L'umiliazione riservata da Tel Aviv a Mahmoud Abbas e all'Autorità Nazionale Palestinese; Israele è alla ricerca di nuovi agenti di sicurezza?

Pars Today- Un analista palestinese, analizzando le cause delle recenti azioni umilianti del regime sionista contro il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas, ha affermato: Tel Aviv considera l'Autorità Nazionale Palestinese (ANP) come un appaltatore della sicurezza e sta persino prendendo in considerazione la sua graduale eliminazione.

L'analista palestinese Samar Hamad, in un'intervista rilasciata all'agenzia di stampa Shahab, ha esaminato le recenti azioni del regime sionista contro Mahmoud Abbas, il capo dell'ANP, ritenendole parte di una strategia volta a umiliare e indebolire questa organizzazione. Secondo Pars Today, Hamad ritiene che Tel Aviv non consideri l'Autorità Nazionale Palestinese come un partner politico, ma semplicemente come un appaltatore della sicurezza il cui compito è attuare il coordinamento della sicurezza, gestire gli affari quotidiani e contenere la rabbia palestinese.

Riferendosi alle recenti azioni del regime sionista contro l'Autorità Nazionale Palestinese, l'analista palestinese ha affermato: "Le recenti azioni israeliane contro l'Autorità Nazionale Palestinese, tra cui l'impedimento all'ingresso del Primo Ministro dell'organizzazione, Muhammad Mustafa, nella città di Nablus, nella Cisgiordania settentrionale, il blocco del volo dell'aereo che trasportava Mahmoud Abbas nel suo viaggio in Siria e l'obbligo di raggiungere Damasco via terra, rappresentano un cambiamento radicale nel trattamento riservato dagli occupanti all'Autorità Nazionale Palestinese". Questa mossa, che, secondo il quotidiano Ma'ariv, ha fatto infuriare la Giordania e l'Autorità Nazionale Palestinese, ha un messaggio politico: privare l'organizzazione della sovranità politica e limitarla a un ruolo di sicurezza e di servizio.

Secondo Hamad, la guerra di Gaza ha cambiato la situazione e spinto Israele verso la graduale eliminazione dell'Autorità Nazionale Palestinese. Tel Aviv sta cercando di sostituire questa istituzione con altri strumenti o addirittura di creare un caos calcolato in Cisgiordania per ridefinire la situazione a proprio favore. Questa strategia è progettata per indebolire il potere politico dell'organizzazione e trasformarla in un'istituzione dipendente dagli occupanti.

Hamad ha definito la politica di attesa e inazione dell'Autorità Nazionale Palestinese un "suicidio politico" e ha invitato i suoi funzionari a chiarire la loro posizione: sono semplicemente un'istituzione di sicurezza affiliata al nemico o un'istituzione politica con l'obiettivo dell'indipendenza palestinese?

L'analista palestinese ha avvertito che il proseguimento di questa tendenza metterebbe a repentaglio l'esistenza dell'ANP stessa.

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