Feb 12, 2024 08:03 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l’interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l’ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, oggi continueremo con la lettura e un semplice commento del sessantatresimo brano del Corano, la Sura Al Monafeghun, Gli Ipocriti, di cui il nome deriva appunto dal contenuto del primo versetto. Stando alle fonti islamiche questa nobile Sura è stata rivelata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Medina e come molte altre sure coraniche, parla soprattutto di argomenti che riguardano l'etica sociale, la comunità Islamica e tutto ciò che riguarda questi due importantissimi pilastri della vita sociale dell'uomo.

Questa nobile Sura comprende 11 versetti di cui la maggior parte dedicata appunto agli argomenti particolarmente importanti tra cui la questione degli ipocriti in quanti i più spregevoli nemici dei musulmani e molti altri principi morali raccomandati dal Nobile Profeta dell'Islam Mohammad, e dai profeti che lo hanno proceduto, siano lodati dal Signore.

Oggi conosceremo meglio dal versetto 7 al versetto 11 di questa nobile Sura coranica.

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Ascoltiamo ora i versetti 7 e 8 della Sura Al Munafeghun:

هُمُ الَّذِینَ یَقُولُونَ لَا تُنْفِقُوا عَلَى مَنْ عِنْدَ رَسُولِ اللَّهِ حَتَّى یَنْفَضُّوا وَلِلَّهِ خَزَائِنُ السَّمَاوَاتِ وَالْأَرْضِ وَلَکِنَّ الْمُنَافِقِینَ لَا یَفْقَهُونَ

“Essi sono coloro che dicono: «Non date nulla a coloro che seguono il Messaggero di Allah, affinché si disperdano.Appartengono ad Allah i tesori dei cieli e della terra, ma gli ipocriti non lo capiscono”. (63:7)

 

یَقُولُونَ لَئِنْ رَجَعْنَا إِلَى الْمَدِینَةِ لَیُخْرِجَنَّ الْأَعَزُّ مِنْهَا الْأَذَلَّ وَلِلَّهِ الْعِزَّةُ وَلِرَسُولِهِ وَلِلْمُؤْمِنِینَ وَلَکِنَّ الْمُنَافِقِینَ لَا یَعْلَمُونَ

“Dicono: «Se ritorniamo a Medina, il più potente scaccerà il più debole». La potenza appartiene ad Allah, al Suo Messaggero e ai credenti, ma gli ipocriti non lo sanno”. (63:8)

 

Amici, come ricorderete nel programma precedente venivano menzionate alcune caratteristiche degli ipocriti in termini di linguaggio e comportamento. Questi versetti trattano altri punti su questo gruppo di persone e dicono:Gli ipocriti non solo rifiutano di aiutare il Messaggero di Dio nei suoi nobili obiettivi, ma con vari pretesti impediscono anche ad altri di aiutare i compagni del Profeta, così che si disperdano attorno al Messaggero di Dio.I musulmani che avevano emigrati dalla Mecca a Medina erano in gravi difficoltà in termini di alloggio, vestiti e cibo, e quasi tutti i beni di prima necessità. Proprio per questo motivo ogni musulmano a Medina cercava di aiutarli in qualche modo. Ma gli ipocriti di Medina, che si consideravano superiori agli immigrati, dicevano agli altri musulmani di Medina di non aiutarli a tornare nella loro città e nel loro paese.Gli ipocriti erano dell'opinione che possedere una certa ricchezza materiale sia un segno di onore e autorità, e la povertà e la mancanza di essa siano motivi di umiliazione e inferiorità, mentre la ricchezza e i possedimenti sono la fiducia di Dio agli occhi dei ricchi, in modo che se si prendono cura dei bisognosi e degli indifesi, hanno onorato questa benedizione, altrimenti renderanno questa stessa benedizione la propria disgrazia eterna. Infatti, la vera dignità e umiliazione di una persona dipende dalla misura della sua fede in Dio e dall'obbedienza ai suoi comandamenti, non dall'avere o dal non avere i soldi.Da questi versetti impariamo che:1. I vincoli materiali e le pressioni economiche non dovrebbero indurre i musulmani ad abbandonare la Via Retta e le guide spirituali e religiose, come richiedono i nemici esterni e gli ipocriti interni.2. Coloro che analizzano tutto in base al potere, alla ricchezza e alle strutture materiali non sono in grado di comprendere il trascendente e le verità trascendentali.3. Chiunque pensa di essere prezioso e che gli altri siano umili e bassi, in realtà, dimostra che le tracce di ipocrisia sono penetrate nel suo essere.4. Se i credenti sono fermi e stabili nella loro fede, la loro dignità e il loro orgoglio sono garantiti da Dio l'Altissimo.

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Ed ora ascoltiamo i versetti 9, 10 e 11 della Sura Al Munafeghun, Gli Ipocriti:

 

یَا أَیُّهَا الَّذِینَ آمَنُوا لَا تُلْهِکُمْ أَمْوَالُکُمْ وَلَا أَوْلَادُکُمْ عَنْ ذِکْرِ اللَّهِ وَمَنْ یَفْعَلْ ذَلِکَ فَأُولَئِکَ هُمُ الْخَاسِرُونَ

“O credenti, non vi distraggano dal ricordo di Allah i vostri beni e i vostri figli. Quelli che faranno ciò saranno i perdenti” (63:9)

 

وَأَنْفِقُوا مِنْ مَا رَزَقْنَاکُمْ مِنْ قَبْلِ أَنْ یَأْتِیَ أَحَدَکُمُ الْمَوْتُ فَیَقُولَ رَبِّ لَوْلَا أَخَّرْتَنِی إِلَى أَجَلٍ قَرِیبٍ فَأَصَّدَّقَ وَأَکُنْ مِنَ الصَّالِحِینَ

“Siate generosi di quello che Noi vi abbiamo concesso, prima che giunga a uno di voi la morte ed egli dica: «Signore, se Tu mi dessi una breve dilazione, farei l’elemosina e sarei fra i devoti». (63:10)

 

وَلَنْ یُؤَخِّرَ اللَّهُ نَفْسًا إِذَا جَاءَ أَجَلُهَا وَاللَّهُ خَبِیرٌ بِمَا تَعْمَلُونَ

“Ma Allah non concede dilazioni a nessuno che sia giunto al termine. Allah è ben informato a proposito di quello che fate”. (63:11)

 

Questi versetti indicano le radici dell'ipocrisia nell'esistenza delle persone e dicono: l'attaccamento alla moglie e ai figli da un lato e l'eccessiva dipendenza dalla ricchezza e dal benessere materiale dall'altro, causano la negligenza del ricordo di Dio e l'oblio dei Suoi comandamenti , in modo tale che una persona appare credente guardando dall'esterno, ma all'interno è presa nell'incredulità e nel politeismo.Pertanto, Dio consiglia ai credenti di stare attenti a non rimanere incastrati nella trappola dell'attaccamento e della dipendenza dal mondo, che devia dal cammino sulla Via della Verità causando serie perdite in questo mondo e nell'aldilà. Niente e nessuno dovrebbe impedire a una persona di obbedire ai comandamenti di Dio l'Onnipotente e del Suo Profeta, nemmeno amore per la propria moglie e ai propri figli, o al suo desiderio di raggiungere successo, potere e ricchezza.Allora qual è la soluzione a questa trappola subdola e ingannevole? Allah Gloria a Lui l'Altissimo ha detto agli uomini benestanti che la via per la salvezza è donare parte delle proprietà e dei possedimenti durante la vita, in modo che una persona non provi rimpianti dopo la morte e non desideri tornare nel mondo per fare carità e compiere buone azioni. Perché una simile richiesta non potrà e non sarà esaudita; Perché il momento della morte non viene mai ritardato.E da questi versetti comprendiamo che:1. Una persona credente considera Dio l'Altissimo, al di sopra di tutto e tutti e, se necessario, rinuncia a ogni cosa e ogni affetto nella via di Dio, sia ricchezza che moglie e figli.2. La più grande perdita spirituale nella vita dell'uomo, che è la fonte di tutte le perdite, è dimenticare Dio e trascurare la Sua memoria.3. Contro gli ipocriti che impediscono ai credenti di aiutare gli altri, Dio consiglia ai credenti di donare parte dei loro averi ai bisognosi e fare la carità per allontanare dal cuore dei credenti lo spirito di mondanità, che è la principale fonte dell'ipocrisia.

 

 

 

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