Lug 23, 2018 12:50 CET
  • Iraniani Famosi (31): L'etimologia del nome Iran

La puntata di oggi e’ dedicata all’etimologia del nome Iran.

Il nome di uno Stato o di una nazione, può essere considerato importante da diversi punti di vista, ma uno dei principali è riconducibile al fatto di voler sottolineare una sorta di casa comune per genti che abbiano dei punti e dei principi storici che sottolineino la loro unità. Il nome di uno Stato quindi conferisce unità e aiuta a sottolineare dei tratti comuni tra una molteplicità di persone: ovviamente questi fattori di comunione potrebbero essere diversi, e tra le altre cose possiamo nominare la lingua, la cultura, l’etnia o la religione.

Un altro fattore importante è la geografia; infatti spesso i popoli e le nazioni, così come gli Stati, hanno dei limiti geografici e naturali, che per così dire, li “confinano” all’interno di un limes naturale, prima ancora che statuale.

Non a caso, uno Stato nasce prima di tutto su un territorio: senza una “terra” non può esistere uno Stato. E questa terra spesso conferisce il nome allo Stato. Se dicessimo quindi che lo Stato prima di diventare tale è un’entità geografica, non avremmo detto una cosa sbagliata. Fattori come il territorio, il popolo e lo Stato sono connessi tra di loro in modo imprescindibile.

Sappiamo anche che, normalmente, il nome di uno Stato deriva da un territorio, e il nome di quest’ultimo deriva da un popolo che abita o ha abitato in una data entità geografica. Ad esempio è noto che il termine Italia deriva dal nome di un popolo che nell’antichità, ancora prima della fondazione di Roma, viveva nella penisola italiana.

Quindi possiamo dire che l’Italia è sia un nome riconducibile ad uno Stato oggi esistente e quindi attore geopolitico e soggetto di diritto internazionale, sia il nome di una penisola (entità geografica), sia il nome di un popolo di antiche origini. Questo ragionamento, mutatis mutandis, può essere fatto per altri contesti, anche per l’Iran.

Questo nome deriva da un popolo (secondo alcuni studiosi gli “ariani”) che nel secondo millennio a. C., invasero un altopiano (entità geografica), successivamente denominato appunto “altopiano iranico”, compreso all’incirca tra il Mar Caspio e il Golfo Persico, che mescolandosi con delle piccole forme di civiltà preesistenti, formarono la base per quello che noi oggi chiamiamo popolo iraniano o iranico.

Vi sono però delle varianti per ciò che concerne l’esatto nome di questo popolo che circa quattromila anni fa venne ad abitare l’altopiano suddetto: alcuni, come accennato, parlano di ariani, mentre altri li chiamano arii. Il più antico testo oggi in possesso risalente a questo popolo è l’Avesta, un testo sacro. La lingua in cui è stato scritto questo libro viene definito avestaico, e in questo testo il nome del territorio dal quale provenivano gli ariani o arii è chiamato Airaynem Vaejo.

Questo territorio fu abbandonato dagli ariani che si trasferirono sull’altopiano iranico, per via, secondo l’analisi di alcuni studiosi, delle difficili condizioni di vita, legate anche al clima particolarmente rigido e agli inverni molto duri da sopportare. 

Alcuni identificano questo luogo intorno alla catena montuosa del Caucaso, altri invece parlano di alcune regioni dell'Asia Centrale, nei pressi del lago di Aral.

Secondo alcuni poi, la migrazione di massa di questi popoli ariani verso sud, sarebbe dovuta non solo a condizioni climatiche divenute insopportabili, ma anche per l'attacco subito da altri popoli asiatici, che costrinsero gli ariani a migrare. A dire il vero questi popoli non migrarono solo verso l'attuale Iran, ma si diressero anche verso il Subcontinente indiano e verso l'Europa. L'attuale parola persiana Iran, è frutto di una evoluzione linguistica che ha caratterizzato i popoli ariani o indoeuropei residenti sull'altopiano iranico.

Infatti, essa deriva dall'avestaico Airya e dal pahlavico (la lingua degli iranici in epoca sasanide) Eran.