei segnali della conoscenza di sé. Solo chi si accetta e si valorizza riesce a vivere in modo soddisfacente e pacifico con se stesso. Per questo motivo, è così importante l’autoconoscenza, dato che da essa dipende in gran misura il modo in cui agiamo e gli obiettivi che raggiungiamo. A rendere ancora più cpmplicato il processo di auto-conoscenza sono l’educazione e il contesto in cui si cresce. Ogni persona viene interpretata da chi la circonda, dal momento esatto in cui nasce ed in maniera inevitabile. In altre parole, gli altri attribuiscono un significato a quello che siamo e a quello che facciamo sin da quando iniziamo a vivere. Non sempre, o meglio quasi mai, questa interpretazione è corretta. Ha più a che vedere con gli interpreti che con noi stessi.

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Il processo di conoscenza, dunque, inizia con il distaccarsi dalle idee che gli altri si sono fatti di noi. Come sapere se ci conosciamo o meno? Uno dei segnali che indicano che non ci conosciamo è la tendenza a cercare risposte, ragioni o motivi in qualche fattore esterno. Non crediamo che vi sia saggezza in noi. Sottovalutiamo quello che c’è nella nostra anima e, dunque, diamo validità solo a quello che è all’infuori di noi. Forse spesso non ci rendiamo conto che, per quanto riguarda i nostri sentimenti, le nostre emozioni e la nostra vita, non ci sono riposte possibili all’infuori di noi. E se ci sono, sono sempre parziali e possibilmente erronee. Niente e nessuno potrebbe dirci quello che siamo e dobbiamo sentire. La risposta a tutto questo si trova sempre dentro di noi. Paragonarsi agli altri è un modo sbagliato di rispondere alle domande su “chi siamo” e “cosa siamo capaci di fare”. Non è vero che se tizio ha potuto fare una certa cosa, allora possiamo anche noi o viceversa. In altre parole se tutti vanno in un determinato senso, ad esempio, non è detto che sia il cammino corretto. Paragonandosi agli altri, si cade in una trappola da cui uscire, richiede un enorme sforzo. paragonarsi con gli altri sarebbe come confrontare due cose completamente divera nell'identità con un unico parametro e questo non è ragionevole come è sbagliato fondamentalmente voler paragonare l’acqua e la terra. Il confronto, soprattutto quando è ossessivo, causa solo frustrazione o falso amor proprio. Un altro dei segnali tipici della mancanza di auto-conoscenza è l’incertezza su tutto, mantenendo un certo dubbio dinanzi a tutte le decisioni che bisogna prendere. Non importa se riguardano aspetti grandi o piccoli, si dubita sempre e molte volte si finisce per optare per qualcosa che non si voleva davvero. E’ fondamentale dunque imparare a consultarsi con il nostro cuore né soltanto con la nostra mente o la nostra esperienza, poichè prima di impegnarci con la risposta data finiamo per pentircene. Riuscire a tenere il giusto equilibrio tra la razionalità e ascoltare il proprio cuore significa possedere l’arte di vivere bene.

 

 

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