Ott 28, 2018 09:11 CET
  • Iraniani Famosi (159): Ibne Funduq

Cari amici in questo programma vi presenteremo un noto storico ed erudito persiano del dodicesimo secolo, ossia ʿAlī ibn Zayd Bayhaqī, noto anche come Ibne Funduq.

 Ẓāhir al-Dīn Abū l-Hasan ʿAlī ibn Zayd b. Funduq Bayhaqī, noto anche come Ibn Funduq e’ il personaggio che vi vogliamo presentare oggi; è stato uno storico ed erudito persiano che e’ passato alla storia soprattutto per aver scritto l'opera storiografica Tārīkh-e Bayhaq.
Quanto sappiamo dell'esistenza di Bayhaqī deriva dalla sezione autobiografica della sua opera storica sull'Iran (per il resto andata perduta), intitolata Mašārib al-tajārib, e da allusioni presenti in altre sue opere e dalle memorie di ʿEmād al-Dīn Eṣfahānī, il cui padre era stato amico dell'autore.
Nacque a Sabzavār nel 1100, la città più importante del distretto di Bayhaq, dove suo padre possedeva diverse proprietà. Nella sua introduzione al Tārīkh-e Bayhaq, Muḥammad Qazvīnī dimostra che la data di nascita dell'autore fornita da Yāqūt (1106) è erronea. Lo stesso Bayhaqī afferma che era studente mentre era vizir Fakhr al-Mulk. L'educazione scientifica e letteraria di Bayhaqī cominciò a Nīshāpūr. Nel 1113-14, accompagnato dal padre, Bayhaqī visitò il rinomato matematico e poeta ʿOmar Khayyām, mentre nel 1123, si recò a Merv dove completò i suoi studi di fiqh sotto la guida del giurista hanafita Abū Saʿd Yaḥyā b. Ṣāʿid. Nel 1127 ritornò a Nīšāpūr dove interruppe gli studi in seguito al matrimonio.

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Dopo il matrimonio, Bayhaqī trascorse alcuni anni presso il suocero, governatore di Rey, Shihāb al-Dīn Muḥammad b. Masʿūd, che nel 1132 gli fece ottenere la carica di qādī di Bayhaq. 
Bayhaqī per motivi ancora oscuri lasciò questo incarico dopo poco tempo e si ritirò nella casa del suocero a Rey, dedicandosi allo studio della matematica e dell'astrologia. Nel 1135, Bayhaqī si recò nuovamente a Nīshāpūr ma non vi rimase a lungo; un anno dopo andò a Sarakhs per perfezionare le sue conoscenze sull'astrologia, ma dissipò nella città tutto il suo denaro.
Trascorse gli anni 1138-42 a Nīshāpūr. Dopo un tentativo non riuscito di stabilirsi a Bayhaq a causa dell'ostilità dei parenti, Bayhaqī tornò definitivamente a Nīshāpūr, frequentando la madrasa e la moschea della città. Bayhaqī godette del favore dei circoli di corte, in particolare della protezione del vizir Ṭāhir b. Fakhr al-Mulk.
Nel 1148, quando Demetrio I di Georgia inviò dei messaggi in siriaco (soryānī) e arabo al sultano Sanjar, Bayhaqī venne incaricato di condurre la mediazione, grazie alla sua conoscenza di entrambe le lingue. Secondo lo storico Yāqūt, Bayhaqī morì nel 1169-70.