Set 10, 2018 11:38 CET
  • Donne in Occidente (13)

Amici anche oggi proseguiremo il discorso della violenza sulle donne in Occidente.

Un altro esempio della violazione dei diritti delle donne nei paesi occidentali è la condizione disumana e degradante delle donne detenute nelle prigioni dei paesi europei e americani.

Quindi oggi tratteremo il tema della violazione dei diritti delle donne all’interno del sistema carcerario occidentale.

Gli Usa sono uno dei paesi che usa la scusa delle violazioni dei diritti umani per attaccare e sacheggiare gli altri paesi del mondo. Tutto mentre  i rapporti diffusi proprio dagli stessi esperti americani e internazionali rivelano delle amare realtà sulle terribili condizioni delle detenute donne nelle carceri del cosidetto “ Paese difensore dei diritti umani”.

 Il Comitato contro la Tortura delle Nazioni Unite in un suo rapporto ha dichiarato: ”Gli Usa devono garantire un trattamento migliore alle donne rinchiuse nelle loro prigioni. Esse sono di solito vittime di abusi sessuali da parte delle guardie, di terribili torture e di discriminazione razziale. Le carceri femminili americane sono tra le prigioni più spaventose del mondo”.

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La signora Akhoundan, l’esperta di famiglia e dei diritti delle donne della nostra trasmissione, parlando del tema delle donne dietro alle sbarre dice: ”Purtroppo le organizzazioni per i diritti umani ed alcuni paesi occidentali che si presentano sempre come difensori dei diritti dell’uomo nel mondo adottano una politica parziale, dipendente e di doppio standard nei confronti delle violazioni dei diritti umani nel mondo.

 Malgrado tutti gli sforzi compiuti dagli attivisti che si impegnano per I diritti delle donne, negli ultimi venti anni si è registrato un notevole aumento delle violenze e molestie contro ledonne. 

Gli Usa ospitano solo il 5% della popolazione femminile mondiale, mentre questo paese reclude il circa 30% delle detenute femminili del mondo nelle sue carceri. Ciò significa che il numero delle donne rinchiuse nelle prigioni americane è due volte più delle detenute in Cina e quattro volte di più di quelle in Russia.

Per quanto riguarda gli abusi sessuali, nel 98% dei casi, le donne subiscono violenze da parte delle autorità e dei dirigenti delle prigioni. Esse vengono abusate anche da altre detenute e la loro dignità viene calpestata regolarmente. La maggior parte delle vittime non osa denunciare le molestie subite o la sua voce viene soffocata”.

Amnesty International in un suo recente rapporto sulla situazione dei detenuti ha documentato oltre 1000 casi di violenza sessuale contro donne detenute da parte delle guardie negli Usa.

L’altra triste realtà nelle carceri Usa è l’alto numero dell’aborto. Ogni anno quattro donne su nove nelle prigioni di New York effettuano l’aborto.

Anche quasi 150 detenute sono state sterilizzate illegalmente nelle carceri californiane dal 2006 al 2010, e altre 100 detenute potrebbero essere state sottoposte allo stesso trattamento negli anni Novanta: a portare alla luce la pratica è il Center for Investigative Reporting (Cir), associazione non profit di giornalismo investigativo. Uno dei giornalisti del Cir ha avuto accesso al database delle procedure mediche convenzionali svolte nei penitenziari, il quale mostrerebbe che le operazioni sono state effettuate senza l’autorizzazione, obbligatoria, del Golden State.

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Un nuovo rapporto dell’International Centre for Prison Studies (ICPS) ha rivelato che il  numero di detenzione femminile negli Usa è il più alto nel mondo. 

Fin dal 1980 negli Stati Uniti il tasso della detenzione delle donne ha registrato una crescita del 700 percento e la maggior parte di loro sono di colore.  

Secondo i dati  forniti dal World Prison Brief online la percentuale di donne nelle carceri europee si attesta oltre il 5%. La Spagna e il Portogallo registrano la maggiore presenza di donnedetenute, rispettivamente l’8% e il 10%. Il 4% delle persone recluse in Italia sono donne. In Albania l'1,6% ha il numero più basso di presenze. La condizione della donna in carcere è stata a lungo ignorata da norme e principi internazionali specie sotto il profilo della specificità dei bisogni, delle relazioni familiari alla cura dei figli.

Nel gennaio 2008 la Commissione dei diritti della donna presso il parlamento Europeo ha pubblicato un documento che ha messo in evidenza la diffusione prevalente di strutture attrezzate per accogliere una popolazione prettamente maschile e inadeguata alla specificità e le esigenze femminili. 

 Per quanto riguardal’incarcerazione femminile la prigione ha perso di vista il suo reale scopo, ovvero la riabilitazione del detenuto. Infatti, le donne non ricevono un aiuto adeguato durante il loro periodo detentivo, al contrario sono costrette a subire diverse forme di violenza, spesso impunite.