Feb 06, 2016 08:30 CET
  • Islam, la mia scelta(108): La storia di Katrin

Da quando l'uomo apre gli occhi su questo mondo vede un grande ordine che lo circonda. Ha bisogno di ossigeno per sopravvivere e l'atmosfera del pianeta su cui vive fornisce più della quantità sufficiente di ossigeno che gli serve.

 Per l'esistenza della vita su questo pianeta, è essenziale l'esistenza di una fonte di calore. In risposta a questa esigenza, il sole si trova alla giusta distanza per emettere l'esatta quantità di calore e di energia per le esigenze della vita umana. L'uomo ha bisogno di nutrimento per sopravvivere ed ogni angolo del mondo abbonda di alimenti sorprendentemente diversificati. Allo stesso modo, l'uomo ha bisogno di acqua e sorprendentemente, tre quarti del pianeta sono costituiti dall'acqua.
Questi sono solo alcuni tra i miliardi di particolari che rendono possibile la vita sulla Terra. In breve, l'uomo vive su un pianeta perfettamente progettato per la sua sopravvivenza. Questo è certamente un pianeta "creato per gli esseri umani", come Dio afferma nel Corano:
“Non vedete come Allah vi ha sottomesso quel che è nei cieli e sulla terra e ha diffuso su di voi i Suoi favori, palesi e nascosti?..." (Corano 31:20(
L'interpretazione di una persona del mondo si basa su "metodi acquisiti di pensiero". Questo significa che pensa nel modo in cui gli è stato insegnato. Tuttavia se comincia ad indagare le condizioni che rendono possibile la nostra esistenza, si troverà sicuramente un passo fuori dai confini del pensiero e si chiedera' le seguenti domande: come è giunto questo impeccabile ordine in tutto l'universo? Chi ha creato i delicati equilibri del mondo?... Chi riflette e dà risposte a queste domande, si renderà conto che ogni centimetro del pianeta appartiene a un piano e a un ordine.
In ogni dettaglio dell'infinitamente vario mondo, scopriamo un segno del Suo Creatore. Dio, il proprietario di tutto ciò che è in tutto l'universo, si presenta all'uomo attraverso la progettazione impeccabile della Sua creazione.
Katrin, dalla Gerimania, è una di queste persone che dopo aver riflettuto sulla creazione dell’Universo ha trovato la sua verità perduta nell’Islam!
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Da ragazzina, nella piccola mente di Katrin, c’erano numerose domande sulla creazione dell’Universo e sulla potenza che l’ha creata. Però non era mai riuscita a trovare una risposta convincente alle suoi domande; lei parlando al riguardo ci spiega: ”Quando ero solo una piccola ragazza pensavo molto al Creatore del mondo. Mi sentivo diversa dai miei coetanei. Dentro di me provavo una forza strana che attirava il mio cuore verso il Signore. Man mano mi resi conto del fatto che il Dio di cui ci parlavano a scuola era ben diverso da quello a cui pensavo spesso io. Ero caduta in contraddizione. Numerose domande e dubbi furono sollevate nella mia mente curiosa per i quali non potevo trovare delle risposte adeguate. Mi sentivo molto confusa e delusa. Non avevo più voglia di andare in chiesa. A scuola avevo dei compagni turchi di fede islamica. A quell’epoca io pensavo che i musulmani credessero in un Dio diverso dal nostro. Però proprio nel periodo in cui soffrivo di una terribile crisi spirituale uno dei miei amici musulmani mi regalò un piccolo manuale sui principi dell’Islam”.
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“Ero molto curiosa di leggerlo. Appena arrivai a casa iniziai a leggerlo. In un capitolo del libro si parlava dell’unicità del Signore dell’Universo. Era proprio la stessa immagine che avevo di Dio nella mia mente. Ero molto emozionata. Continuai ancora a leggerlo. Nel libro si parlava ancora dei profeti divini da Adamo fino a Gesù e del Profeta Muhammad(as). Nell’islam tutti i messaggeri divini venivano rispettati e venerati. Dopo aver letto quel testo sull’Islam, mi incuriosii e decisi di approfondire di più la mia conoscenza su questa nuova fede. Quindi fino a 18 anni continuai a condurre delle ricerche sull’Islam. Piu' conoscevo questa religione e piu' la trovavo conforme alla mia natura.  Prima di convertirmi all’Islam, decisi di eseguire prima alcune pratiche di questa fede. Quindi nel sacro mese di Ramadan digiunai insieme ai musulmani e questo fu il mio primo passo pratico verso l’Islam. Prima di farlo pensavo che sarebbe stato molto difficile però quando iniziai a praticare il digiuno una forza straordinaria nacque dentro di me. E quindi senza nessuna difficoltà riuscii a digiunare tutto il mese di Ramadhan. Tra i musulmani c’era un'unità molto particolare che mi piaceva molto.
L’Hijab era un altro concetto nella dottrina islamica che mi attirò l’attenzione. Infatti a mio parere l’Hijab garantiva la sicurezza della donna nella società. L’Islam introdusse l’Hijab come parte della dignità e della modestia nell’interazione tra i membri di sesso opposto. Al contrario di ciò che si pensa in Occidente, l’hijab non limita affatto la donna nelle sue attività sociali, anzi indossando il velo islamico ci si sente più libere. Io finalmente all’età di 20 anni, e dopo aver condotto lunghi studi, decisi di scegliere l’Islam come mio stile di vita. Dopo la mia conversione scelsi il nome di Zeinab. E sono molto contenta di questa mia scelta”, conclude Katrin, la neo-musulmana tedesca.