Islam, la mia scelta(123):Erin Fannoun
Il concetto del 'Peccato Originale' forma la base di varie confessioni cristiane. Il Cristianesimo afferma che Dio ha creato gli esseri umani per dar loro la vita eterna in Cielo e che quando Adamo mangiò il frutto proibito, Dio lo punì con la morte e lo cacciò dal Paradiso.
Inoltre afferma che la morte fu ereditata dalla sua progenie e che il peccato del padre fu una macchia permanente sui cuori dell'umanità, che mai potra' essere rimosso se non attraverso un sacrificio grandissimo che obblighi Dio a perdonare l'umanità. Questo sacrificio sarebbe nient'altro che il sacrificio di Dio stesso, incarnato nel suo "figlio" Gesù. Quindi il Cristianesimo ritiene tutta l'umanità peccatrice per il peccato di Adamo, da cui gli uomini non potranno mai essere purificati, se non attraverso la convinzione che Dio si è incarnato ed è morto per riscattare i peccati degli uomini.
L'Islam invece promuove rigorosamente l'idea che la punizione dei peccati sarà affrontata solo da coloro che li commettono. Il peccato non è una caratteristica ereditaria o una 'macchia' passata alla propria discendenza da una generazione all'altra. Tutte le persone saranno responsabili di ciò che solo loro stesse hanno fatto in questa vita. Pertanto, anche se il Corano menziona il peccato di Adamo e di come fu bandito dal Giardino, non pone nessuna responsabilità sulle spalle della sua progenie. La salvezza dall'inferno e il Paradiso si ottengono attraverso la fede in un solo Dio e l'obbedienza ai Suoi comandamenti, un messaggio predicato da tutti i profeti. Amici oggi insieme a voi ascolteremo la storia della conversione della signora Erin Fannoun, non mancate!
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La signora Erin Fannoun inizia così la sua storia del ritorno all’Islam:”Io ero una cristiana praticante. Desideravo saper tutto sul Cristianesimo e quindi decisi di approfondire la mia conoscenza su questa dottrina religiosa. Studiando di più mi accorsi delle contraddizioni evidenti in questa fede. Mi sembrava, ad esempio, molto assurdo che Gesù fosse il Figlio di Dio venuto a cancellare i peccati del mondo con la sua morte e Resurrezione. Era come se i genitori ripetessero sempre ai loro figli che potevano comportarsi come volevano e compiere qualsiasi azione che desideravano a prescindere dall'essere buona e cattiva. Così i loro figli non avrebbero imparato il concetto del bene e del male. Un giorno mi capitò un evento che cambiò radicalmente la mia vita. Uno dei miei amici mi chiese di spiegargli il concetto della Trinità nel Cristianesimo. Io non conoscendo le argomentazioni ragionevoli necessarie per sostenere questo concetto della confessione cristiana rifiutai a spiegarlo però lui con gentilezza mi disse che per parlare della fede in cui credevo non c’era bisogno di essere un esperto religioso. Mi sentii imbarazzata. Lui aveva ragione. Io da allora decisi di scoprire la verità. Volevo sapere quale fede fosse più corretta e vera. Questa domanda pesava sulla mia anima. Finchè un giorno incontrai Leila, una ragazza che divenne mia amica e che era musulmana. Lei mi spiegò che nel Corano, libro sacro dei musulmani, uno peccava contro se stesso: nessuno avrebbe portato il fardello di un altro… e non si sarebbe assunto la responsabilità per i peccati degli altri. Lei proseguì ancora che nell’Islam la retta via e' stata indicata chiaramente e chi avrebbe seguito la via del Signore non sarebbe mai stato perso o deluso. Nell'Islam, la porta del ritorno presso Iddio (il Pentimento) era sempre aperta e chi commetteva anche un piccolo peccato poteva rivolgersi direttamente e con tutto il suo cuore al Signore chiedendo il perdono. E perché Egli era il Clemente, il Misericordioso perdonava tutti i loro peccati. E non c’era così bisogno che uno si sacrificasse per permetterci di essere purificati dal peccato.”
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“Io chiesi poi a Leila come un peccatore nell’Islam poteva eseguire il pentimento. Lei mi rispose che secondo gli insegnamenti islamici provare il rimorso per il peccato commesso e correggersi significavano proprio il pentimento stesso. E quando un uomo violava i diritti di un altro doveva rendere alla parte lesa i suoi diritti per essere poi perdonato dal Signore. L’unico peccato per cui l’uomo non poteva essere facilmente perdonato era quello di politeismo cioè associare qualcuno e/o qualcosa ad Allah. Le parole di Leila aprirono nuove porte davanti ai miei occhi. Lei mi regalò una copia del Corano , sacro libro dei musulmani. Questo Corano era ben diverso da quella versione che avevo già comprato. Confrontando queste due copie mi resi conto che il traduttore non musulmano aveva intenzionalmente pubblicato una versione manipolata della traduzione del Corano per nascondere la verità dell’Islamed ingannare gli appassionati che volevano conoscere e leggere il sublime testo. Io mi sono laureata in microbiologia. Quindi quando lessi il Corano, mi resi conto che questo libro divino per guidare l’essere umano si riferiva molto alla natura ed alla creazione dell’universo e dell’uomo. Per esempio in questo libro rivelato oltre 1400 anni fa Dio parlava dal concepimento alla nascita di um bimbo e delle fasi dello sviluppo embrionale umano. Io dopo avere studiato bene la fede islamica, trovai quella verità perduta in questa religione e abbracciai l’Islam”, conclude Erin Fannoun che dopo la sua conversione ha scelto il nome di Somaya.