Apr 29, 2024 09:12 CET

Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Cari amici di Pars Today Italian, siamo lieti di accompagnarvi anche oggi con l'interpretazione semplice e scorrevole dei versetti del Corano, l'ultimo testo rivelato dal Signore e la Sacra Scrittura di un miliardo e mezzo di persone al mondo.

Amici, anche oggi continueremo con la lettura e un semplice commento del sessantaseiesimo brano del Corano, la Sura At Tahrim, l’Interdizione, di cui il nome deriva appunto dal contenuto del primo versetto. Stando alle fonti islamiche questa nobile Sura è stata rivelata al nobile profeta dell’Islam negli anni di residenza alla Medina e come molte altre sure coraniche, parla soprattutto di argomenti che riguardano il Giorno del Giudizio e tutto ciò che riguarda la vita sociale ed individuale dell'uomo. Questa nobile Sura comprende 12 versetti di cui la maggior parte dedicata appunto agli argomenti particolarmente importanti tra cui la questione dei divieti ed obblighi religiosi nell’islam e molti altri principi morali raccomandati dal Nobile Profeta dell'Islam Mohammad, e dai profeti che lo hanno preceduto, siano lodati dal Signore.

Oggi conosceremo meglio dal versetto 9 al versetto 12 di questa nobile Sura coranica.

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Amici, ascoltiamo ora il versetto 9 della Sura At Tahrim

l’Interdizione

یَا أَیُّهَا النَّبِیُّ جَاهِدِ الْکُفَّارَ وَالْمُنَافِقِینَ وَاغْلُظْ عَلَیْهِمْ وَمَأْوَاهُمْ جَهَنَّمُ وَبِئْسَ الْمَصِیرُ

“O Profeta, combatti i miscredenti e gli ipocriti e sii severo nei loro confronti. Il loro asilo sarà l’Inferno, qual triste rifugio”. (66:9)

 

Amici, come ben ricorderete nel programma precedente sono stati menzionati l'umiliazione e la vergogna dei non credenti e l'onore e la dignità dei credenti nel Giorno del Giudizio. Questo versetto è rivolto al Messaggero di Dio dicendo: Lottate con gli infedeli e gli ipocriti, e se necessario, siate severi con loro perché la fine dell'incredulità e dell'ipocrisia è l'inferno.In base a quanto si legge dei testi scritti da alcuni grandi commentatori del Sacro Corano il significato della Jihad in questo versetto non è una guerra militare contro gli infedeli e gli ipocriti, perché il Messaggero di Dio non ha mai combattuto con gli ipocriti durante la sua vita, piuttosto, il significato di questa parola è una jihad o un importante sforzo intellettuale, come dice il versetto 52 della Surah Furqan: “Quindi non obbedisci agli infedeli e combattigli con un grande jihad". Da questa ordine Divina possiamo dedurre che Iddio l'Altissimo dice al Suo Messaggero: “O Profeta, non seguire le (vie e i metodi) degli infedeli e per mezzo di Esso (il Corano) impegnati in una grande jihad con loroCome vediamo in questo versetto, Allah, Gloria a Lui l'Altissimo comanda al Suo Profeta di impegnarsi in una jihad intellettuale con gli infedeli e gli ipocriti e di invitarli alla Parola di Dio con la logica e con gli argomenti chiari e, se si ribellano, mostrare la severità e le dure parole

Da questo versetto impariamo che:1-La verità della religione è avere la fede nel cuore. Un ipocrita è soltanto esteriormente musulmano, mentre interiormente è un miscredente, perché non crede a ciò che dice nel suo cuore.2-La tolleranza e la determinazione e durezza sono necessarie nel momento opportuno e secondo le circostanze. Naturalmente la gentilezza precede sempre la durezza e la ostilità.3-Esistono diversi tipi di jihad contro i nemici, e il combattimento intellettuale è più importante ed incisivo del jihad militare e armato contro gli infedeli e gli ipocriti

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Ed ora ascoltiamo il versetto 10 della Sura At Tahrim, l'Interdizione:

 

ضَرَبَ اللَّهُ مَثَلًا لِلَّذِینَ کَفَرُوا امْرَأَتَ نُوحٍ وَامْرَأَتَ لُوطٍ کَانَتَا تَحْتَ عَبْدَیْنِ مِنْ عِبَادِنَا صَالِحَیْنِ فَخَانَتَاهُمَا فَلَمْ یُغْنِیَا عَنْهُمَا مِنَ اللَّهِ شَیْئًا وَقِیلَ ادْخُلَا النَّارَ مَعَ الدَّاخِلِینَ

Allah ha proposto ai miscredenti l’esempio della moglie di Noè e della moglie di Lot. Entrambe sottostavano a due dei Nostri servi, uomini giusti. Entrambe li tradirono, ed essi non poterono in alcun modo porle al riparo da Allah. Fu detto loro: «Entrate entrambe nel Fuoco, insieme con coloro che vi entrano”. (66:10

 

I versetti di apertura di questa sura riguardano alcune delle mogli del Profeta che rivelarono i segreti del Profeta ad altri causandogli problemi e angoscia. Questi versetti invece raccontano: Al tempo dei profeti precedenti, alcune delle loro mogli che vivevano nelle case dei profeti come Noè e Lot, cooperavano con i loro nemici e impedivano alle persone di accettare le parole Dio trasmessa a quei due profeti divini.È chiaro che nel sistema della Giustizia Divina, la dipendenza o la vicinanza ai profeti non può essere considerato un privilegio per essere esenti dalla punizione, e ognuno viene interrogato e punito in base al suo comportamento e alle sue parole. Pertanto, sebbene queste due donne (la moglie di Noè e la moglie di Lot) fossero le mogli dei profeti di Dio, nel Giorno del Giudizio saranno castigate all'Inferno.

Da questo versetto impariamo che:1- Essere la moglie o il figlio del Profeta non salva una persona. Infatti, la felicità o la miseria di ogni persona in questo mondo e nell'aldilà è soggetta alla sua scelta e dipende dal percorso che ha scelto e da quale è stata la sua prestazione.2-Gli esseri umani, sia uomini che donne, hanno il libero arbitrio e non sono forzati. Pertanto, anche la moglie del Profeta, sebbene sia imparentata con lui dal punto di vista familiare, può scegliere una strada contraria a quella del suo marito.3- Le persone pure e giuste dovrebbero prendersi cura della propria famiglia, perché l'effetto della loro incredulità e infedeltà penetra anche nella casa dei profeti

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E a questo punto ascoltiamo i versetti 11 e 12 che sono anche gli ultimi versetti della nobile Sura At Tahrim

 

وَضَرَبَ اللَّهُ مَثَلًا لِلَّذِینَ آمَنُوا امْرَأَتَ فِرْعَوْنَ إِذْ قَالَتْ رَبِّ ابْنِ لِی عِنْدَکَ بَیْتًا فِی الْجَنَّةِ وَنَجِّنِی مِنْ فِرْعَوْنَ وَعَمَلِهِ وَنَجِّنِی مِنَ الْقَوْمِ الظَّالِمِینَ

“Allah ha proposto ai credenti l’esempio della moglie di Faraone, quando invocò: «Signore, costruiscimi vicino a Te una casa nel Giardino. Salvami da Faraone e dalle sue opere. Salvami dagli ingiusti”. (66:11)

 

وَمَرْیَمَ ابْنَتَ عِمْرَانَ الَّتِی أَحْصَنَتْ فَرْجَهَا فَنَفَخْنَا فِیهِ مِنْ رُوحِنَا وَصَدَّقَتْ بِکَلِمَاتِ رَبِّهَا وَکُتُبِهِ وَکَانَتْ مِنَ الْقَانِتِینَ

“E Maria, figlia di ‘Imràn, che conservò la sua verginità; insufflammo in lei del Nostro Spirito. Attestò la veridicità delle Parole del suo Signore e dei Suoi Libri e fu una delle devote”. (66:12)

 

In contrasto con le mogli di Noè e Lot, che furono presentate come due importanti esempi di donne non credenti, questi due versetti introducono due donne come perfetti esempi di fede: una è la moglie del Faraone, il cui nome era Asia, viveva nel palazzo del faraone e aveva a sua disposizione ogni tipo di lusso e comodità. Ma quando si rese conto della veridicità del profeta Mosè, credette in lui e resistette alle minacce del Faraone finché alla fine fu martirizzato sotto severe torture dagli agenti del Faraone.L'altra donna simbolo della fede menzionata nel Sacro Corano è la nobile Maryam, la Purissima Madre del Profeta Gesù che trascorse tutta la sua vita a Gerusalemme adorando e servendo Dio, e in seguito alla sua grande devozione ad Allah, Egli le diede Gesù.Sebbene queste due donne si trovassero in circostanze molto diverse, ma poiché erano entrambe servi devoti di Dio l'Altissimo e si sottomettevano al Suo Comando, sono state prescelte e presentate come modelli per uomini e donne di fede nel corso della storia affinché i credenti sappiano che devono seguire la verità in qualsiasi situazione e obbedire ai comandi di Dio

 

 

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Da questi due versetti impariamo che

1-Oltre ai profeti, anche le persone comuni possono essere modelli presentati da Dio. Anche le donne possono essere un modello per gli uomini, poiché la Nobile Maryam e la moglie del Faraone sono state presentate come modello per tutti i credenti

2-Una persona che crede in Dio, cerca il Suo Consenso e la Sua Soddisfazione, preferisce la dimore Celeste al palazzo del faraone e alle sue apparenze materiali, e lo splendore del mondo non acceca i suoi occhi3Una donna è indipendente dall'uomo in materia religiosa e non deve obbedire al marito nelle questioni che vanno contro alla sua religione

 

 

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