Iraniani Famosi (173): Abdul Ghader Gilani’
Cari amici oggi vi parliamo di un famoso mistico islamico o sufi, il persiano Abdul Ghader Gilani’, considerato il piu’ grande maestro sufi del mondo islamico.
L’iraniano famoso di oggi e’ Abdul Ghader Gilani’, mistico musulmano considerato uno dei padri del sufismo. Era un discendente dell'Ahl al-Bayt, figurando tra i suoi antenati Ali ibn Abi Talib e Fatima bint Muhammad. Suo padre, Abū Ṣāliḥ Jengi Dōst era un pronipote di al-Hasan ibn Ali mentre sua madre Fāṭima era una discendente di al-Husayn ibn Ali. Nacque il 1 Ramaḍan del 470, equivalente al 1078, ad Amul, città del Tabaristan (oggi Mazandaran) nell'attuale Iran. Perse il padre in giovane età e quando ebbe 8-9 anni la madre lo mandò a Baghdad per studiare il Corano. A quel tempo Baghdad era un importante centro culturale islamico. Abdul Ghader Gilani’ ricevette l'insegnamento dapprima dal qāḍī Abū Saʿd al-Mubārak al-Mukharrimī, poi da Abū Bakar ibn Muẓaffar, infine da Abū Muḥammad Jaʿfar. Per prepararsi al taṣawwuf e purificare il suo essere si recò nei deserti dell'Iraq e trascorse lunghi periodi in meditazione e in pratiche ascetiche, al fine di essere più vicino ad Allah. Morì nella notte di sabato 8 Rabi' al-awwal 561 dell'Egira, che corrisponde al 12 gennaio 1166 a Baghdad all'età di 91 anni. Il suo corpo riposa nel santuario, sulla riva orientale del fiume Tigri, che fu anche la moschea in cui operava e scuola in cui insegnava i fondamenti dell'Islam. Grande mujtahid, è tuttora considerato il sufi più importante nel mondo dell'Islam, tanto che si trovano suoi seguaci in tutte le parti del mondo.
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La Qādiriyya, la confraternita da lui fondata, è la più antica e tuttora maggiormente diffusa confraternita mistica del mondo islamico. Diffusasi presto in tutto il mondo islamico, la Qādiriyya si affermò in Maghreb, in Andalusia, in Asia Minore, in Arabia, nell'Africa musulmana e, naturalmente, in Iraq. La Qādiriyya svolse un ruolo da protagonista nella resistenza algerina al colonialismo francese, anche perché l'Emiro Abd el-Kader vi apparteneva (essendo il figlio di Muhyi al-Dīn, capo della confraternita in Algeria).