Iraniani Famosi (87): Il periodo Timuride (p.2)
Oggi proseguiamo il disorso sul periodo Timuride ed i grandi studiosi persiani di questo periodo storico.
Nel periodo dei Timuridi, uno dei sultani che a sua volta fu anche un grande scienziato fu il sultano Hussein Bayaqra; egli ebbe un ministro detto Amir Alishir Navaì che e’ l’argomento del programma di oggi.
Il gran visir dei Timuridi e’ stato autore di oltre 30 opere in persiano ed in turco. Alcune delle sue opere sono giunte ai giorni nostri, altre si sono diffuse ed altre sono andate perse. Di lui ricordiamo le quattro raccolte di liriche, il poema Khamsè, il poema in rima baciata Lesan Attair, il saggio Majales an Nafaes ed il Manshaat.
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Oltre alla letteratura, Amir Alishir Navaì era un affermato scienziato, un filosofo, un architetto e persino un pittore e musicista. Era indubbiamente il personaggio culturale più importante del suo tempo ed era il più prestigioso personaggio di Herat, allora capitale culturale della Persia.
Amir Alishir Navaì e’ anche considerato il fondatore e precursore della letteratura turca Giocatai, una lingua di radici turche e mongoliche. Questa lingua era una lingua creatasi nel mondo della letteratura ed era diffusa a Tabriz, Shirvan e Herat.
Tra gli allievi di Amir Alishir Navaì, molti portarono questa sua lingua nell’Azerbaijan e nell’Anatolia e tra questi sono famosi personaggi come Katebì e Kazem Salek Neshat.