Falsi paladini dei diritti umani- 46
l capo del regime ucraino Zelensky ha fatto la sua prima apparizione di persona al World Economic Forum, l’incontro annuale delle élite globali a Davos, cercando di garantire che il sostegno degli alleati per la sua guerra con la Russia, mentre l’attenzione del mondo si è spostata sul conflitto tra Israele e Hamas e tra i timori di una ricaduta del conflitto in corso nella Striscia di Gaza.
Al Summit economico mondiale e davanti alle telecamere però, i responsabili delle principali banche mondiali si sono comportati come se fossero davvero pronti a mettersi d'accordo con l’ex attore comico. A Davos i rappresentanti di oltre 81 paesi e organizzazioni internazionali hanno discusso i principi per una pace duratura in Ucraina, le modalità per la riuscita di una ricostruzione sostenibile e inclusiva dell’ex repubblica sovietica. Il quarto incontro “formula della pace” in Ucraina tenutosi in Svizzera si è chiuso con un nulla di fatto. Zelensky nella città svizzera ha incassato solo promesse dagli USA.MusicaDopo aver felicemente assunto il ruolo di Star dell’Occidente per quasi due anni, il presidente ucraino era stato totalmente ignorato negli ultimi mesi e sono addirittura iniziate a trapelare forti critiche sul suo fallimento militare, sulla corruzione diffusa nel suo governo e sulla disastrosa conduzione del conflitto.Queste critiche non interessano molto l’ex comico ballerino ma l’assenza sui palchi internazionali stava peggiorando le sue già critiche condizioni psichiche compromesse dallo stress e uso di sostanze, diciamo….”stimolanti”.Ma il peggior problema è la drastica diminuzione del fiume di denaro che fino a pochi mesi fa sembrava dotato di perpetuità. Fiume che, durante il suo percorso verso il fronte, perdeva le sue acque fatte confluire in mille affluenti alieni europei e ucraini per poi arrivare a destinazione sotto forma di rigagnolo.La necessità di incontrare leader politici da parte dell’ex attore comico deriva dalla situazione drammatica delle forze armate del suo paese sul campo di battaglia e, di conseguenza, dal progressivo raffreddamento della classe dirigente occidentale per la causa ucraina. Zelensky ha comunque voluto rilanciare il suo utopistico “piano di pace”, ben sapendo che le possibilità che venga anche solo discusso seriamente sono pari a zero.
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A Davos, Zelensky si è rallegrato del fatto che decine di paesi avrebbero manifestato interesse in quella che viene propagandata come una sorta di sua personale “Formula di Pace”. Il sostegno nominale degli Stati Uniti e di altri paesi occidentali incide tuttavia poco o nulla sulla sostanziale inutilità del progetto stilato da Kiev. Una serie di condizioni assurde e completamente sganciate dalla realtà sul campo, assieme all’assenza della Russia dall’eventuale tavolo delle trattative, rendono vano e illusorio qualsiasi sforzo per trovare una soluzione pacifica al conflitto tramite questo percorso.Proprio il governo svizzero dovrebbe organizzare una conferenza di pace per l’Ucraina, come hanno confermato a Davos sia Zelensky sia la presidente della Confederazione, Viola Amherd. Ma, a parte le formule diplomatiche di facciata, anche tra gli interlocutori di Zelensky c’è ormai la presa d’atto che nessuna via d’uscita sia possibile senza una trattativa con Mosca. Anzi, molto più probabilmente, saranno alla fine le condizioni imposte dal Cremlino a stabilire l’eventuale “formula” della pace in Ucraina.MuscaIl tempo a nostra disposizione è terminato. Speriamo che questo programma sia stato di vostro gradimento. Arisentirci!
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